Le vette dell'arte medievale: la cattedrale di Anagni

Anagni, la famosa città dello schiaffo subito da Papa Bonifacio VIII nel 1303, è dominata da una costruzione massiccia, maestosa, con un'imponente torre campanaria di bianco calcare antistante ad essa: è la cattedrale Santa Maria, un prodigioso mix di romanico e gotico.

Il duomo di Anagni con la torre campanaria a pianta quadrata, da notare le finestre monofore, bifore e trifore

Questa cattedrale ha la dignità di basilica minore; risale agli anni 1072-1104 ad opera del vescovo Pietro da Salerno e per la munificenza dell'imperatore d'oriente Michele VII Ducas. La Cattedrale è di stile romanico mentre, nell'interno, si presenta in gotico lombardo dopo il restauro del 1250 da parte del vescovo Pandolfo, che fece sostituire le capriate in legno della navata centrale e del transetto con archi gotici. 
La frequente presenza dei pontefici in Anagni comportò una cosa più unica che rara: infatti la Cattedrale fu sede di importanti fatti storici come il "pactum anagninum" (trattativa tra il Papato e l'Impero), oppure la canonizzazione di San Bernardo di Chiaravalle, Santa Chiara d'Assisi, Edoardo il Confessore re d'Inghilterra, e San Pietro eremita, patrono di Trevi nel Lazio. In essa inoltre, furono anche comminate le scomuniche contro l'antipapa Ottaviano Monticelli (Vittore IV) e contro gli imperatori Federico Barbarossa (24 marzo 1160), Federico II e Manfredi.
Quella dinanzi a noi, dunque, è una cattedrale dalla portata storica importantissima, che vale la pena di visitare. Vediamola insieme allora.

L'imponente mole della cattedrale domina la città

La facciata ben piantata esprime forza e semplicità in un muro crudo, sul quale si aprono tre ingressi ad oriente. Accanto all'ingresso di sinistra, dietro a una grata, c'è un affresco di Madonna in trono tra S.Caterina della Rota e S.Antonio Abate (sec.XIV). La parte occidentale dell'edificio sacro presenta tre bellissime absidi e una scalinata, che dà un tono solenne all'insieme. Il campanile, alto 30 metri e in stile romanico, presenta monofore, bifore e trifore.
Mentre l'esterno ha tutte le caratteristiche dell'imponente e pesante stile romanico, l'interno mostra un più moderno ed aggraziato stile gotico.

Interno della cattedrale, col bellissimo pavimento in stile bizantino

Caratteristico il pregevole pavimento a mosaico eseguito nel 1231 dalla celebre famiglia di marmorari romani, i Cosmati (da qui l'aggettivo cosmatesco). La lunetta interna sopra la porta centrale raffigura la Madonna con bambino tra S. Magno e S. Secondina (fine sec. XIII).
Ciò che davvero toglie il fiato però, è la cripta della cattedrale, un autentico capolavoro di arte medievale.

La cripta finemente decorata

Dedicata a San Magno, patrono della città, fu costruita contemporaneamente alla chiesa superiore tra il 1068 e il 1104. Conosciuta come la cappella sistina del medioevo, il suo pregio consiste nell'armonia di un mirabile intreccio di archi romanici, nel pavimento cosmatesco originale e negli splendidi affreschi che ricoprono una superficie di 540 m². Il ciclo pittorico è opera di artisti ignoti appartenenti a tre botteghe diverse: esso rappresenta la storia della salvezza dell'uomo, dalla sua origine al suo giudizio. Sulle ventuno volte, infatti, si trovano raffigurate scene dell'Antico e Nuovo Testamento (storia dell'Arca dell'Alleanza e Apocalisse) e un raro e importante ciclo sulla creazione del mondo, attraverso l'unione proporzionale dei quattro elementi e dell'uomo, in cui la concezione del microcosmo nel macrocosmo è accompagnata dalla figure dei medici Ippocrate e Galeno e dalla Teoria degli Elementi di derivazione platonica. Sulle pareti, invece, sono affrescate le storie dei miracoli attribuiti a S. Magno e le agiografie dei santi sepolti negli altari, nei quali riposano i corpi di san Magno, sante Aurelia e Noemisia, santa Secondina e reliquie di santa Oliva, san Sebastiano, san Cesario e altri martiri.
Accanto alla cripta, è presente anche un oratorio dedicato al vescovo inglese San Thomas Becket: di particolare bellezza è l'affresco della parabola delle Vergini stolte sulla parete d'ingresso. Inoltre, è presente un ciclo di storie su Thomas Becket, vissuto intorno al 1170, tra cui il suo martirio. Lo stesso santo è raffigurato sulla parete di fondo, accanto al Cristo benedicente. 

Immagine dell'oratorio

Da quanto illustrato, vi consigliamo vivamente di visitare questa meravigliosa cattedrale appena sarà possibile. Sarete immersi in uno scrigno di arte e storia che ha pochi uguali in Italia.

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