Historie Medievali Feudal Japan: gli Sōhei

In Giappone, in epoca medievale, esistevano gruppi paramilitari in cui militavano, fra gli altri, dei monaci soldato. Si trattava di monaci buddhisti, esistiti fra il IX secolo ed il 1580, fino a quando gli shogun non hanno realizzato il pericolo che essi rappresentavano. Di costoro, conosciuti come Akusō (悪僧, monaci armati), o Sōhei (僧兵, monaci soldato), oggi vi narriamo brevemente.

Un monaco soldato

Simili ai monaci guerrieri europei, come potevano essere i cavalieri teutonici, si consideravano tutti appartenenti al medesimo ordine religioso. C'era un sutra che, secondo loro, gli permetteva di fare uso della violenza, ed esso era alla base della loro attività: era il sutra del grande passaggio al di là della sofferenza (大般涅槃經), scritto di origine sanscrita, adottato prima in Cina e poi in Giappone, e che invita gli adepti all'uso delle armi per difendere il dharma (ossia la legge cosmica, o legge naturale) buddhista dagli aggressori.

Questi monaci cominciano a diffondersi, come si è detto, dal IX secolo, ma proliferano davvero nel secolo successivo quando i diversi feudi in cui era diviso il Giappone cominciano a costruire templi dedicati a diverse figure del buddhismo. Le nomine imperiali, poi, portano alle prime lotte fra membri dei diversi monasteri, fino a quando non si culmina nella prima vera battaglia, nel 949 dopo Cristo. In quest'anno un gruppo di monaci organizza una protesta dinnanzi al palazzo di un funzionario imperiale a Kyoto; le proteste continuano per decenni, fino a quando non si hanno i primi morti.

Il santuario di Enryaku-ji, dove si forma il primo esercito organizzato

Nel 970 si ha una disputa fra i monaci del monastero Enryaku-ji e quelli del santuario di Yakasa, sempre in quel di Kyoto. Dalla disputa emerge il primo esercito di monaci guerrieri della storia del Giappone, col primo codice comportamentale che imponeva, tra l'altro, di non abbandonare le armi prima di 12 anni di esperienza militare.

Fino a questo momento non si riscontrano particolari problemi, ma 11 anni dopo la loro formazione, nel 981 dopo Cristo, questo gruppo armato ha uno scontro con i monaci del tempio di Miidera; all'epoca suddetto scontro venne ritenuto dall'opinione pubblica giapponese incomprensibile e disdicevole. I conflitti proliferarono nel corso degli anni: spesso la motivazione, o il pretesto, era la nomina di un abate considerato da una delle due fazioni non all'altezza del compito. I conflitti continuarono fino al 1121, quando si ebbe una forte recrudescenza in quanto diventarono sempre più violenti, frequenti e sanguinosi: fra alleanze e tradimenti, i monaci stavano portando il caos nella difficile società feudale giapponese; nonostante ciò, questa situazione si protrasse per secoli, fino a quando non arrivò Oda Nobunaga.

Oda Nobunanga

Oda Nobunaga era figlio di un damyō, la sua carriera militare fu tale che arrivò a conquistare gran parte dell'arcipelago giapponese. E' un eroe del Giappone, ed accenniamo alla sua figura in questo articolo che abbiamo scritto sul periodo Sengoku. Oda distrusse il tempio di Enryaku-ji, massacrando i monaci buddhisti che ne facevano parte, mettendo fine così ad uno dei movimenti che hanno seminato caos nel corso di questo travagliato periodo storico. Oda infatti riuscì ad unificare gran parte del Giappone, contribuendo così a dare inizio ad un periodo di stabilità che avrebbe fatto solo bene al paese del Sol Levante.

Il tempio fu comunque ricostruito, ed oggi è uno dei monumenti più belli della città di Kyoto.

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