La nave ritrovata

Siamo in Estonia, più precisamente nella sua capitale, Tallin. In questa città dinamica ed in continua evoluzione, nel mese di ottobre del 2023, in un cantiere per gli scavi delle fondamenta di una costruzione, è emerso un reperto archeologico che ha sorpreso tutti gli archeologi: il fasciame di un'imponente nave di 24 metri è riaffiorato dal terreno limoso in cui si stava scavando. Vediamo insieme di cosa si tratta.

L'imponente nave ritrovata nel cantiere, notare le dimensioni degli uomini a lato per comprenderne le dimensioni

Mihkel Tammet, archeologo del posto, è rimasto sorpreso nel vedere il vascello: il legno ha la tendenza a deteriorarsi ed è quindi molto difficile che si conservi; tanto è vero che sono molto rari i ritrovamenti di relitti di navi. La nave in questione è un ingranaggio anseatico risalente al XIII secolo, di 24 metri di lunghezza, larga 9 metri e alta all'incirca 3 metri nella porzione rimasta intatta (di sicuro la nave era molto più alta), costruita usando tronchi e tavole di quercia, sigillata con peli e catrame di origine animale. All'interno dello scafo sono stati ritrovati anche frammenti di calzature in pelle.
Tammet ritiene che il vascello ritrovato sia addirittura migliore del più famoso ingranaggio di Brema, nave simile ritrovata in Germania nel 1968.

Archeologi a lavoro nel relitto

Questo quartiere di Tallin è comunque famoso per scoperte del genere: nel 2008, a distanza di una cinquantina di metri, in un altro cantiere per la costruzione di un edificio per uffici, venne ritrovato un altro relitto simile. Tammet spiega che l'intera zona, fino al XVIII secolo è stata sott'acqua; ragion per cui le condizioni anaerobiche, nonché la presenza di grandi quantità di sabbia limosa, hanno permesso la conservazione del legno e, di conseguenza, la conservazione di un considerevole numero di relitti antichi. Infatti in quella zona doveva esserci una barra di sabbia molto superficiale che non è stata cartografata all'epoca, in quanto la loro forma e posizione tende a cambiare nel corso del tempo in maniera abbastanza rapida. 
Il relitto è stato ritrovato al di sotto di una di queste barre, non lontano dall'imboccatura del porto, e risale a uno dei periodi di massima espansione della lega anseatica, una lega di natura commerciale, che legava i porti del nord Europa, estremamente potente nel medioevo.
Il relitto verrà rimosso e posto in un ambiente protetto per consentire sia ai lavori del cantiere, che agli studi archeologici, di poter continuare indisturbati.

Archeologi al lavoro per fare rilievi sul relitto


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