L'abbazia di Sant'Ilario torna alla luce
All'estremo occidentale della laguna veneta esisteva nel medioevo un'abbazia molto importante, l'abbazia di Sant'Ilario. Sorta nell'819 dopo Cristo ebbe un'importanza notevole per la Repubblica di Venezia, tanto che anche alcuni dogi si ritirarono a vita monastica fra le sue mura. Abbandonata nel corso del XV secolo e distrutta dai secoli, di essa se ne erano perse le tracce; fino a quando l'anno scorso l'Università di Ca' Foscari comincia una serie di indagini per scoprire la sua ubicazione precisa. L'idea dei ricercatori universitari è consistita di fare delle investigazioni con un georadar, uno strumento che attraverso le onde elettromagnetiche indaga i primi uno o due metri di suolo, in modo da trovare la precisa collocazione delle strutture.
Archeologi a lavoro sul sito di Sant'Ilario |
Il Comune di Mira, dove oggi si trova l'abbazia, decide di finanziare tale progetto di ricerca e così gli archeologi, coordinati dal professor Sauro Gelichi e dalla ricercatrice Elisa Corrò, si mettono al lavoro. Le indagini condotte mettono in mostra la presenza di quelle che vengono interpretate come strutture murarie, quindi comincia la seconda fase, quella dello scavo, che nelle scorse settimane ha portato ad interessanti novità: innanzitutto le fondazioni della basilica triabsidata, di cui alcuni frammenti erano ancora in piedi a fine XIX secolo, come testimoniano la fotografia che segue.
Foto di fine 800 che mostra ciò che resta dell'abbazia di Sant'Ilario |
Inoltre, dagli scavi, sono emersi massicci blocchi di pietra appartenenti alle fondazioni di una chiesa ancora più antica dell'abbazia oggetto di studio da parte dei ricercatori di Ca' Foscari. L'aspetto interessante di questa seconda scoperta risiede nel fatto che come elemento di costruzione di questa chiesa più antica è stato usato come "mattone" un frammento di stele funeraria romana: essa raffigura una donna col capo velato. Il reimpiego dei materiali romani come elementi di costruzione, in epoca medievale, era molto in voga. Se volete approfondire, vi linkiamo un interessante articolo in merito che abbiamo scritto tempo fa.
Immagine aerea dell'area di scavo |
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