L'inizio dell'era medievale

Come ormai ben sappiamo, il Medioevo è un'era che si è sviluppata nell'arco di un millennio, secolo più, secolo meno. Quest'ultima parte della frase (secolo più, secolo meno) non è solo una semplice figura retorica, ma cela quanto sia complesso, graduale e sfumato il passaggio da un'era all'altra. Così come in passato abbiamo approfondito questo aspetto guardando le tappe fondamentali che hanno segnato la fine dell'era Medievale (qui il link all'articolo), oggi vedremo quelle che hanno sancito la fine dell'età classica.

Thomas Cole - Caduta dell'Impero Romano

A scuola ci insegnano che tutto inizia con la caduta dell'Impero Romano d'Occidente: nella mente si imprime spesso l'idea di un evento traumatico, apocalittico, che ha portato allo sfascio della più importante potenza fino ad allora esistita nella storia insieme, probabilmente, alla Cina. Or bene, se quel giorno del 472 dopo Cristo fossimo stati in Italia nel momento in cui il Generale dei Romani e Re degli Ostrogoti Odoacre deponeva Romolo Augustolo, non ci saremmo accorti assolutamente di nulla: avremmo notato solo l'ennesimo generale, con insegne di Re indubbiamente, che deponeva un imperatore. La grande differenza sta nel fatto che Odoacre consegna le insegne imperiali d'Occidente all'Imperatore dell'Impero d'Oriente, dichiarando l'esperienza imperiale definitivamente chiusa. Questo accade perché l'Impero Romano d'Occidente si era già sfasciato da un pezzo: i suoi territori erano gestiti, formalmente per conto dell'Imperatore, da altri Re; ecco allora che si forma un quadro geopolitico complesso composto da un mosaico di tanti regni, che vi riportiamo in questo nostro articolo, e che già da decenni, di fatto, dominava i territori occidentali del vasto impero, e che erano i famosi regni romano-barbarici.

Il complesso mosaico dei regni romano - barbarici

Dato che i regni romano-barbarici erano già una realtà di fatto, gli storici si sono sbizzarriti sulle date alternative di inizio del Medioevo. Vediamone alcune:

Il sacco di Roma
Alarico I, re dei Visigoti, a seguito delle tensioni e di una complessa serie di vicende nate dal fatto che i Romani non erano più in grado di gestire i potenti flussi migratori dei barbari provenienti da est, decide di assediare e saccheggiare Roma nel 410 dopo Cristo. Già prima del sacco, Roma era debilitata dalle lotte intestine delle varie tribù barbare, ed il sacco, arrivato dopo una serie di assedi, fu solo la conseguenza di una profonda crisi imperiale. Il sacco della città che ha conquistato il mondo, inviolata per 800 anni, è un trauma che coinvolgerà tutte le popolazioni: San Girolamo scriverà: "Ci arriva dall'Occidente una notizia orribile. Roma è invasa.[...] È stata conquistata tutta questa città che ha conquistato l'Universo.[...]"; Teodosio, a Costantinopoli, proclama tre giorni di lutto; insomma, si ha la netta sensazione che qualcosa sia cambiato per sempre.

Rappresentazione artistica del Sacco di Roma

Arrivo degli Arabi in Europa
Nel VII secolo dopo Cristo gli Arabi invadono la penisola Iberica, ponendo così fine alla secolare unità cristiana del continente. Una nuova fede monoteista, nata dal Profeta Maometto, l'Islam, mette piede in Europa e avanza sempre di più nel cuore dell'Occidente. Gli Arabi arriveranno anche in Italia, in Sicilia per la precisione, e ci resteranno per secoli, cambiando così la struttura geopolitica e culturale dell'Occidente. Solo con la Reconquista l'Europa tornerà ad essere totalmente cristiana.

Musulmani in preghiera al Cairo

L'arrivo dei Longobardi in Italia
I Longobardi attuano un radicale cambio geopolitico: Giustiniano, imperatore romano d'Oriente, stava cercando di conquistare di nuovo la penisola italiana; ma l'arrivo da nord di questo popolo pose fine ai sogni dell'Imperatore di ricostituire quell'antica immagine di Roma. Dal 568 dopo Cristo con Alboino, fino al 774 con Desiderio, l'Italia fu unita sotto un unico regno, ma subì per via delle guerre anche i cambiamenti più radicali. Già con le guerre Gotiche infatti si erano sconvolte per sempre le città ed il paesaggio della penisola, da allora non fu più quello classico, ma soltanto formato da boschi e cumuli di rovine, con le città regredite a piccoli villaggi da ricostruire; con i longobardi si mette su la struttura di un nuovo regno, ma per sempre diverso da ciò che era un tempo Roma.

La Regina Longobarda Teodolinda col suo consorte

Altre date simboliche proposte dagli storici sono la morte dell'Imperatore Eraclio I, nel 641 dopo Cristo, in quanto l'Impero Romano d'Oriente perde tutte quelle caratteristiche tipiche di ciò che era roma per divenire in tutto e per tutto l'Impero Bizantino; l'incoronazione di Carlo Magno (link qui) e la relativa rinascita carolingia dell'Europa nell'800 d.C., in cui l'Occidente trova un nuovo impero che copre gran parte dei territori d'Europa; l'inizio dell'anno Mille, anche se comunque è più appropriato per la distinzione fra alto e basso medioevo, considerando che già nell'alto medioevo, rispetto all'età classica, molte cose erano cambiate.

Come sempre, dunque, l'inizio di un'era non è mai un passaggio istantaneo, ma qualcosa di graduale e che avviene per piccoli passi, spesso impercettibili. Ed il Medioevo, sotto questo punto di vista, non fa eccezione.

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