Historie Medievali the life of: Leon Battista Alberti

Leon Battista Alberti nacque a Genova il 14 febbraio 1404 ed era il secondo figlio naturale di Lorenzo di Benedetto Alberti, un fiorentino condannato all’esilio per motivi politici, e di Bianca Fieschi. Formatosi nelle Università di Padova e di Bologna, nel 1432 Leon Battista Alberti si trasferì a Roma. Appassionato studioso dell’antico, delineò una pioneristica ricostruzione della città imperiale, ne approfondì le tipologie architettoniche classiche e si occupò della valorizzazione dei monumenti antichi, sia attraverso la stesura di appositi trattati sia con interventi di restauro e di integrazione, prima a Roma e poi a Firenze, dove dal 1434 gli fu consentito risiedere. 

Leon Battista Alberti
 
A Firenze progettò Palazzo Rucellai, storico prototipo di residenza signorile e il tempietto del Santo Sepolcro, un tempo annesso all’edificio. Successivamente, sempre a Firenze, progettò la facciata della chiesa di Santa Maria Novella
A Rimini portò avanti il complesso progetto del Tempio Malatestiano, edificio iniziato nel 1450 e rimasto incompiuto: l’opera presenta motivi architettonici classici applicati in modo innovativo, ma efficacissimo, a un edificio sacro.
Nel 1459 l’architetto si trasferì a Mantova dove progettò le chiese di San Sebastiano e di Sant’Andrea, e orientò il clima culturale della corte dei Gonzaga verso un nobile senso classico, pienamente recepito da Andrea Mantegna.
 
Facciata di Santa Maria Novella
 
Molto controverso è invece l’effettivo ruolo di Leon Battista Alberti nella progettazione del quattrocentesco Palazzo Venezia, costruzione voluta dal cardinale veneziano Pietro Barbo come sua principale residenza romana anche successivamente alla sua elezione pontificia col nome di Papa Paolo II (1464-1471): l’edificio iniziato nel 1455, sul lato di Piazza Venezia, presenta un portale attribuito a Giovanni Dalmata e da lì si accede a un ampio vestibolo rettangolare coperto con una volta a botte cassettonata, i cui lacunari riprendono quelli della volta del Pantheon
È stato ipotizzato che questo vestibolo possa essere stato progettato da Leon Battista Alberti che, tra l’altro, nel suo De re aedificatoria, descrisse fin nei minimi dettagli le modalità di costruzione di una volta a botte cassettonata simile a quella di Palazzo Venezia.
Oltre alle opere architettoniche, Leon Battista Alberti si dedicò anche a quelle letterarie, scrivendo trattati dedicati alla pittura (1435), all’architettura (1445 circa) e alla scultura (1464), pietre miliari per la definizione di un rango intellettuale della creazione artistica.
 
Tempio Malatestiano (Rimini)
 
La sua ultima opera letteraria risale al 1468, scritta in volgare, si intitola De Iciarchia: si tratta di un dialogo avvenuto a Firenze durante l’inverno tra Battista, Niccolò Cerretani e Paolo Niccolini alla presenza dei giovani nipoti Alberti. 
Leon Battista fu molto attivo in ambito architettonico fino alla fine della sua vita: dopo aver preparato i disegni per la chiesa di Sant’Andrea a Mantova, l’anno successivo, nell’aprile del 1472, l’architetto morì a Roma.

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