La leggenda della bella Galiana

La leggenda di cui vi parliamo oggi è ambientata nella celebre città dei Papi, Viterbo, e narra la storia della nascita di questa città. 
Si racconta che la città fu fondata da dei profughi che, dopo un lungo viaggio dalla città di Troia, giunsero nelle terre in cui oggi sorgono i borghi medievali della Tuscia per scampare dalla distruzione della loro città. 
 
Il sarcofago di Galiana
 
La leggenda narra che fu proprio una scrofa, in un’apparizione, ad indicare loro la via della salvezza e il luogo dove fondare la loro nuova patria. Per questo, nella città veniva venerata una scrofa tutta bianca che riceveva come dono sacrificale, il giorno di Pasqua – quando l’orologio sulla torre segnava mezzogiorno -, una ragazza scelta fra le “pure” della città. La prescelta fanciulla veniva condotta fuori le mura della città e legata ad un masso nel fiume Paradosso
Un anno, la triste sorte toccò ad una bellissima fanciulla, Galiana, cosa che aveva suscitato dolore e sgomento nella popolazione. Nel momento in cui la ragazza stava per essere divorata dalla terribile scrofa, si dice che comparve, all’improvviso, da un bosco, un leone. Il feroce felino si frappose fra la giovane fanciulla e la scrofa che soccombé alle fauci del leone il quale, al rintocco dell’orologio della torre, scomparve, liberando così la città dal cruento sacrificio. 
 
Porta di Valle e la torre della bella Galiana

La storia di Galiana giunse fino a Roma e la bellezza della ragazza colpì Giovanni da Vico, che attraversò i borghi medievali della Tuscia per corteggiare la giovane donna. Galiana rifiutò categoricamente le attenzioni dell’uomo che ne organizzò il rapimento. Mentre l’uomo si arrampicava alla finestra della giovane, un fulmine colpì la torre attirando l’attenzione di tutta la popolazione che accorse in aiuto della bella e la salvò. 
Iniziò una vera e propria battaglia tra il popolo della città dei Papi e l’esercito di Giovanni. I cittadini viterbesi difesero la giovane Galiana fino a spingere l’esercito alla ritirata. Giovanni, prima di dichiarare persa la battaglia, chiese un ultimo incontro con la ragazza che, per mettere in salvo il suo popolo, acconsentì. Purtroppo, una freccia colpì la bella Galiana mentre era affacciata dalla torre, e la uccise. C’è chi narra che i viterbesi furiosi, assalirono l’esercito e lo misero in fuga. Galiana ebbe il suo sonno eterno in un sarcofago sul quale venne scolpita la sua storia.

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