I tre giganti d'Italia, parte I: Il castello di Lombardia

Tre sono i castelli medievali più grandi d'Italia: quello di Brescia, quello di Lucera e quello di Lombardia. In questa trilogia di articoli vi parleremo di queste che sono le opere militari medievali più vaste rimaste in Italia.

Prospetto del castello

A dispetto del nome, il castello di Lombardia non si trova nell'omonima regione settentrionale ma ad Enna, in Sicilia. Come mai tale nome? La struttura si chiama così perché era difeso da una guarnigione di soldati lombardi, distinta fra guardia reale e fanti, portata dai Normanni quando conquistarono l'isola. C'è da dire che il termine "lombardo" nasce da una contrazione di "longobardo"; quindi questa era a tutti gli effetti una fortezza difesa dai longobardi.
La superficie del castello è vasta: parliamo di circa 26.000 metri quadrati; si trova sulla parte più alta della montagna su cui sorge Enna, a 970 metri sul livello del mare, da dove si ha un controllo strategico di quasi tutta la Sicilia centrale. Il castello venne fondato nel 1130 da Ruggero II il Normanno sui ruderi di un vecchio castrum romano, costruito a sua volta sui resti di un'antica fortezza sicana.
Il fatto che tanti punti di presidio si siano susseguiti nel corso del tempo fa capire l'importanza strategica del luogo: parliamo di una montagna più elevata delle circostanti, alla confluenza fra più vallate che portano in zone diverse dell'isola e dalle pareti estremamente scoscese, che rendevano estremamente difficile qualsiasi tipo di attacco. Una vera e propria fortezza naturale nel cuore della Sicilia.

La vasta corte interna del castello

Un secolo dopo, nella prima metà del 1200, l'architetto Riccardo da Lentini, su incarico della corte degli Svevi, ristrutturò il castello, innalzando ben 20 torri per rafforzare gli imponenti muraglioni stretti attorno agli atri residenziali, dove poté soggiornare anche Federico II di Svevia durante i periodi estivi. In quegli anni infatti, il castello di Lombardia conobbe il culmine della sua importanza strategica: il maniero, la cui fama si estese oltre i confini siciliani come di uno dei più inespugnabili d'Italia, fu una roccaforte d'assoluta eccellenza in cui, per due volte, si riunì il Parlamento del Regno di Sicilia.
Di queste 20 torri, al giorno d'oggi, ne sopravvivono solo sei: la più famosa di esse è la torre Pisana, che è ad oggi la maggiore attrazione turistica della città di Enna.

Torre pisana, in basso è visibile il basamento roccioso su cui sorge il castello

Questa torre fu così chiamata perché i normanni l'avevano affidata in custodia a una guarnigione composta da loro alleati pisani. Durante la dominazione degli Arabi fu conosciuta con il nome di Torre delle Aquile, per via dei rapaci provenienti dai vicini Monti Nebrodi che vi volteggiavano attorno. Di solidissima struttura in pietra viva, è visibile dalle vallate sottostanti per decine di chilometri da tutte le direzioni, e si distingue per la merlatura guelfa che la sormonta. La scala interna, che si addossa a una parete, è un suggestivo susseguirsi di gradini in pietra alti e possenti, che conducono alla sommità. Vi si aprono finestre a sesto acuto di pregevole fattura.
Sono presenti altre torri più piccole sopravvissute al passare del tempo, oltre che tre cortili, descritti e schematizzati nell'immagine sottostante.

La struttura del castello di Lombardia

I tre cortili rendono la superficie del castello molto vasta, anche se gli ambienti fruibili, rispetto a tale vastità, sono comunque pochi.

Castello di Lombardia dalla sommità del monte di Enna

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