Proposte di lettura: I paesaggi dell'Italia medievale
Castelli e chiese, città e villaggi, boschi e campi, foreste dei re e beni comuni: il filo rosso che consente di orientarsi nei mille volti del Medioevo è costituito dalla capacità dell'uomo di popolare lo spazio e di costruire paesaggi pensati su misura per le collettività, rurali e cittadine, che abitano nei territori locali.
Che aspetto aveva l'Italia del medioevo? Riccardo Rao, docente dell'Università degli Studi di Bergamo nonché redattore di diverse riviste scientifiche, ci illustra i molteplici paesaggi dell'Italia medievale nei differenti contesti regionali, dal Nord al Sud della Penisola, che sono oggetto di una continua trasformazione.
Dalla caduta dell'Impero romano d'Occidente, quando l'eredità di Roma e dell'Antichità risulta ancora ben visibile, passando per l'età dei comuni urbani, che modellano non solo le città, ma anche le campagne, imprimendovi l'immagine del governo collettivo, fino agli ultimi complessi secoli del Medioevo, segnati dal calo demografico dovuto alla peste nera (1348), in cui si affermano nuove gerarchie insediative e nuove colture: lungo un percorso millenario di cambiamento, si disegna un volto inedito per le città e le campagne della Penisola. Nei paesaggi che il Medioevo consegna ai secoli successivi, già si possono leggere molti degli elementi che ancora oggi caratterizzano il mondo in cui viviamo.
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