Historie Medievali the life of: Marsilio da Padova, il figlio del diavolo
Il XIII secolo è stato una fucina di grandi pensatori nell'epoca medievale. Uno di questi è senza dubbio Marsilio da Padova, che è stato un filosofo e scrittore italiano.
Primo piano di Marsilio da Padova |
Di preciso, gli storici non sanno quando Marsilio nacque: alcuni affermano che la sua nascita avvenne nel 1270, anno ritenuto troppo indietro nel tempo per via di una sua corrispondenza epistolare del 1311 con il politico padovano Albertino Mussato, che lo definì un florido giovane; altri storici allora collocano la sua nascita nel 1290, ipotesi anch'essa scartata, perché sarebbe stato troppo giovane all'epoca della nomina a professore all'Università di Parigi, in quanto avrebbe avuto appena 22 anni. Altri ancora pongono come anno di nascita più probabile il 1275. Fatto sta che il mistero su quando sia nato è ancora tutto da dipanare.
Quello che sappiamo per certo è che Marsilio fu il rampollo di una famiglia di giudici e notai, che abitava a pochi passi dal duomo di Padova e che completò i suoi studi all'Università di Parigi, dove nel 1313 venne nominato addirittura rettore. Gli anni trascorsi nella capitale francese gli fecero constatare lo stato di corruzione in cui versava il clero, ragion per cui divenne un fervente anticurialista. L'avversione al potere temporale della Chiesa, inoltre, venne alimentata dall'incontro con altri due pezzi grossi del pensiero del suo tempo: Guglielmo di Ockham, di cui abbiamo accennato in un precedente articolo, e Giovanni di Jandun.
Il suo punto di vista sulla Chiesa ebbe conseguenze serie: venne infatti bollato come "figlio del diavolo".
Filippo il Bello, Re di Francia |
La lotta fra il Re di Francia, Filippo il Bello, ed il Papato, lo portò a scrivere il suo grande capolavoro, che rivoluzionerà il pensiero medievale: il Defensor Pacis. Il fondamento di questo libro era il concetto di pace, intesa come base indispensabile dello Stato e come condizione essenziale dell'attività umana. Si trattava di un'opera laica, chiara, priva di retorica, moderna e per alcuni versi ancora attuale. La necessità dello Stato non discendeva più da finalità etico-religiose, ma dalla natura umana nella ricerca di una vita sufficiente, e dall'esigenza di realizzare un fine prettamente umano e non altro. Un messaggio rivoluzionario per l'epoca medievale.
Marsilio divenne consigliere politico ed ecclesiastico di Ludovico il Bavaro; lo seguì a Roma nel 1327, in occasione della sua incoronazione a Sacro Romano Imperatore e qui fu nominato, dallo stesso Ludovico, vicario spirituale della città.L'Imperatore Ludovico il Bavaro |
A Roma accadde un evento importantissimo: l'incoronazione imperiale non avvenne ad opera del Papa, bensì del popolo romano; questo evento fu fondamentale, in quanto rappresentò l'inizio del cammino di laicizzazione dell'impero che Marsilio tanto sostenne, e che avrà conseguenze importantissime dopo la sua morte.
Marsilio andò con Ludovico in Germania, dove morì a Monaco di Baviera fra il 1342 ed il 1343. Il lavoro iniziato alla corte di Ludovico non fu vano; quell'acclamazione ad Imperatore da parte dei romani aprì la strada alla laicizzazione dell'elezione imperiale: infatti, nel 1356, Carlo IV di Boemia emanò la cosiddetta Bolla d'Oro che, fra le varie riforme, sanciva che l'elezione dell'Imperatore dovesse avvenire attraverso un'assemblea di sette membri, quattro laici e tre ecclesiastici, senza alcuna interferenza papale.
Marsilio da Padova è stato un letterato che ha vissuto da protagonista un cambiamento radicale del Sacro Romano Impero, contribuendo non solo alla sua laicizzazione, ma elaborando un testo di pace e fratellanza attuale ancora oggi, nonostante fosse stato bollato dalla Chiesa come figlio del diavolo. Una personalità poliedrica e sfaccettata, protagonista di un momento del Medioevo complesso e ricco di avvenimenti.
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