Ambrogio Lorenzetti (Siena, 1290 circa – Siena, 1348) è stato un pittore italiano. Fu uno dei maestri della scuola senese del Trecento. Fratello minore di
Pietro Lorenzetti, fu attivo dal 1319 al 1348 e si distinse soprattutto per la forte componente allegorica e complessa simbologia delle sue opere mature, e per la profonda umanità dei soggetti rappresentati e dei loro rapporti.
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Madonna di Vico l'Abate dalla Chiesa di Sant'Angelo (Vico l'Abate) presso San Casciano Val di Pesa |
La Madonna col Bambino, proveniente dalla chiesa di Sant'Angelo di Vico l'Abate presso San Casciano Val di Pesa ed esposto oggi nel Museo di San Casciano, è considerata la prima opera tra quelle attribuibili ad Ambrogio Lorenzetti. È firmata e datata dall'autore al 1319. La tavola è totalmente diversa dalle precedenti Maestà o Madonne col Bambino di Duccio di Buoninsegna, a tal punto da far pensare che a differenza del fratello Pietro Lorenzetti e di Simone Martini, Ambrogio non si sia formato nella bottega di Duccio. La presenza di quest'opera in un paese vicino Firenze, e le successive testimonianze che vedrebbero Ambrogio a Firenze e dintorni almeno fino al 1332, fanno altresì ritenere che Ambrogio Lorenzetti, seppure senese, ebbe una formazione più vicina a quella fiorentina di Giotto e dello scultore Arnolfo di Cambio, come è evidente nella solidità delle figure. La distanza da Giotto e dai suoi seguaci rimane comunque notevole, ponendo l'autore distante anche dalla scuola pittorica fiorentina e contribuendo far emergere, nell'arte di Ambrogio Lorenzetti, tratti davvero originali sin dagli esordi.
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Personificazione della Pace, dettaglio dall'Allegoria del Buono e Cattivo Governo e dei loro Effetti, Palazzo Pubblico, Siena |
A differenza di
Duccio di Buoninsegna e
Giotto, che ebbero molti seguaci espressisi per ben tre generazioni,
Ambrogio Lorenzetti non conta molti allievi che seguirono in maniera fedele il suo stile. L'unico vero allievo è il cosiddetto
Maestro del 1346, la cui attività si svolse soprattutto nei pressi di
Montalcino, in provincia di Siena, e risale agli anni trenta e quaranta del XIV secolo, i due decenni a cui sono fatte risalire le uniche due opere attribuitegli. L'arte di
Ambrogio Lorenzetti ebbe comunque molti echi, ben oltre la Peste Nera (
parte I e
parte II) del 1348, fino a dentro il Rinascimento. Di fatto le sue complesse allegorie, la profonda umanità e il complesso significato religioso che emergono dalla sua produzione, furono fonte di ispirazione per molti artisti della seconda metà del Trecento e dei secoli successivi.
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