Le vette dell'arte medievale: il ciclo dei mesi

A Trento, nel castello del Buonconsiglio, nel XV secolo si affresca una stanza veramente iconica. Bisogna sapere che nel medioevo era tipico dipingere le trasformazioni della natura nell'alternarsi delle stagioni, e uno dei picchi di queste rappresentazioni lo possiamo trovare proprio qui, nella stanza del ciclo dei mesi attribuita al Maestro Venceslao

Il ciclo dei mesi

Siamo a cavallo fra il XIV ed il XV secolo, e nelle Alpi Orientali lo stile gotico viene molto apprezzato. Così il Principato Vescovile di Trento affida al Maestro Venceslao la commissione di un affresco in questo stile che diventerà il più importante esempio dell'arco alpino.

Entrando nella stanza noteremo undici riquadri, ognuno corrispondente alla descrizione di un mese; come si può notare ne manca uno essendo i mesi dodici, ciò è dovuto al fatto che il mese di marzo era stato dipinto su di un pannello di legno; durante un incendio questo pannello andò distrutto, ragion per cui i mesi rappresentati sono soltanto undici. La scena che ci si presenta davanti è quella del punto di vista di una loggia con architravi, sostenuta da colonnine tortili che incorniciano il panorama esterno. Questo effetto dà profondità agli affreschi e l'obiettivo che si pone l'artista è quello di far sentire l'osservatore in un posto aperto. In alcuni casi, nel passaggio fra una colonna e l'altra, si noterà una continuità, in altri casi invece si ha un cambio radicale di scena.

Il mese di novembre, incorniciato fra due colonnine tortili

Si può notare, dal dipinto sovrastante, come la colonna continui con l'architrave soprastante, dando l'idea di un'architettura coerente e concreta.

Le scene che si notano sono ricche di particolari sulla vita dei nobili all'aperto, sull'agricoltura e la pastorizia; tutti elementi tenuti insieme da un pacato intreccio fra vita civile e mondo cavalleresco. Nonostante ciò, i nobili sono raffigurati con carnagione chiara, dediti allo svago, mentre la rappresentazione dei contadini è caricaturale, imbronciata, sono impegnati perennemente nel lavoro. I contadini sono isolati, non interagiscono con il ceto nobiliare. Altro fattore importante è la mancanza di elementi di spicco della borghesia.

Particolare attenzione viene data al passaggio fra le stagioni: l'inverno è innevato e spoglio; la primavera rigogliosa di vegetazione; l'estate si presenta con raccolti ricchi di frutta; l'autunno, invece, è caratterizzato dalla caducità del fogliame.

Gennaio, rappresentante dell'inverno


Maggio e la piena primavera

In Gennaio si può riconoscere il castello di Stenico, sulle montagne vicino Trento; in novembre e dicembre invece, viene rappresentata la stessa Trento.

Dicembre, rappresentazione di Trento cinta dalle mura, il castello del Buonconsiglio sullo sfondo

Il ciclo dei mesi è uno dei grandi capolavori medievali, così come lo è il castello del Buonconsiglio. Questa è una meta consigliatissima se ci si trova a passare per Trento.

Commenti

Post popolari in questo blog

Le acconciature e i capelli nel Medioevo

La scrittura nel medioevo

Il Letto in epoca medievale