Le vette dell'arte medievale: Torre Guinigi

 Il Bosco Verticale oggi è sicuramente uno degli edifici più amati della nuova Milano, tanto da essere premiato nel 2015 come l'edificio più bello e innovativo del pianeta. Ma nel Medioevo, la penisola italiana aveva già il suo Bosco Verticale: si tratta della Torre Guinigi di Lucca che, con la sua cima ricoperta di alberi, si può considerare un antenato del celebre grattacielo milanese.
Lucca, nel Medioevo, era arricchita da oltre 250 torri, di cui la Torre Guinigi è l'unica testimonianza giunta integra fino ad oggi. Costruita dai Guinigi, ricchi e potenti mercanti lucchesi del XIV secolo, la Torre è alta 44,25 metri e la caratteristica che la rende unica e straordinaria è un giardino pensile in cima, dove sono stati impiantati grossi lecci oggi secolari. 
 
Torre Guinigi, dettaglio

Per arrivare alla sommità della Torre e godere del suo tetto giardino, bisogna percorrere 230 gradini. Secondo un racconto popolare, i lecci piantati sulla Torre Guinigi erano il simbolo della rinascita della città.
La torre medievale, in pietra e mattoni, è un esempio di architettura romanico-gotica lucchese. Dalla sua cima è possibile godere di un panorama mozzafiato su tutta la città antica e le colline lucchesi. Proprio la sua visibilità da vari punti della città guidò i Guinigi, ormai padroni di Lucca nel Trecento, ad ingentilire le loro costruzioni ponendo in cima un giardino di lecci. La Torre si distingueva dalle altre del tessuto urbano lucchese, proprio per la presenza del giardino pensile sulla sommità, come testimonia anche un’immagine storica del XV secolo contenuta nelle Croniche di Giovanni Sercambi.
 
Torre Guinigi, veduta dal basso
 
La torre alberata, con le mura che circondano Lucca, rappresenta uno dei monumenti fondamentali della città, nonché uno dei simboli più rappresentativi di Lucca. Il giardino pensile posto sulla cima è realizzato con un cassone murato riempito di terra, in cui sono stati piantati sette alberi di leccio. Arrivati sul tetto, dopo le ripide venticinque rampe di scale, è possibile godere del panorama sotto una specie di nido ombreggiato. Per John Ruskin, nel 1845, storico e critico dell'arte e dell'architettura, la Torre Guinigi era una delle alte costruzioni più belle d'Italia.

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