Gli scheletri dei crociati di Sidone

Come abbiamo ribadito più volte, l'archeologia è uno degli strumenti più potenti che abbiamo per svelare il nostro passato, riuscendo ad arrivare lì dove non possono i documenti storici. E' questo il caso del gruppo di lavoro di Richard Mikulski, archeologo della Bournemouth University: a Sidone, una città situata sulla costa meridionale del Libano, questo gruppo di lavoro ha studiato due fosse comuni rinvenute sotto il castello di Saint Louis, contenenti 25 scheletri di cavalieri crociati del XIII secolo. Il gruppo ha pubblicato un articolo specialistico che potrete liberamente consultare a questo link. Vediamo insieme cos'hanno scoperto.

Immagine della battaglia di Mansourah del 1250

25 scheletri, alcuni dei quali riportanti tracce testimonianti la carbonizzazione di quei corpi, tempestati di ferite e danni. Questo è lo scenario che si è presentato al gruppo di ricerca dell'università inglese quando ha cominciato lo studio di queste due fosse comuni nei pressi del castello. Un'analisi più attenta ha fatto notare agli studiosi che i danni alle vertebre del collo sono compatibili con quelli di una decapitazione; inoltre, gli elementi trovati vicino agli scheletri o su di essi, fanno presumere che fossero cavalieri crociati. Come si può vedere dallo schema riportato nell'immagine sottostante, il grosso dei danni è localizzato all'altezza del collo e della testa. 

Lo schema mostra dove sono stati rinvenuti i traumi sulle ossa degli scheletri di Sidone: i gialli sono traumi probabili; i rossi invece sono quelli evidenti.

I documenti storici scritti dai crociati ci dicono che la città di Sidone fu attaccata e distrutta nel 1253 dai Mamelucchi e, di nuovo, nel 1260 dai Mongoli. Di questi due popoli ne accenniamo in questo articolo su di una battaglia avvenuta in zona nello stesso secolo. E' estremamente probabile che i corpi nelle fosse appartenessero a soldati che hanno perso la vita in una di queste due battaglie. Mikulski spiega che tale ipotesi è plausibile perché gli scheletri appartengono a maschi adolescenti o giovani adulti; il collega Martin Smith, anche lui del gruppo di ricerca, ha aggiunto che "distinguere così tanti corpi e parti del corpo mischiati ha richiesto molto lavoro, ma alla fine siamo stati in grado di separarli e guardare il tipo di ferite che avevano subito". Smith inoltre ha fatto affermazioni interessanti su come sono stati trattati i cadaveri da parte di chi li ha uccisi: "Il modo in cui erano posizionate le parti del corpo suggerisce che erano state lasciate a terra per qualche tempo prima di essere gettate in una fossa. La carbonizzazione su alcune ossa suggerisce che abbiano usato il fuoco per bruciare alcuni corpi".

Alcuni dei danni riportati dagli scheletri di Sidone

Ma quali sono stati gli elementi che hanno fatto capire che si trattava di crociati? C'è da dire, a tal proposito, che all'interno di una delle due fosse è stata rinvenuta una notevole quantità di manufatti dispersi fra le ossa: fibbie, accessori in lega di rame, fra cui una punta di freccia, due tipi diversi di chiodi di ferro, altri accessori di ferro, una moneta e un anello d'argento; cocci medievali e frammenti di ceramica risalenti addirittura al periodo persiano. Fra i tanti elementi, sono state scoperte anche fibbie di cinture in stile europeo e una moneta crociata.

Le fosse comuni ritrovate a Sidone

Alla luce di quanto scoperto, è possibile intuire che in una delle due battaglie citate prima (1253 o 1260), dei cavalieri crociati siano stati catturati e decapitati poco a nord del castello di Saint Louis, a est delle mura di Sidone, che i loro corpi siano stati lasciati lì sul posto e che in seguito siano stati in parte cremati e poi seppelliti. A sostegno di questa ipotesi, Piers Mitchell dell'Università di Cambridge afferma che in un documento dei crociati è riportato che Re Luigi IX di Francia era in Terra Santa al momento dell'attacco a Sidone nel 1253: egli sarebbe andato in città dopo la battaglia e avrebbe aiutato personalmente a seppellire i cadaveri in decomposizione in fosse comuni come queste. Se i fatti collimano come sembra, questi uomini sarebbero crociati sconfitti della battaglia del 1253, aggiungendo un ulteriore tassello al quadro.

Ancora una volta, l'archeologia aiuta a ricostruire gli eventi e le dinamiche passate arricchendo la nostra conoscenza del periodo medievale.

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