La donazione di Costantino: un clamoroso falso storico

La Chiesa per secoli ha giustificato il potere politico (temporale) dei papi, eredi degli imperatori romani, in base a un documento: la "Donazione di Costantino".
Secondo questo documento, l'imperatore Costantino aveva preso la lebbra, papa Silvestro lo aveva battezzato e lui, subito dopo, era guarito. Costantino si era convertito al Cristianesimo e aveva donato al papa la città di Roma e l'Occidente, spostando a Costantinopoli la sede del potere imperiale.
In base a questa donazione, i papi consideravano legittimo il loro potere temporale; non solo, pretendevano di avere autorità anche sui sovrani dell'Occidente.
Si tratta, quindi, di un documento importantissimo per la storia della Chiesa e dell'Occidente. Peccato che fosse un falso.

L'imperatore Costantino offre a papa Silvestro la tiara imperiale, simbolo del potere temporale

Nel XV secolo Nicola Cusano e Lorenzo Valla ( "De falso credita et ementita Constatini donatione declamatio") hanno dimostrato che la "Donazione" non poteva essere stata scritta all'epoca di Costantino, nel 313, ma alcuni secoli dopo; la dimostrazione di falsità si basava su argomenti di carattere storico e linguistico.
Chi scrisse, allora, il documento? E quando?
Non è semplice rispondere a queste domande. Ci sono due ipotesi principali: fu redatto all'epoca di papa Stefano II (seconda metà dell'VIII secolo) per giustificare la creazione dello Stato della Chiesa; fu ideato in occasione dell'incoronazione di Carlo Magno (800) a imperatore del Sacro Romano Impero.
Per secoli, tutti hanno creduto che fosse autentico, anche gli avversari del potere temporale dei papi.

Papa Silvestro, a cavallo, entra a Roma, accompagnato dall'imperatore Costantino, che regge le redini.

La storia di papa Silvestro e dell'imperatore Costantino è dipinta sulle pareti dell'Oratorio di San Silvestro, accanto alla chiesa romana dei Santi Quattro Coronati. Gli affreschi - che riportiamo sopra - risalgono al 1246 e, secondo gli studiosi, riflettono i contrasti tra papa Innocenzo IV e l'imperatore Federico II Hohenstaufen. Infatti, proprio in base alla "Donazione di Costantino", il papa pretendeva non solo di governare la Chiesa, ma di avere autorità anche sull'Impero; però Federico II non era tipo da sopportare questa pretesa! Lo scopo di queste pitture è quindi politico: sottolineare la legittimità del potere temporale dei papi nel loro Stato e ribadire la loro supremazia anche sull'Impero (e quindi su Federico II).

Commenti

Post popolari in questo blog

Le acconciature e i capelli nel Medioevo

La scrittura nel medioevo

Il Letto in epoca medievale