Il sepolcreto nel cuore di Mirandola
A Mirandola, nel modenese, si sta costruendo un polo culturale. Ebbene, durante i lavori di scavo delle fondamenta, lo scorso settembre è emerso un sepolcreto di epoca medievale. Vediamo più nel dettaglio la notizia.
Immagine del sepolcreto |
Ci troviamo nell'ex convento di San Francesco, complesso medievale devastato dal terremoto del 2012. Per recuperarlo, si è deciso di insediare nella struttura recuperata un polo della cultura, ed i lavori sono attualmente in corso. Durante gli scavi e i saggi archeologici propedeutici alle ristrutturazioni vere e proprie, ecco che emerge il sepolcreto databile, con ogni probabilità, fra l'anno 1000 ed il XV secolo.
Gli archeologi della ditta ArcheoModena hanno messo in luce alcune sepolture databili in base alle indagini preliminari fra il XIV e il XVI secolo, rinvenute all’esterno del chiostro dell’ex convento. Si tratta di inumazioni infantili e di adulti, deposte in fosse scavate nel terreno: le sepolture, organizzate su più livelli sovrapposti, risultano tutte disposte in senso canonico, col capo posto ad ovest e rivolto verso est, idealmente volto verso il sole nascente, verso cioè la rinascita cristiana nell’aldilà.
La sepoltura più recente invece ha orientamento nord-sud ed è costituita da due inumati, deposti contemporaneamente, con caratteristiche ossee differenti rispetto agli altri corpi deposti. I defunti sono stati deposti senza alcun elemento di corredo funebre, come di consueto per le sepolture di quest’epoca: il rito cristiano infatti prevedeva che il defunto dovesse presentarsi dinnanzi a Dio privo di qualunque ornamento terreno. I diversi livelli a cui sono presenti le sepolture |
Le tombe risultano essere su più livelli, e la stretta collaborazione tra archeologi e antropologi, attivata già durante la fase di scavo, consentirà un’analisi approfondita ed interdisciplinare del contesto, permettendo in particolare di analizzare e determinare con modalità scientifiche alcune caratteristiche dei defunti, come il sesso, l’età della morte, gli stili di vita e le principali patologie di cui erano eventualmente stati affetti.
Sovrapposizione fra sepolture e strutture murarie antiche del convento |
Il convento è del XII secolo, quindi è coevo al sepolcreto. “Si tratta di un’importante scoperta", ha commentato il Sindaco di Mirandola, Alberto Greco, "che non pregiudicherà il proseguo dei lavori poiché il cantiere era stato diviso per aree. In questo modo gli interventi che non riguardano il sito oggetto di ispezione da parte di archeologi ed antropologi continueranno regolarmente. Di comune accordo con l’Assessore alla Cultura Marina Marchi e la Soprintendenza, abbiamo inoltre scelto di celebrare la scoperta inserendo una giornata dedicata alla visita di tale ritrovamento nel programma del Memoria Festival”.
Un primo piano dei resti umani ritrovati |
La scoperta testimonia ancora una volta di più l'importanza delle varie discipline, in questo caso archeologia ed antropologia, per costruire il passato del nostro territorio, nello specifico di quello basso medievale.
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