Great battles of Historie Medievali: la battaglia di le Castella
Svoltasi nell'ambito della guerra dei Vespri siciliani e avvenuta nel 1297 nel golfo di Le Castella, in Calabria. E' questo il contesto storico-temporale che caratterizza la battaglia di cui ci occupiamo oggi. Ma procediamo con ordine.
La morte di Alfonso III di Aragona nel 1291 diede origine, dopo quattro anni, a un nuovo grande conflitto tra la corona d'Aragona e il Regno di Sicilia, e successivamente Giacomo II di Aragona, il Giusto, fu proclamato re della Corona di Aragona e delegò il regno di Sicilia al suo fratello minore, Federico III di Sicilia.
Nel 1295 venne stipulata la pace di Anagni mediante la quale Giacomo II di Aragona il Giusto cedette il Regno di Sicilia allo Stato Pontificio, ricevendo dal papa un compenso di 12 000 libras tornesas e la promessa dell'infeudazione di Corsica e Sardegna. Il matrimonio tra Giacomo e Bianca d'Angiò, figlia di Carlo II di Napoli, detto lo Zoppo, e il ritorno dei tre figli che Carlo II d'Angiò, re di Napoli aveva dovuto lasciare in Catalogna in ostaggio in cambio della sua libertà nel 1288, modificarono radicalmente la situazione, visto che i siciliani non si consideravano più legati dalla fedeltà a Giacomo II di Maiorca. Nello stesso documento, Carlo di Valois rinunciava alla corona d'Aragona.
Federico III di Sicilia ottenne il sostegno di molti dignitari catalani della Sicilia, e fu investito dal parlamento siciliano l'11 dicembre 1295, e incoronato re di Sicilia il 25 maggio 1296. Egli nominò viceré e capitano generale della Sicilia, Guillem Galceran di Cartella e capitano generale della Calabria, Blasco I Alagona, dando l'avvio ad un'offensiva in Calabria.
Dopo aver conquistato Squillace, durante l'assedio di Catanzaro, Ruggero da Fiore concordò con gli assediati e le città vicine una tregua di 40 giorni; se non avessero, nel frattempo, ricevuto rinforzi angioini si sarebbero arresi. La tregua venne interrotta dall'assalto di Crotone. Federico III liberò i prigionieri angioini dalle galee per compensare i morti.
Le Castella fu spettatore dello scontro tra le truppe di Guillermo Estendart, capitano dell'esercito angioino di Carlo II di Napoli, che aveva deciso di recuperare tutte le terre perdute, e Ruggero di Lauria, che era a Messina e fu chiamato a difendere Rocca Imperiale, nei territori minacciati. Guillem Estendart vide le navi nemiche che entravano nel golfo e optò per un agguato sulla spiaggia, ma per l'estrema velocità dell'azione, invece di prendere di sorpresa i siciliani, venne a sua volta sorpreso e attaccato dal siciliano Ruggero di Lauria, fu ferito e fatto prigioniero.
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