Le vette dell'arte medievale: La chiesa degli eremitani

Nel nostro viaggio per la Padova Urbs Picta, itinerario fra i cicli pittorici patavini tutelati dall'UNESCO di cui abbiamo scritto l'articolo di riferimento a questo link, non può assolutamente mancare la tappa alla Chiesa degli Eremitani.

Facciata della chiesa degli Eremitani

Intitolata ai Santi Filippo e Giacomo, la chiesa venne edificata nel 1264 e, nonostante i bombardamenti della II guerra mondiale, custodisce ancora importantissimi cicli pittorici che le hanno valso l'inserimento nell'itinerario tutelato dall'UNESCO. L'esterno presenta una facciata a capanna aperta in alto da un rosone, mentre la parte inferiore è caratterizzata da uno pseudo loggiato in pietra calcarea a cinque arcate: in quella centrale vi è il portale d'ingresso, mentre nelle laterali degli avelli. Il portale laterale meridionale, di epoca rinascimentale, è decorato da dodici altorilievi che raffigurano i mesi, opera del fiorentino Niccolò Baroncelli e risalente al 1422.

L'interno della chiesa

L'interno, a navata unica, ha un soffitto a carena di nave e termina con tre absidi. Svetta fra le tante la tomba di Jacopo da Carrara, con un epitaffio scritto da Petrarca.

La tomba di Jacopo da Carrara

Ma quello che davvero attira la nostra attenzione, e che ha fatto guadagnare a questa chiesa l'ingresso nel circuito della Padova Urbs Picta, è la cappella maggiore, decorata da un ciclo di affreschi di Guariento, che dopo le distruzioni belliche ricopre solo la parete sinistra (settentrionale), con le Storie di san Filippo e sant'Agostino nei tre registri superiori e nello zoccolo a monocromo le allegorie dei Pianeti e delle Età dell'uomo: chiaramente questa parte della decorazione è influenzata dai poco lontani affreschi di Giotto (la cui vita abbiamo descritto in questo articolo) nella cappella degli Scrovegni, grande capolavoro a cui abbiamo già dedicato un articolo che potete recuperare a questo link. L'attività pittorica di Guariento nell'abside maggiore è da far risalire per via stilistica agli anni 1361-1365. Le scene superstiti sono:
  • San Filippo costretto a sacrificare a Marte
  • Incontro di san Filippo con i vescovi
  • Martirio in croce di san Filippo
  • Visione di sant'Agostino
  • Vestizione di sant'Agostino e battesimo di Adeodato
Cappella maggiore affrescata dal Guariento

L'influsso giottesco in quel di Padova è stato determinante nel delineare lo stile degli affreschi nei vari luoghi che stiamo visitando in questa rassegna. 
Oltre alla già citata Cappella degli Scrovegni abbiamo visto, fino ad ora, il Palazzo della Ragione ed il battistero di Padova; siamo alla metà di questo viaggio straordinario, e le prossime tappe continueranno a lasciarci a bocca aperta.

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