La cassa piena di armi

59 coltelli tascabili, altri 7 di lunghezza analoga, tutti in ossidiana. Probabilmente questi erano usati per rituali comprendenti sacrifici umani, e sono stati rinvenuti, nascosti a quasi tre metri sotto terra, dopo secoli di oblio.

Potrebbe essere l'inizio di un articolo di cronaca nera, ma non è così; si tratta infatti di una scoperta archeologica che è stata effettuata in un posto inusuale per noi e per i nostri articoli. Siamo infatti a Tlateloco, a Città del Messico; qui, nella capitale messicana, è stata ritrovata una testimonianza della civiltà Azteca, una delle civiltà precolombiane che al termine del medioevo europeo vedrà la propria fine con l'arrivo degli spagnoli.

I coltelli ritrovati in sito, foto INAH

L'INAH, istituto di antropologia messicano, nel corso di una campagna di scavi, nel seminterrato di una casa ha trovato una cassa piena di coltelli di ossidiana riservati a rituali. Il posto probabilmente era il luogo sacro di una elite militare dell'antica città di Tlateloco, oggi sobborgo di Città del Messico. La cassa è stata ritrovata in un ambiente di materiale lapideo, fatto con lastre di origine vulcanica.

Afferma Laue Padilla, una delle archeologhe che ha lavorato alla scoperta, che "è probabile che gli oggetti appuntiti provenissero dallo stesso nucleo litico e furono scolpiti in un unico momento e, addirittura, devono essere stati utilizzati per atti di sacrificio da parte dei sacerdoti di Tlatelolca e dei leader di questo spazio, prima di essere collocato nella cista. La cassetta delle offerte potrebbe contenere più materiali, che verranno confermati man mano che si procederà con l’attività di rilievo nel contesto di ritrovamento, che prevede disegni in sezione e in pianta dei diversi livelli del contesto, il rilievo fotogrammetrico, per avere immagini tridimensionali del ritrovamento, e il prelievo di campioni del suolo, per il riconoscimento della sostanza organica associata."

Aggiungono Javier Laoue e Paola Silva che "Ogni elemento, isolato o visto insieme, possiede una grande carica simbolica, che verrà analizzata in seguito, poiché non è escluso il legame dell’offerta con alcune divinità, come Tezcatlipoca, una delle più complesse del pantheon mesoamericano"

L'ipogeo in cui è stato effettuato il ritrovamento

Nell'ipogeo in cui è stato ritrovato questo reperto del passato, altri archeologi stanno lavorando per portare alla luce ulteriori oggetti: la studentessa di archeologia Jessica González Raya sta studiando i resti di ciò che è stato distrutto da un vasto incendio, che sembrano essere legati sempre ad offerte sacre; lo stagista di archeologia Miguel Ángel Marín Hernández e lo studente Germán Olivares Terrez stanno scavando nelle sepolture di una fossa comune recentemente scoperta. Per comprendere l'importanza di questo sito, basti pensare che nell'area sono già state scoperte centinaia di tombe.

Se la variazione sul tema è di vostro gradimento, vi daremo aggiornamenti nel caso di nuove scoperte.

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