La basilica di San Lorenzo Maggiore

Esiste una basilica, nel cuore del centro antico di Napoli, che può essere ritenuta uno dei massimi esempi di gotico francese in Italia. Non fatevi ingannare dalla sua facciata barocca: varcate la soglia ed entrate nella sua grande navata maggiore, e vi troverete dinnanzi ad un capolavoro dell'arte medievale. Oggi vi parliamo della basilica di San Lorenzo Maggiore.

L'abside della basilica

Nel 1270, dopo la sua vittoria su Manfredi, il Re Carlo I d'Angiò ratifica la costruzione di una maestosa basilica nel cuore della città. Il re affida la costruzione ad architetti francesi, che cominciano dall'abside: l'abside della basilica, ossia la sua parte terminale, viene costruita in maniera molto simile a quelle delle basiliche gotiche francesi, tanto da arrivare a ritenerla come il massimo esempio di gotico francese in Italia, insieme alla basilica di San Francesco a Bologna.
Nel corso del tempo cambiano le maestranze: dai francesi, si passa agli italiani, che rivedono il gotico secondo la loro idea; questo comporta la costruzione di un transetto e di una navata unica in stile gotico italiano.

La navata in stile gotico italiano

Basilica ed annesso complesso conventuale ospiteranno, nel corso dei secoli, tantissimi personaggi celebri: San Ludovico da Tolosa, il futuro Papa Sisto V e Francesco Petrarca, sono i personaggi più importanti che si possono annoverare come ospiti del complesso monastico; nella stessa chiesa Giovanni Boccaccio si innamora di Fiammetta, figlia del Re Roberto D'Angiò, durante la messa del Sabato Santo del 1334, influenzando prepotentemente la letteratura del poeta, in quanto diverrà musa ispiratrice dei suoi componimenti.
Escludendo il portale marmoreo quattrocentesco, la facciata è prettamente barocca; superato l'ingresso, si presenta una navata lunga ottanta metri, con le cappelle laterali che affacciano direttamente su di essa. I pochi frammenti di affreschi sopravvissuti sono di scuola giottesca: Giotto aveva lavorato molto nella città di Napoli, ed i suoi successori erano stati profondamente influenzati dalla maestria dell'artista.
Anche se i cicli pittorici di scuola giottesca sono andati perduti, sono arrivati a noi il monumento sepolcrale di Ludovico Aldomorisco, consigliere del Re Ladislao di Durazzo, scolpito da Antonio Baboccio da Piperno nel 1421, seguendo quello che era lo stile dell'epoca per quel che concerne i sepolcri funerari; mentre nel transetto della chiesa si vedono, nel lato sinistro, i due monumenti funebri della seconda metà del XIV secolo per Carlo di Durazzo e Roberto d'Artois e per Giovanna di Durazzo, facenti parte della famiglia reale angioina.

Sepolcro di Ludovico Aldomorisco

Nel deambulatorio intorno all'abside, si pensa abbiano lavorato addirittura lo scultore Nicola Pisano o Arnolfo di Cambio, due grandi della storia dell'arte medievale.

Deambulatorio - Particolare

Altra opera importantissima, scolpita da Tino di Camaino, è il sepolcro di Caterina d'Austria, moglie del figlio del Re Roberto d'Angiò, e datato 1324.

Sepolcro di Caterina d'Austria

Questa carrellata riguarda soltanto alcune delle opere medievali presenti: infatti, sono conservati anche frammenti di affreschi ed alcune cappelle con cicli pittorici di scuola giottesca. Senza contare le opere delle epoche successive, che sono capolavori altrettanto magnifici da vedere.
In sintesi, siamo dinnanzi ad uno scrigno di storia unico nel suo genere, che vale la pena visitare con molta attenzione.

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