Le leggende sulla Sacra di San Michele

Nel comune di Sant'Ambrogio di Torino, nella Val di Susa, proprio sul monte Pirchiriano, sorge il complesso architettonico della Sacra di San Michele. Un luogo in cui spiritualità e leggenda si incontrano per raccontarci una storia frutto della cultura del pellegrinaggio. Ma quali altri misteri nasconde questo posto? Possiamo scoprirli partendo dalla sua fondazione.

La Sacra di San Michele avvolta dalla nebbia

Difatti, uno degli enigmi irrisolti è probabilmente la sua data di costruzione, che si ipotizza essere compresa tra il 983 ed il 987. Successivamente la Sacra di San Michele subisce interventi ed ampliamenti per quasi un millennio diventando un vero e proprio rebus architettonico. Un rompicapo composto da innumerevoli immagini arcane, che ad esempio troviamo sui capitelli del Portale dello Zodiaco, scene macabre e peccaminose dove alcune donne allattano serpenti. Forse simboli della madre terra che nutre contemporaneamente sia il male che il bene rappresentati dai due rettili. Questo alone esoterico è accompagnato da diverse leggende: secondo una di queste l’abbazia sarebbe stata eretta dagli angeli e da San Giovanni Vincenzo. Infatti, si racconta che questo santo, nel X secolo, volesse costruire un convento sul Monte Caprasio, ma i lavori non andavano avanti, perché ogni giorno le prime pietre che posavano, sparivano misteriosamente.
 
Capitelli del portale dello Zodiaco
 
Così San Giovanni una sera decise di nascondersi per vedere chi veniva a togliere il materiale. Scoprì che non si trattava di ladri, bensì di angeli che, al calare della sera, trasportavano le pietre sul monte di fronte, il monte Pirchiriano. Questa vicenda venne interpretata come un segno del volere del Signore ed è così che si decise di costruire l’abbazia dove sorge adesso. Questo racconto è raffigurato anche nell’affresco posto all’interno dell’edificio, dove angeli e colombe vengono ritratti nell’atto di trasportare i materiali. Un’altra leggenda importante è quella della Via Angelica, cioè un percorso che molti pellegrini affrontavano nel Medioevo, e che unisce tra loro le Basiliche di Mont Saint Michel in Normandia, la Sacra di San Michele in Piemonte e Monte Sant’Angelo in Puglia. Una via spirituale che la tradizione vuole tracciata dalla spada di San Michele.

Mont Saint-Michel

Quest'ultimo, con la sua arma, scacciò Lucifero dal Paradiso lasciando impressi sulla Terra i segni del suo gesto. Michele sarebbe poi apparso a dei fedeli, ai quali chiese di erigere santuari in suo nome in punti precisi, creando così questa linea dotata di un enorme campo magnetico proveniente dal centro della terra. Si racconta che il punto energetico della Sacra sia sotto una piccola piastrella a forma di triangolo esattamente all’ingresso di una delle cappelle e distinguibile rispetto alle altre perché più chiara. In conclusione la Sacra di San Michele è un itinerario suggestivo che sicuramente vale la pena visitare non solo per la sua bellezza tangibile, ma probabilmente anche per quell'aura di mistero che da sempre la avvolge.

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