L'impero Ottomano

In seguito alle vittorie dei Selgiuchidi (basti ricordare la battaglia di Manzicerta, del 1071, che diede praticamente il via all'epopea delle Crociate), molti clan di turchi iniziarono a insediarsi in Anatolia. Intorno al 1230 a uno di questi clan, al quale appartenevano i turchi più occidentali, fu attribuita dal sultano selgiuchide, Kai Quobad I, la Bitinia, una regione situata nella parte più occidentale dell'Anatolia, praticamente al confine con l'Impero Bizantino. Alcuni studiosi sostengono che questo clan, appartenente alla tribù dei Kayi, fosse stato cacciato dalle terre dell'Asia centrale in cui viveva, a causa delle invasioni mongole.

Mappa della situazione politica in Anatolia all'inizio del XIV secolo
L'Anatolia nel 1300 con i suoi Belicati 

È però più credibile che esso appartenesse alla confraternita dei ghazi, una specie di associazioni di uomini liberi che combattevano a cavallo in nome della Guerra Santa, ai quali il sultano selgiuchide concesse una regione che in effetti era già stata da loro ufficiosamente conquistata con le armi. Il primo capo veramente importante di questa tribù fu Osman I (1281 1326), dal quale discende il nome di Osmanli o Ottomani. Osman seppe approfittare della crisi del sultanato selgiuchide per svincolarsi dalla sua autorità e rendersi indipendente a tutti gli effetti. Il suo successore, Orkhan (1326-59), riuscì a impadronirsi di Brussa (prima capitale e da allora città santa dell'impero), Nicea e di molti altri territori sotto il controllo di Bisanzio, la quale in Asia minore conservò solo alcune città situate sulla costa.

Il primo capo degli Ottomani, Osman I
Osman I in un dipinto

Chiamato dall'imperatore bizantino Giovanni Paleologo per combattere contro l'usurpatore Giovanni Cantacuzeno, Orkhan e i suoi uomini dilagarono in Tracia, in Macedonia e nella penisola balcanica, fondando, nella penisola di Gallipoli, il primo insediamento turco in territorio europeo. Parallelamente, continuarono a espandersi in Anatolia a scapito di altri emirati turchi. Oltre a essere un grande uomo politico, Orkhan va ricordato anche perché fu un abile organizzatore militare: a lui, gli Ottomani devono la creazione del corpo speciale dei giannizzeri i quali insieme ai guerrieri ghazi, animati da un furore sacro contro gli infedeli (in particolare cristiani), furono il principale strumento della conquista ottomana.

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