Proposte di lettura: Storia della filosofia medievale
In questi giorni di quarantena i momenti morti possono essere tanti, per tale ragione vi consigliamo di leggere, leggere tanto! Aprite ed allenate la vostra mente al pensiero con un testo leggero e divertente. E' per questo che oggi vi consigliamo un bellissimo libro di Luciano De Crescenzo.
La filosofia è in genere un argomento pesante, ostico e difficile da digerire. Ebbene, Luciano De Crescenzo aveva il dono di comunicare questa materia con leggerezza, simpatia e semplicità. Immergetevi nei suoi aneddoti, che illustrano in modo divertente la vita ed i pensieri dei filosofi medievali che tratta."Il Medioevo è un'età buia", dicono tutti; e Luciano De Crescenzo si burla di quest'affermazione rispondendo "D'accordo, ma chi è stato spegnere la luce?". L'ingegnere filosofo dimostrerà come, in questa era lunga un millennio, la luce si è spenta in certi frangenti, ma ci sono stati uomini che l'hanno riaccesa e resa più brillante che mai. De Crescenzo svela così il volto del medioevo meno noto e più affascinante, al di là di stereotipi e schematismi. Lo fa utilizzando il suo inconfondibile stile, che associa chiarezza, semplicità e grande vivacità e riesce a coinvolgere anche il lettore meno esperto in materia. D'altra parte, come afferma lo stesso scrittore nella premessa, il libro non è e non vuole essere "una vera e propria storia della filosofia", ma piuttosto "uno sguardo panoramico su alcuni aspetti significativi del Medioevo." Ecco allora comparire, pagina dopo pagina, non solo un'affollata galleria di pensatori e filosofi illustri, di cui si raccontano la vita privata e le intuizioni, gli atti di coraggio e di viltà, ma anche alcuni capitoli dedicati ai barbari, alla paura dell'anno Mille, a san Francesco e persino alle streghe. Molto di più di una carrellata divertente ed istruttiva, questa Storia delle filosofia medioevale ricostruisce, rendendoli chiari e appassionanti, anche aspetti tormentatissimi dell'epoca, come il rapporto tra fede e sessualità, i misteri del Volto di Dio o la dottrina della predestinazione. Senza dimenticare di evidenziare, al di là dei contrasti e delle diversità, le affascinanti somiglianze tra il nostro tempo e quei secoli burrascosi, in cui è possibile scoprire le radici di molti aspetti e problemi dei nostri giorni.
La filosofia è in genere un argomento pesante, ostico e difficile da digerire. Ebbene, Luciano De Crescenzo aveva il dono di comunicare questa materia con leggerezza, simpatia e semplicità. Immergetevi nei suoi aneddoti, che illustrano in modo divertente la vita ed i pensieri dei filosofi medievali che tratta."Il Medioevo è un'età buia", dicono tutti; e Luciano De Crescenzo si burla di quest'affermazione rispondendo "D'accordo, ma chi è stato spegnere la luce?". L'ingegnere filosofo dimostrerà come, in questa era lunga un millennio, la luce si è spenta in certi frangenti, ma ci sono stati uomini che l'hanno riaccesa e resa più brillante che mai. De Crescenzo svela così il volto del medioevo meno noto e più affascinante, al di là di stereotipi e schematismi. Lo fa utilizzando il suo inconfondibile stile, che associa chiarezza, semplicità e grande vivacità e riesce a coinvolgere anche il lettore meno esperto in materia. D'altra parte, come afferma lo stesso scrittore nella premessa, il libro non è e non vuole essere "una vera e propria storia della filosofia", ma piuttosto "uno sguardo panoramico su alcuni aspetti significativi del Medioevo." Ecco allora comparire, pagina dopo pagina, non solo un'affollata galleria di pensatori e filosofi illustri, di cui si raccontano la vita privata e le intuizioni, gli atti di coraggio e di viltà, ma anche alcuni capitoli dedicati ai barbari, alla paura dell'anno Mille, a san Francesco e persino alle streghe. Molto di più di una carrellata divertente ed istruttiva, questa Storia delle filosofia medioevale ricostruisce, rendendoli chiari e appassionanti, anche aspetti tormentatissimi dell'epoca, come il rapporto tra fede e sessualità, i misteri del Volto di Dio o la dottrina della predestinazione. Senza dimenticare di evidenziare, al di là dei contrasti e delle diversità, le affascinanti somiglianze tra il nostro tempo e quei secoli burrascosi, in cui è possibile scoprire le radici di molti aspetti e problemi dei nostri giorni.
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