Historie Medievali Feudal Japan: I Ninja nel Giappone medievale (parte 2)

Oggi continuiamo con la seconda parte dell'articolo pubblicato lunedì scorso (Historie Medievali Feudal Japan: I Ninja nel Giappone medievale (parte 1)).
Molte scuole medievali di ninjitsu avevano varie specialità nell'uso delle armi: possiamo citare la Ryu-Kyushin, specializzata nell'uso particolare della lancia con metodi non ortodossi (lancia telescopica); un'altra scuola, la Ryu-Fudo, specializzata nell'evoluzione del uso delle lame come le spade. Il ninja, tuttavia, aveva una serie di armi specializzate per un suo uso esclusivo, ognuna con il suo metodo di impiego particolare: cerbottane, coltelli, uncini con le corde, garrote, vari arpioni, tirapugni di bronzo, un ampio assortimento di lame che comprendeva: pugnali, dardi, dischi a stella e così via.

Un ninja mentre scala un parete rocciosa
Xilografia

L'abilità del ninja nel penetrare nelle roccaforti nemiche (case, castelli, accampamenti militari, stanze, ecc.) era basata sulla conoscenza della psicologia pratica, e sulla perfetta conoscenza di strumenti per arrampicarsi come funi con ganci, scale flessibili, scarpe speciali, spuntoni a mano, ecc. Inoltre, nel suo bagaglio poteva portare con sé tubi per respirare e otri gonfiabili, per poter rimanere sott'acqua a lungo o attraversare fossati di castelli, laghi o paludi con relativa facilità. L'abilità del ninja comprendeva anche dardi avvelenati, cerbottane lancia acido, bombe di polvere abbaglianti, bombe fumogene e così via, adattando astutamente le antiche scoperte chimiche dei cinesi e le loro invenzioni nel settore degli esplosivi. Dopo l'arrivo dei portoghesi, i ninja impararono ad usare anche le armi da fuoco. Per quanto riguarda i metodi di combattimento disarmato conoscevano alla perfezione il Jujutsu.

Armi ed accessori di un Ninja

Per quanto descritto, appare chiaro che il ninja era un nemico veramente pericoloso, abile e pronto ad affrontare in modo efficace e spietato quasi tutte le possibili dimensioni del combattimento con le armi e senza. Il suo controllo fisico e la portata delle sue possibilità muscolari erano spesso sorprendenti, oltre ad essere addestrato nelle varie arti si dice fosse capace di arrampicarsi su mura e pareti rocciose lisce (con l'aiuto di alcuni attrezzi), di controllare la respirazione sott'acqua, il battito del cuore per farsi credere morto dal nemico, di saltare da grandi altezze, di liberarsi da nodi e catene, di camminare e correre per lunghi tratti, di rimanere immobile per ore e anche giorni, di mimetizzarsi tra le ombre, gli alberi, le statue e così via, nonché di impersonare persone di ogni classe, riuscendo così a muoversi liberamente nelle aree a stretta sorveglianza. In questo contesto, la sua conoscenza della psicologia pratica, come si è detto prima, sembra fosse estremamente evoluta, e comprendesse persino la prestidigitazione e l'ipnosi, arti che potrebbero avere costituito la base di parecchie tra le imprese più sensazionali dei ninja.

Ricostruzione di un Ninja

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