L'Origine dei Vichinghi, parte 2

Oggi continuiamo a raccontarvi la storia di vichinghi, uomini divenuti leggendari grazie alle loro imprese ardue, violente, ma altrettanto nuove e rivoluzionarie.
Come già trattato nell'articolo precedente " L'Origine dei Vichinghi,parte 1 ", le terre dei Vichinghi si estendevano originariamente sui tre stati odierni di Danimarca, Norvegia e Svezia. A causa della morfologia di queste terre ricche di fiordi, di cale poco accessibili, di aspre montagne e di foreste sterminate, i Vichinghi non avevano mai avuto contatti con altre popolazioni, e anche i rapporti tra i diversi clan (struttura base di queste popolazioni) erano molto rari e solitamente avvenivano in occasione di matrimoni o di lotte, che non di rado scoppiavano tra le tribù.

Scandinavia con i principali centri Vichinghi

Queste particolari condizioni ambientali, unite ai lunghi e rigidi inverni nordici, non facilitavano certo le comunicazioni, che solitamente avvenivano per via fluviale, essendo la Scandinavia una terra ricca di corsi d'acqua navigabili. All'interno di ogni clan esistevano solo due categorie di uomini: quelli liberi e gli schiavi. I primi, ricchi o poveri che fossero, godevano degli stessi diritti ed eleggevano tra loro una specie di re, insieme al quale prendevano le decisioni più importanti. Le principali forme di sostentamento erano rappresentate dalla pesca, dalla caccia, dall'allevamento e dall'agricoltura; infine bisogna ricordare che la guerra aveva un ruolo centrale nella società vichinga.
I successi delle loro imprese, che entrano di diritto nella leggenda, furono dovuti al fatto che i Vichinghi seppero essere nello stesso tempo valorosi guerrieri, abilissimi marinai e intraprendenti mercanti. Uomini di tempra eccezionale, erano molto coraggiosi in combattimento e non temevano la morte, anche perché era convinzione diffusa che la morte in battaglia assicurasse loro la beatitudine del Valhalla, "Il Paradiso di Prodi".

Heimdallr che presidia l'ingresso al Valhalla. Manoscritto islandese del XVII secolo

Per combattere indossavano una cotta di maglia in ferro ed un elmo metallico di forma conica, spesso dotato di protezioni per le guance e per il naso. L'arma più usata era la spada ad una mano, che solitamente veniva donata dal padre al proprio figlio e veniva battezzata con un nome suggestivo, come ad esempio "Fuoco dei Re del Mare" o "Lampo del combattimento". Accanto alla spada, trovavano posto l'ascia, l'arco, la lancia e un corto coltello da appendere alla cintola, chiamato Sax o Scramasax. Per proteggersi utilizzavano uno scudo ligneo rotondo, spesso ricoperto di pelli di animale per attutire i colpi.

Condottieri Vichinghi

I vichinghi erano molto abili nel costruire campi trincerati: appena scelta una postazione, infatti, vi scavavano intorno profondi fossati e utilizzavano la terra degli scavi per costruire piccole fortificazioni per ripararsi da eventuali attacchi improvvisi. Esisteva inoltre una categoria di guerrieri a parte, presenti in tutte le leggende con il nome di "Berserkers", letteralmente "Guerrieri belve". Si trattava di uomini che avevano l'abitudine di coprirsi con pelli di lupo o di orso, animali dai quali dicevano di trarre la loro forza (oggi con i moderni studi, si attribuisce la loro violenza e la forza immane, all'assunzione di probabili funghi o erbe allucinogene che stimolavano la persona; l'uso di tali erbe o funghi allucinogeni lo si attribuisce, con molta probabilità, alle popolazioni Germaniche e Galle durante l'epoca romana, poiché si annoverano gli stessi effetti già a quei tempi). Per approfondire l'argomento, vi rimandiamo al nostro articolo sul Berserk.
Spietati e sanguinari, erano famosi per i loro violenti attacchi d'ira, davanti ai quali nulla e nessuno poteva salvarsi. Questi guerrieri impressionarono a tal punto l'immagine popolare, che il verbo "to go Berserk", ancora utilizzato nella lingua inglese, prese il significato di "diventare pazzo furioso".

Tavoletta di bronzo raffigurante un Berserk e un lupo mannaro

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