I vichinghi furono tra i guerrieri più temuti di tutti i tempi, ma solo pochi di loro ebbero l'opportunità di brandire una delle migliori lame della loro epoca:
Ulfberht, la spada forgiata in acciaio al crogiolo. In realtà non si tratta di un'arma unica, ma di una serie di spade medievali rinvenute in
Europa e accomunate dall'incisione
+VLFBERHT+ presente sulla lama. Sono state ritrovate all'incirca 170 spade risalenti a un periodo che va dal IX all'XI secolo e forgiate da diversi armaioli di quell'epoca. Il metallo con cui sono state realizzate è talmente puro, che ancora oggi gli esperti di armi ne rimangono esterrefatti e si chiedono quale tecnologia possa aver prodotto lame di fattura così eccellente.
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Una spada Ulfberht |
Le Ulfberht erano potenti ma leggere e flessibili, qualità che le
rendevano perfette per gli scontri corpo a corpo, dato che la loro
duttilità permetteva alla lama di non rimanere incastrata negli scudi o
nelle armature. Si trattava però di armi di lusso, molto più costose di
semplici asce o lance, e solo pochi guerrieri potevano permettersi di
acquistarle. Nonostante il loro aspetto selvaggio, i vichinghi furono
degli antesignani in diversi ambiti: erano grandi navigatori, al punto tale da raggiungere l'
America del Nord e probabilmente anche l'
Asia settentrionale, più precisamente l'odierno nord della
Russia; ma erano anche commercianti esperti e questo potrebbe in parte svelare il mistero di queste armi. Le
Ulfberht
sono spade a una mano dotate di pomolo e di lame a doppio filo. I
vichinghi combattevano generalmente con una spada e uno scudo, una
combinazione molto pericolosa. La maggior parte delle
Ulfberht sono state ritrovate in
Norvegia, ma alcuni esperti ritengono che possano provenire dalla regione del
Taunus, in
Germania, per via dell'alto livello di arsenico presente nel metallo.
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Illustrazioni delle spade Ulfberht rinvenute in Norvegia |
Estremamente rare e preziose, erano armi molto ricercate e riservate ai
guerrieri vichinghi d'élite. Sembra che la lama fosse talmente affilata e
il metallo così resistente, che erano in grado di tagliare ossa e spade
di qualità inferiore spezzandole come il vetro. Molti guerrieri
vichinghi venivano sepolti con le loro spade e questo ha permesso agli
archeologi di ritrovare tali armi nelle tombe e nei tumuli. Ciò che
rende tuttora celebri e misteriose queste spade è lo spessore e la
purezza della lama: durante il processo di forgiatura, i minerali devono
essere portati a una temperatura superiore ai 1.600°C per rimuovere le
impurità. Dal momento che le spade Ulfberht non presentano quasi la
minima traccia di impurità e le tecniche medievali del periodo non
permettevano di raggiungere simili temperature, ci si continua a
chiedere come gli armaioli dell'epoca siano riusciti a crearle.
Realizzare una lama di questa qualità è molto difficile anche al giorno
d'oggi.
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Ricostruzione digitale di una spada Ulfberht |
Secondo un'altra teoria, i materiali e le tecniche sarebbero state importate dal
Medio Oriente, dato che la tratta commerciale del
Volga,
che univa gli insediamenti vichinghi e i territori mediorientali, iniziò a essere battuta proprio nel periodo in cui apparvero le spade
Ulfberht, ma il manganese e l'arsenico presenti nel metallo fanno pensare a un'origine europea. Furono create da monaci tedeschi? Importate dal Medio Oriente? O magari create con l'aiuto degli dei nordici? Forse non lo scopriremo mai, ma è proprio quest'alone di mistero a rendere leggendarie queste poderose spade.
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