Le vette dell'arte medievale: la basilica di Sant'Antonio

Nel nostro viaggio per la Padova Urbs Picta, itinerario fra i cicli pittorici patavini tutelati dall'UNESCO di cui abbiamo scritto l'articolo di riferimento a questo link, altra tappa fondamentale è sicuramente la Basilica di Sant'Antonio.

La facciata della basilica di Sant'Antonio da Padova

Questa basilica ospita le reliquie di Sant'Antonio da Padova, uno dei santi più importanti dell'epoca medievale. La costruzione cominciò nel 1238 per poi finire nel 1310, in una zona allora periferica della città, per dare un sepolcro nel luogo desiderato dal santo prima di morire. Modifiche all'assetto della basilica furono apportate fino al XV secolo, quando assunse l'aspetto che vediamo oggi. È caratterizzata da una perfetta armonizzazione di diversi stili: la facciata a capanna romanica; i contrafforti che si sviluppano fino a diventare archi rampanti in stile gotico che, in parallelo, scandiscono con regolarità lo spazio e le cupole in stile bizantino, mediato attraverso Venezia; ed i due campanili gemelli che, invece, richiamano quasi dei minareti. Gotica è pure la struttura dell'abside con cappelle radiali.
L'interno della basilica è imponente: lunga 115 metri, larga 55 ed alta quasi 39 metri in corrispondenza della cupola principale, si manifesta in una bellezza ed imponenza assolute, grazie alla decorazione degli interni che gli è valsa, per l'appunto, l'entrata nel percorso della Padova Urbs Picta.

Navata e altare maggiore

Il posto più interessante, per via degli affreschi medievali presenti, è sicuramente la Cappella del beato Luca Belludi, compagno di Sant'Antonio nell'ultimo frangente della sua vita, affrescata da Giusto de Menabuoi.

Cappella Belludi

La cappella è composta da un'unica navata con volta a crociera e da una piccola abside semiottagonale, coperta da una volta a padiglione. Fu eretta nel 1382 per conto di due fratelli patrizi padovani. L'altare è composto da un'arca su colonne, accessibile per mezzo di una piccola scalinata balaustrata di cinque gradini. L'arca è un lavoro del XIII secolo e contiene al suo interno le spoglie del beato. Secondo la tradizione, tra il 1231 ed il 1263, nella stessa arca erano state conservate le spoglie del Santo, anche se non vi sono documenti coevi per affermarlo con certezza.
La cappella è completamente decorata con ben 68 affreschi, lavori di Giusto de' Menabuoi e dei suoi collaboratori, che furono eseguiti verso il 1382.
Al centro dell'abside l'affresco con la Vergine in trono con Gesù bambino tra fra vari santi, fra cui il Belludi. Appena sopra, sotto il piccolo rosone della cappella, vi è la Annunciazione, mentre nelle vele, entro dei tondi, sono presenti Cristo con libro aperto, san Giacomo minore con calice ed ostia e san Filippo con turibolo e navicella.
Ai fianchi dell'altare si possono ammirare due affreschi legati alla vita del beato Luca: a sinistra vi è Sant'Antonio che appare a Luca in preghiera e gli preannuncia la liberazione di Padova, mentre a destra è dipinta una folla di devoti e sofferenti intorno alla tomba del beato, che da cielo intercede per loro. Il primo affresco è molto interessante perché c'è un'immagine della città di Padova come appariva verso la fine del XIV secolo.

L'affresco in cui è visibile la Padova del XIII secolo

Negli altri scomparti della cappella sono dipinti, seguendo la Legenda Aurea, alcuni episodi della vita degli apostoli Filippo e Giacomo; mentre nel resto della cappella vi sono ancora gesta di altri santi. Tutto ciò rende questo ambiente completamente decorato. Nelle vele sono raffigurati i Quattro evangelisti, mentre negli archinvolti e in tutte le altre superfici non ancora affrescate, il maestro ha inserito le immagini dei Progenitori di Cristo, come riportato nel Vangelo secondo Matteo. Ogni personaggio tiene un cartiglio dove viene indicato sia il nome che la paternità.

Come si può vedere, nel nostro viaggio nella Padova Urbs Picta, la chiesa di Sant'Antonio riveste un ruolo importante, oltre ad essere un centro di pellegrinaggio fondamentale. Una tappa importantissima di questa città del nord est italiano piena di testimonianze del medioevo.

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