I cavalli di San Marco

La quadriga di San Marco, oggi custodita all'interno del Museo Marciano, rappresenta uno dei simboli più iconici di Venezia. La sua storia, intricata e affascinante, si intreccia con le vicende della Serenissima Repubblica e ci riporta indietro nel tempo, a un'epoca di imperatori romani, crociate e conquiste.
Le origini dei cavalli, scolpiti in bronzo dorato, rimangono avvolte nel mistero. Si ipotizza che facessero parte della quadriga del dio Sole che ornava l'Ippodromo di Costantinopoli. La datazione più probabile li colloca tra la fine del II e l'inizio del III secolo d.C., rendendoli testimonianze inestimabili dell'arte scultorea romana.

I cavalli di San Marco

Nel 1204, durante la quarta crociata, i cavalli vennero trafugati dai veneziani come bottino di guerra dopo la conquista di Costantinopoli. Il doge Enrico Dandolo li fece trasportare a Venezia, dove assunsero un nuovo significato simbolico, diventando emblema del potere e della gloria della Serenissima.
Per circa 700 anni, la quadriga adornò la facciata della Basilica di San Marco, divenendo parte integrante del panorama cittadino. Ammirati da pellegrini e viaggiatori, i cavalli rappresentavano la forza e la trionfante ascesa di Venezia sulla scena mediterranea.
Tuttavia, il destino della quadriga non fu privo di colpi di scena. Nel 1797, con la caduta della Repubblica sotto il dominio napoleonico, i cavalli vennero requisiti da Napoleone e portati a Parigi come trofeo di guerra. Per circa vent'anni adornarono l'Arco di Trionfo del Carrousel, prima di essere restituiti a Venezia nel 1815, a seguito del Congresso di Vienna.

Ingresso a Parigi del corteo delle opere rubate Napoleone, i cavalli di San Marco in primo piano

Tornati nella loro sede originaria, i cavalli subirono un primo intervento di restauro nel 1906. Ma nel 1977, a causa del degrado causato dall'inquinamento atmosferico, si rese necessario un nuovo e radicale restauro. Per ben cinque anni, la quadriga fu sostituita da copie e i cavalli originali vennero sottoposti a un meticoloso lavoro di pulitura e consolidamento.
Oggi, i Cavalli di San Marco, custoditi nel Museo Marciano, brillano di nuovo splendore. La loro bellezza statuaria, caratterizzata da un realismo anatomico e da un dinamismo eccezionali, continua a suscitare stupore e ammirazione. La quadriga rappresenta un capolavoro inestimabile dell'arte antica, sopravvissuto ai secoli e alle vicissitudini della storia, simbolo indelebile di Venezia e della sua gloriosa eredità.

Le copie presenti oggi sulla facciata della Basilica

Al di là del loro valore storico e artistico, i Cavalli di San Marco hanno assunto un profondo significato simbolico. Nel corso dei secoli, sono stati interpretati come rappresentazioni di diverse virtù: forza, coraggio, giustizia e libertà. Ancora oggi, la quadriga è considerata un emblema di Venezia, richiamando la sua storia millenaria, la sua potenza e il suo ruolo di crocevia di culture e di idee.
In conclusione i Cavalli sono molto più che semplici sculture. Sono testimoni silenziosi di un passato glorioso, simboli di potere e di rinascita, elementi identitari di una città unica al mondo. La loro storia, costellata di conquiste, trafugamenti e restauri, ci ricorda la fragilità del patrimonio artistico e la necessità di preservarlo per le generazioni future. Ammirare i Cavalli di San Marco significa immergersi nella storia di Venezia, cogliere la sua essenza e comprenderne il profondo legame con il passato.

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