The Great Battles of Historie Medievali: la Battaglia di Tinchebray

La battaglia di Tinchebray venne combattuta nell'omonima cittadina della Normandia, il 28 settembre 1106, tra la fora di invasione guidata dal re Enrico I d'Inghilterra e suo fratello maggiore, Roberto II di Normandia.

Miniatura del Maestro di Bedford della battaglia di Tinchebray (XV secolo)
La guarnigione di Enrico era composta da circa 8400 uomini, di cui 2400 cavalieri, tra normanni, angioini e bretoni, e 6000 fanti, sia inglesi che normanni. Il re aveva organizato il suo esercito in tre gruppi: Ranulfo di Bayeux, Roberto di Beaumont, Il conte di Leicester, Guglielmo di Warenne e il conte di Surrey erano al comando delle due forze primarie; una riserva, capeggiata da Elia I del Maine, era collocata su un fianco dello schieramento, fuori dalla visuale nemica. Tra le fila di Enrico, si annoveravano anche Alano IV di Bretagna, Guglielmo d'Evreux, Ralph di Tosny, Roberto di Monfort e Roberto di Grandmensil.
Lo schieramento di Roberto II era composto invece da circa 6700 uomini, di cui circa 700 erano cavalieri, la restante parte di fanteria. I suoi soldati erano guidati da Guglielmo di Mortain e Roberto II di Belleme.

Roberto II di Normandia catturato durante la battaglia di Tinchebray, di James William Edmund Doyle
La battaglia durò soltanto un'ora circa. Enrico scese da cavallo ed ordinò alla maggior parte dei suoi cavalieri di fare altrettanto. Questo era insolito per la tattica di battaglia dei Normanni, e significava che la fanteria avrebbe giocato un ruolo decisivo nello scontro. La forza di riserva di Enrico risultò decisiva per le sorti dello scontro. La maggior parte dell'esercito di Roberto venne catturata od uccisa. Tra i prigionieri figuravano: Roberto stesso, Edgardo Atheling (zio della moglie di Enrico) e Guglielmo di MortainRoberto di Bellême, comandante della retroguardia del Duca, guidò la ritirata, salvandosi dalla morte o da una quasi sicura cattura. La maggior parte dei prigionieri vennero rapidamente liberati, ma Roberto e Guglielmo di Mortain trascorsero il resto della loro vita in carcere.

Schema tattico della Battaglia di Tinchebray

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