La durata delle campagne militari e la guerra nel Medioevo
Le campagne medievali tendevano a essere brevi, per lo più perché i paesi non disponevano delle risorse finanziarie per combattere lunghi conflitti. Il denaro veniva spesso preso in prestito da banchieri, i quali di norma si aspettavano un elevato tasso di profitto dal loro rischioso investimento. Una guerra prolungata poteva danneggiare finanziariamente un monarca e il suo regno. Le azioni erano spesso limitate all'arco temporale compreso tra la primavera e la tarda estate, estremamente rari furono gli interventi militari in inverno. Questo periodo cadeva tra due momenti chiave del calendario agricolo, la semina e il raccolto, quando la richiesta di manodopera era al suo minimo, ed un maggior numero di uomini era disponibile per il servizio militare.
L'agricoltura era essenziale per la maggior parte delle economie e i raccolti non potevano essere trascurati. La maggioranza delle campagne militari veniva combattuta durante l'estate, dal momento che gli eserciti si affidavano alla ricerca di provviste per conto proprio, anziché a un servizio di approvvigionamento organizzato. La sconfitta poteva risultare catastrofica per un sovrano, poiché le forze battute spesso subivano perdite elevate. Nel 1415, la battaglia di Agincourt, da sola, annientò l'unico grande esercito francese, contribuendo a far terminare la campagna.
Le battaglie medievali erano solitamente brevi, perlopiù perché il combattimento fisico diretto era estremamente affaticante. Erano più che altro simili a una rissa tra due masse disorganizzate, anche se non era sempre così. La maggioranza delle forze aveva una rigida struttura di comando. In Europa gli eserciti erano normalmente suddivisi in tre o più gruppi, noti come "battaglie", che avevano i propri comandanti, la propria posizione sul campo e specifici ordini da seguire.
Le tattiche prevedevano spesso tentativi di cogliere il nemico impreparato, mentre le ritirate venivano talvolta simulate al fine di indurre il comandante nemico a pensare di essere vicino alla vittoria, spingendolo a lanciare un attacco in condizioni sfavorevoli e a cadere in una trappola.
Le battaglie navali erano un evento raro nel mondo medievale, perlopiù perché le navi dell'epoca non erano particolarmente capaci di tenere il mare, e le conoscenze in tema di navigazione erano limitate. Pochi paesi avevano vere navi da guerra o marinai addestrati che fungessero da equipaggi. La minaccia del maltempo rappresentava un altro problema. Se le navi venivano schierate in gran numero, erano spesso vascelli civili assorbiti nelle forze armate o affittati presso chi aveva qualche esperienza di faccende navali, come genovesi e veneziani. Tra i ruoli ricoperti dalle navi, c'era il trasporto delle truppe su brevi distanze verso l'area di una campagna militare; a questa regola generale, fecero eccezione le spedizioni Crociate.
C'erano anche gli attacchi contro il naviglio mercantile nemico o le incursioni contro le coste nemiche. Queste operazioni prevedevano di solito che le navi facessero vela fin dentro un porto e sbarcassero una squadra d'incursione formata da truppe che avrebbero poi combattuto sulla terraferma, come erano soliti agire i vichinghi nell'Alto Medioevo.
Se si scontravano flotte formate da navi da guerra, la battaglia che ne scaturiva spesso somigliava a un combattimento che avrebbe anche potuto svolgersi a terra. All'inizio, mentre le navi rivali si avvicinavano l'una all'altra, venivano scagliati i proiettili di varia natura. Venivano impiegati anche cannoni, che però erano in numero ridotto e non molto efficaci a seconda dell'epoca. Le navi si bloccavano poi reciprocamente, i soldati abbordavano il nemico e combattevano corpo a corpo, finché l'una o l'altra nave non era stata catturata.
Per concludere, la guerra d'assedio era un elemento importante nell'arte bellica medievale, e si incentrava sui tentativi di catturare castelli o altre roccaforti. Gli eserciti erano rapidi nel costruire castelli nelle aree di nuova conquista, come facevano i Normanni. Se la guarnigione rifiutava di arrendersi, catturarli era difficile, costoso e richiedeva molto tempo. Qualsiasi assedio quindi, richiedeva un lungo impegno, con la costruzione di complesse macchine d'assedio, che difficilmente facevano breccia in breve tempo nelle mura nemiche. Anche lo scavo di tunnel sotto le mura per farle crollare, richiedeva tempi e sforzi considerevoli. Nel XV secolo, tuttavia, lo sviluppo delle armi a polvere da sparo modificò il volto della guerra d'assedio. Il più celebre esempio di utilizzo di cannoni in un assedio dell'antichità, si ebbe nel 1453, quando i Turchi Ottomani li utilizzarono per demolire le mura di Costantinopoli.
Battaglia di Agincourt, una delle campagne più lunghe tra Francia e Inghilterra nella Guerra dei Cento anni |
L'agricoltura era essenziale per la maggior parte delle economie e i raccolti non potevano essere trascurati. La maggioranza delle campagne militari veniva combattuta durante l'estate, dal momento che gli eserciti si affidavano alla ricerca di provviste per conto proprio, anziché a un servizio di approvvigionamento organizzato. La sconfitta poteva risultare catastrofica per un sovrano, poiché le forze battute spesso subivano perdite elevate. Nel 1415, la battaglia di Agincourt, da sola, annientò l'unico grande esercito francese, contribuendo a far terminare la campagna.
Le battaglie medievali erano solitamente brevi, perlopiù perché il combattimento fisico diretto era estremamente affaticante. Erano più che altro simili a una rissa tra due masse disorganizzate, anche se non era sempre così. La maggioranza delle forze aveva una rigida struttura di comando. In Europa gli eserciti erano normalmente suddivisi in tre o più gruppi, noti come "battaglie", che avevano i propri comandanti, la propria posizione sul campo e specifici ordini da seguire.
Battaglia di Bannockburn. Schieramenti in tre ordini da parte degli scozzesi |
Le tattiche prevedevano spesso tentativi di cogliere il nemico impreparato, mentre le ritirate venivano talvolta simulate al fine di indurre il comandante nemico a pensare di essere vicino alla vittoria, spingendolo a lanciare un attacco in condizioni sfavorevoli e a cadere in una trappola.
Le battaglie navali erano un evento raro nel mondo medievale, perlopiù perché le navi dell'epoca non erano particolarmente capaci di tenere il mare, e le conoscenze in tema di navigazione erano limitate. Pochi paesi avevano vere navi da guerra o marinai addestrati che fungessero da equipaggi. La minaccia del maltempo rappresentava un altro problema. Se le navi venivano schierate in gran numero, erano spesso vascelli civili assorbiti nelle forze armate o affittati presso chi aveva qualche esperienza di faccende navali, come genovesi e veneziani. Tra i ruoli ricoperti dalle navi, c'era il trasporto delle truppe su brevi distanze verso l'area di una campagna militare; a questa regola generale, fecero eccezione le spedizioni Crociate.
C'erano anche gli attacchi contro il naviglio mercantile nemico o le incursioni contro le coste nemiche. Queste operazioni prevedevano di solito che le navi facessero vela fin dentro un porto e sbarcassero una squadra d'incursione formata da truppe che avrebbero poi combattuto sulla terraferma, come erano soliti agire i vichinghi nell'Alto Medioevo.
Navi medievali in un affresco |
Se si scontravano flotte formate da navi da guerra, la battaglia che ne scaturiva spesso somigliava a un combattimento che avrebbe anche potuto svolgersi a terra. All'inizio, mentre le navi rivali si avvicinavano l'una all'altra, venivano scagliati i proiettili di varia natura. Venivano impiegati anche cannoni, che però erano in numero ridotto e non molto efficaci a seconda dell'epoca. Le navi si bloccavano poi reciprocamente, i soldati abbordavano il nemico e combattevano corpo a corpo, finché l'una o l'altra nave non era stata catturata.
Per concludere, la guerra d'assedio era un elemento importante nell'arte bellica medievale, e si incentrava sui tentativi di catturare castelli o altre roccaforti. Gli eserciti erano rapidi nel costruire castelli nelle aree di nuova conquista, come facevano i Normanni. Se la guarnigione rifiutava di arrendersi, catturarli era difficile, costoso e richiedeva molto tempo. Qualsiasi assedio quindi, richiedeva un lungo impegno, con la costruzione di complesse macchine d'assedio, che difficilmente facevano breccia in breve tempo nelle mura nemiche. Anche lo scavo di tunnel sotto le mura per farle crollare, richiedeva tempi e sforzi considerevoli. Nel XV secolo, tuttavia, lo sviluppo delle armi a polvere da sparo modificò il volto della guerra d'assedio. Il più celebre esempio di utilizzo di cannoni in un assedio dell'antichità, si ebbe nel 1453, quando i Turchi Ottomani li utilizzarono per demolire le mura di Costantinopoli.
L'assedio di Costantinopoli da parte degli Ottomani |
Salve signora signore
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