Le Origini del Cognome

Ebbene sì! Il cognome è uno dei tanti lasciti provenienti dal Medioevo.

Affresco di un fornaio, mestiere da cui deriva il cognome "Fornero"

È necessaria una piccola premessa: già durante la Roma antica era di pratica comune attribuire più nomi ad una persona. Di seguito vi elenchiamo come:
  • praenomen (che distingueva l'individuo ed era paragonabile al nome proprio di persona contemporaneo),
  • nomen (che denotava la gens di appartenenza, paragonabile all'odierno cognome)
  • cognomen (che era un soprannome dato all'individuo o ai membri del ramo di una famiglia).
Verso il V secolo la distinzione fra gli ultimi due si fece sempre più sfumata e divenne comune l'uso di un nome unico (detto supernomen o signum), con le caratteristiche di non essere ereditato e di avere un significato immediatamente comprensibile (ad esempio il nome imperiale Augustus, che significa "consacrato dagli auguri" o "favorito da buoni auspici").
Nell'alto Medioevo, la pratica di dare più nomi sparisce, si dà un solo nome e basta; con l'aumento demografico però, diviene facile confondere persone omonime, ed ecco dunque che si viene ad aggiungere un attributo al nome della persona: Antonio il riccio per esempio, per via dei capelli ricci, diverrà il futuro cognome "Ricci". Di conseguenza i cognomi, soprattutto nelle grandi città, traggono origine:
Un altro mestiere da cui deriva un cognome, il fabbro
  • Da difetti o pregi fisici (riccio, gobbo, capelli rossi, da cui deriva il cognome "Rossi", eccetera);
  • Dalla provenienza (napoletano, da cui deriva il cognome "Napolitano", Romano, Visentin per Vicenza, Padoan per Padova, e così via discorrendo);
  • Dal mestiere praticato (Fornero deriva da fornaio, Ferrero dal fabbro ferraio, e così via);
  • Dalla discendenza da altre persone (Di Francesco, De Nicola, Coladonato, che deriva da "Cola").
 Il cognome serve specialmente quando si ha una famiglia importante alle spalle. Per tale ragione, i cognomi, nel XII Secolo, si diffondono soprattutto fra le famiglie nobiliari: si hanno così i Visconti, i Medici, gli Sforza (che derivava in origine dal carattere violento del suo primo portatore). Viceversa, per coloro che sono poveri e si spostano in cerca di fortuna, il cognome diviene il luogo di origine del capostipite. Questa diffusione dei cognomi agli strati sociali più bassi ed umili, risale ai secoli successivi, fra il XIII ed il XIV secolo.

Stendardo appartenente alla famiglia Sforza

L'uso del cognome sarà facoltativo per tutto il Medioevo, e sarà soltanto col concilio di Trento che quest'usanza diverrà un'eredità dell'era medievale: infatti, nel 1564, viene sancito l'obbligo per i parroci di registrare i nascituri con nome e cognome, al fine di arginare le unioni fra consanguinei.
In tal modo, un'usanza medievale diviene patrimonio e regola comune, arrivando fino ai giorni nostri.

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