Le origini dell'albero di Natale

E' sicuramente uno dei simboli per eccellenza delle festività natalizie, con le sue luci, palline e ghirlande è presente ormai in tutte le case, ma non tutti sono a conoscenza delle sue origini. Stiamo ovviamente parlando dell'albero di Natale e in questo articolo ci occuperemo brevemente, per quanto possibile, della sua storia legata al medioevo e non solo.
 
un tradizionale albero di Natale

Le origini dell’albero di natale si trovano nella tradizione nordica, nello specifico tra Germania e paesi scandinavi, sviluppandosi intorno al simbolismo dell’Albero Cosmico dei Celti e dei popoli germanici. E proprio dalla tradizione germanica e nordica viene la scelta dei sempreverdi. I Celti ritenevano magici questa tipologia di alberi, in grado di rimanere verdi anche nel rigore invernale e quindi portatori dell’immagine della primavera. In ambiente germanico l’albero sempreverde veniva ornato di spighe ed esaltato con il nome di Albero di Yule, l’Albero Cosmico, decorato per celebrare le festività del Solstizio.
 
Albero cosmico

Il cristianesimo trasformò il culto pagano dell’albero sovrapponendovi un nuovo significato. Come il Solstizio d’inverno era il Dies Natalis Solis Invicti, così il giorno della nascita di Gesù era il momento di rinascita dell’umanità. In questo nuovo clima culturale lo stesso albero sempreverde, icona di immortalità, diventava l’albero di Cristo, trasformato in simbolo di salvezza e di redenzione. Con il Cristianesimo l’albero di Yule smise di diventare l’albero del solstizio e del Sole Bambino, e diventava quello della nascita del Cristo. Nei primi tempi i Cristiani utilizzarono l’Agrifoglio, le cui foglie ricordavano la corona di spine e le bacche le gocce di sangue che escono dal capo. 
In epoca medievale il significato cristiano dell’albero venne rafforzato con l’usanza di appendere le mele, viste come il frutto del peccato. Nel Medioevo gli alberi avevano un valore pubblico e venivano posizionati nelle piazze per festeggiare l’inizio del nuovo anno. Un’altra caratteristica che si sviluppava nel tempo era la presenza di luci, all’inizio candele sistemate sui rami, a simboleggiare la vittoria della luce sulle tenebre, in riferimento al significato del solstizio e alla vittoria sul peccato.  
 
Tallinn e il suo albero di Natale

L’albero rimase sempre circondato da un’aura pagana e anche in epoca medievale, più che per solennizzare il Natale cristiano vero e proprio, veniva allestito come forma di rito propiziatorio in vista del nuovo anno.
Sembra che l’albero di Natale così come è conosciuto ora,  sia nato a Tallinn, in Estonia nel 1441, quando fu eretto un grande abete nella piazza del Municipio, attorno al quale giovani scapoli, uomini e donne, ballavano insieme alla ricerca dell’anima gemella. L’usanza fu poi ripresa in Germania, dove nel 1570 si racconta di un albero decorato a Brema con mele, noci, datteri e fiori di carte. Fra le città che si dichiarano sedi del primo albero di Natale, c’è anche Riga in Lettonia, dove si trova anche una targa scritta in otto lingue per commemorare l’evento del 1510.

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