Il castello di Nocera
La torre normanna del castello |
Notizie del castello si hanno già in un documento del 984 dopo Cristo, per cui se ne ipotizza una fondazione più antica. Il castello, così come le altre fortificazioni della zona, sorse per difendere gli insediamenti a valle dalle incursioni nemiche. I ruderi sopravvissuti al passare del tempo costituiscono una struttura trapezoidale monca di un lato, che si sviluppano intorno ad un ampio cortile, conosciuto col nome di Sala della Cavallerizza. Molto suggestiva l'area detta Voliera, ad ovest del castello, nella quale sono ancora in piedi tre archi gotici.
Area della Voliera |
Fino al 1138 il castello era costituito da una torre con un piccolo recinto, che in quell'anno vennero distrutti dalle truppe di Ruggiero il Normanno. In epoca Federiciana, cioè nel XIII secolo, venne realizzata l'attuale torre, di pianta pentagonale, con altre quattro torri, di cui oggi restano soltanto le relative basi. In questo periodo venne incarcerata la vedova del Re Manfredi di Svevia. In epoca angioina si ebbe il primo grande ampliamento del castello. Carlo I d'Angiò, che trascorreva spesso il suo tempo a Nocera, diede il via ai lavori di ampliamento della vecchia fortezza, facendo realizzare alcuni ambienti di carattere residenziale, che diedero alla struttura la forma di un vero e proprio palazzo.
Dal 1303 si provvide anche alla risistemazione del sistema difensivo, caratterizzato da una triplice cinta muraria che, dalla sommità della collina, scendeva fino alle falde della stessa, cingendo il borgo fortificato fino al torrente detto Saltera. In questi anni vi crebbe, e poi lo possedette Carlo Martello, amico di Dante, e probabilmente vi nacque (e sicuramente vi crebbe) San Ludovico d'Angiò.
Ruderi dalla torre normanna del castello |
Nel corso degli anni, saranno molti gli ospiti illustri e le vicende che vedranno protagonista il castello:
Nel '300 Giovanna I lo cedette insieme alla città, al fiorentino Niccolò Acciaiuoli, che vi ospitò nel 1362 Giovanni Boccaccio.
Nel dicembre del 1381 vi fu portata prigioniera la regina Giovanna I, che vi rimase fino al 28 marzo del 1382.
Nel 1385 papa Urbano VI, durante la guerra per la successione a Giovanna I, vi fu assediato per alcuni mesi dalle truppe di Carlo III di Durazzo. Dal castello il papa dovette reprimere una congiura ordita contro di lui da alcuni cardinali.
Nel 1385 papa Urbano VI, durante la guerra per la successione a Giovanna I, vi fu assediato per alcuni mesi dalle truppe di Carlo III di Durazzo. Dal castello il papa dovette reprimere una congiura ordita contro di lui da alcuni cardinali.
Papa Urbano VI assediato nel Castello di Nocera |
In epoca aragonese, Nocera perderà importanza ed il castello cadrà in disuso, divenendo un vero e proprio rudere. Alla fine dell'800, una parte verrà distrutta per far posto ad una dimora nobiliare. Attualmente è di proprietà del comune, ed è accessibile tramite visite guidate.
Quello di Nocera è uno dei castelli più importanti per la storia dell'area Campana, ricco di storia e teatro delle gesta di grandi personaggi storici. Un tassello importante per la storia del territorio nostrano.
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