Le vette dell'arte medievale: la cattedrale di Nantes

Il 15 aprile 2019 è toccato a Notre Dame, poco più di un anno dopo, a restare vittima di un incendio, anche se di proporzione decisamente minori rispetto a quello che ha colpito la più famosa cattedrale di Francia, è stata la cattedrale di Nantes: un incendio che comunque ha fortunatamente provocato danni non molto gravi, anche se ha distrutto il maestoso organo che era presente nell'edificio.
D'altronde tutta la storia di questo luogo di culto è costellata di eventi nefasti. Una storia che oggi ripercorreremo, concentrandoci soprattutto sulla fase iniziale della sua costruzione, avvenuta in piena epoca medievale.


La facciata della cattedrale con l'incendio che si sviluppa all'interno


La cattedrale dei Santi Pietro e Paolo di Nantes è dunque il più importante monumento religioso cattolico della cittadina francese, consacrata al culto dei due apostoli e martiri cristiani, e la cui costruzione ancora oggi rappresenta uno dei lavori architettonici più lunghi e imponenti della storia francese.
Progettata da Guillaume de Dammartin e Mathurin Rodier nella prima metà del Quattrocento, la Cattedrale di Nantes fu costruita a partire dal 1434 e ufficialmente completata solo nel 1891, quindi dopo oltre quattro secoli e mezzo dalla posa della prima pietra, un fattore che ha inciso parecchio sulla qualità e la coerenza del suo stile gotico.


Le imponenti proporzioni interne, tipiche del gotico francese


Edificata sul luogo in cui si ipotizza sorgessero ben tre chiese di epoca cristiana, la cattedrale di Nantes ha un profilo straordinariamente maestoso: alta 63 metri alle torri e 37,5 metri sulla navata centrale, è lunga ben 103 metri e larga 38,5 (30 in corrispondenza del coro).
La facciata è imponente ma semplice, geometrica e simmetrica, con due torri "a terrazza" che incuneano la parte centrale con rosone ad arco a sesto acuto e triplo portale.


Monumento funebre di Francesco II di Bretagna e di sua moglie, Margherita di Foix


L'interno è diviso in tre navate, realizzato in tufo calcareo di colore bianco (ben evidenziato dai recenti restauri), e la sua semplicità è la sua forza architettonica; molto significativi alcuni elementi che vi sono conservati, come il sepolcro di Francesco II di Bretagna e Margherita di Foix, duchi di Bretagna, che fu realizzato da Michel Colombe e Jean Perréal, all'inizio del Cinquecento, e che presenta uno stile a cavallo tra quello medievale e rinascimentale.
Splendide, infine, erano le vetrate artistiche realizzate recentemente da Jean Le Moal e Anne Le Chevallier, le due cripte (romanica e dei Vescovi) e il grande organo, andato perduto nell'incendio di qualche giorno fa.
In conclusione non possiamo che augurarci che questo straordinario luogo di culto, così come Notre Dame, possa tornare a risplendere e a vivere i fasti di un tempo, dopo un periodo così buio.

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