Anstruda: una donna libera che scelse la servitù
Nel cuore dell'Archivio di Stato di Milano, riposa un documento che ci trasporta indietro nel tempo di oltre mille anni: la Cartula de accepto mundio di Anstruda. Questo antico atto notarile, datato 12 maggio 721, racconta la storia di una giovane donna che, con un semplice segno di una croce, decise di rinunciare alla propria libertà.
Anstruda era una donna libera, ma povera. Viveva in un mondo dove le donne avevano pochi diritti e dove la loro condizione era spesso subordinata a quella degli uomini. Aveva scelto di sposare un servo, un uomo di condizione sociale inferiore, ma per poter vivere insieme a lui, aveva bisogno di una protezione legale.
Nel diritto longobardo, il mundio era un istituto che attribuiva a un uomo il potere di amministrare i beni di una donna e di assisterla negli atti giuridici. Di solito, il mundoaldo era un parente maschio, ma nel caso di Anstruda, il suo futuro marito, essendo un servo, non poteva esercitare questo diritto.
Per garantire la propria sicurezza e quella del suo futuro marito, Anstruda decise di sottoporsi al mundio perpetuo dei padroni del suo sposo. In pratica, rinunciava alla propria libertà e accettava di diventare una serva a tutti gli effetti. Fu una scelta difficile e dolorosa, ma forse l'unica possibile in quel contesto storico e sociale.
La Cartula de accepto mundio è molto più di un semplice documento legale. È una testimonianza straordinaria della condizione delle donne nel Medioevo, della loro capacità di agire e di prendere decisioni, anche in un contesto fortemente patriarcale. Ci ricorda che la storia è fatta anche di storie individuali, di vite vissute ai margini, di scelte difficili e coraggiose.
Anstruda era una donna libera, ma povera. Viveva in un mondo dove le donne avevano pochi diritti e dove la loro condizione era spesso subordinata a quella degli uomini. Aveva scelto di sposare un servo, un uomo di condizione sociale inferiore, ma per poter vivere insieme a lui, aveva bisogno di una protezione legale.
La Cartula de accepto mundio, datata 12 maggio 721 |
Nel diritto longobardo, il mundio era un istituto che attribuiva a un uomo il potere di amministrare i beni di una donna e di assisterla negli atti giuridici. Di solito, il mundoaldo era un parente maschio, ma nel caso di Anstruda, il suo futuro marito, essendo un servo, non poteva esercitare questo diritto.
Per garantire la propria sicurezza e quella del suo futuro marito, Anstruda decise di sottoporsi al mundio perpetuo dei padroni del suo sposo. In pratica, rinunciava alla propria libertà e accettava di diventare una serva a tutti gli effetti. Fu una scelta difficile e dolorosa, ma forse l'unica possibile in quel contesto storico e sociale.
La Cartula de accepto mundio è molto più di un semplice documento legale. È una testimonianza straordinaria della condizione delle donne nel Medioevo, della loro capacità di agire e di prendere decisioni, anche in un contesto fortemente patriarcale. Ci ricorda che la storia è fatta anche di storie individuali, di vite vissute ai margini, di scelte difficili e coraggiose.
L'Archivio di Stato di Milano, che custodisce il prezioso documento |
Perché è importante conoscere la storia di Anstruda? In primis per comprendere il passato: la storia di questa donna ci aiuta a capire meglio la società longobarda, il ruolo delle donne e le dinamiche del potere; in secondo luogo per riflettere sul presente: la storia di Anstruda ci invita a riflettere sulla condizione delle donne oggi, sui progressi compiuti e sulle sfide ancora da affrontare.
Infine questa storia è un invito alla valorizzazione del nostro patrimonio culturale: La Cartula de accepto mundio è un documento di inestimabile valore storico e culturale, che merita di essere studiato e divulgato.
Anstruda, con la sua firma tremante su quella pergamena, ci ha dunque lasciato un'eredità preziosa: la consapevolezza che anche le donne più umili possono essere protagoniste della storia e che le loro scelte, anche le più difficili, meritano di essere raccontate.
Infine questa storia è un invito alla valorizzazione del nostro patrimonio culturale: La Cartula de accepto mundio è un documento di inestimabile valore storico e culturale, che merita di essere studiato e divulgato.
Anstruda, con la sua firma tremante su quella pergamena, ci ha dunque lasciato un'eredità preziosa: la consapevolezza che anche le donne più umili possono essere protagoniste della storia e che le loro scelte, anche le più difficili, meritano di essere raccontate.
Commenti
Posta un commento