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Visualizzazione dei post da agosto, 2024

Le vette dell'arte medievale: la Piccola Santa Sofia

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Ad Istanbul si trova un autentico gioiellino di arte paleocristiana: la Chiesa dei Santi Sergio e Bacco . Essa è conosciuta come piccola Santa Sofia per la sua somiglianza con la vera Santa Sofia, di cui abbiamo parlato in un articolo passato . Ma anche questa chiesa, costruita sotto Giustiniano  (in passato vi abbiamo suggerito un libro su di lui ) all'inizio del VI secolo, ha il suo perché; scopriamolo insieme. La piccola Santa Sofia Situata nei pressi del mar di Marmara e delle rovine del palazzo imperiale, venne edificata da Giustiniano come ex voto. Essa rappresenta un esempio vivo e ben conservato di arte paleocristiana, tanto da precedere addirittura l'erezione di Santa Sofia stessa. La chiesa divenne subito un punto di riferimento per tutta Costantinopoli, e nel corso della sua storia più che millenaria ha vissuto alterne vicende; fortunatamente è arrivata letteralmente intatta fino a noi e adesso abbiamo l'occasione per poterla ammirare. Essa è composta da un v

Great battles of Historie Medievali: l'assedio di Lisbona

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L'assedio di Lisbona del 1147 fu un evento cruciale nella storia della penisola iberica, segnando un punto di svolta nella lotta per il controllo del territorio tra cristiani e musulmani. La conquista portoghese della città, avvenuta dopo un assedio di quattro mesi, rappresentò una delle vittorie più importanti della Seconda Crociata al di fuori del contesto Oltremare, ponendo le basi per la fondazione del Regno del Portogallo . All'epoca dell'assedio, Lisbona era sotto il dominio dei Mori da circa 400 anni. La città era un importante centro commerciale e strategico, situato all'imbocco del fiume Tago . La sua conquista era considerata fondamentale dai Cristiani per consolidare il loro dominio sulla penisola iberica e per interrompere le rotte commerciali marittime utilizzate dai Mori. L'assedio di Lisbona di D. Afonso Henriques di Joaquim Rodrigues Braga (1840) L'assedio ebbe inizio il 1° luglio 1147 sotto la guida del re portoghese Afonso Henriques . Un eserci

La cassa piena di armi

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59 coltelli tascabili, altri 7 di lunghezza analoga, tutti in ossidiana. Probabilmente questi erano usati per rituali comprendenti sacrifici umani, e sono stati rinvenuti, nascosti a quasi tre metri sotto terra, dopo secoli di oblio. Potrebbe essere l'inizio di un articolo di cronaca nera, ma non è così; si tratta infatti di una scoperta archeologica che è stata effettuata in un posto inusuale per noi e per i nostri articoli. Siamo infatti a Tlateloco , a Città del Messico ; qui, nella capitale messicana, è stata ritrovata una testimonianza della civiltà Azteca , una delle civiltà precolombiane che al termine del medioevo europeo vedrà la propria fine con l'arrivo degli spagnoli. I coltelli ritrovati in sito, foto INAH L'INAH, istituto di antropologia messicano, nel corso di una campagna di scavi, nel seminterrato di una casa ha trovato una cassa piena di coltelli di ossidiana riservati a rituali. Il posto probabilmente era il luogo sacro di una elite militare dell'anti

Historie Medievali the life of: Ruggero Bacone

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Ruggero Bacone , figura chiave del XIII secolo, è stato un filosofo, scienziato, teologo e alchimista inglese, noto come "Dottor Mirabilis" per la sua vastissima conoscenza. Le sue idee progressiste e il suo metodo sperimentale lo resero un pioniere del metodo scientifico, anticipando di secoli il pensiero scientifico moderno. Nato intorno al 1214 a Ilchester , in Inghilterra, Bacone ricevette un'educazione eccellente presso l' Università di Oxford , dove studiò arti liberali, teologia e filosofia naturale. Qui ebbe modo di incontrare Roberto Grossatesta , vescovo di Lincoln e studioso di ottica e matematica, che ebbe una profonda influenza sul suo pensiero scientifico. Statua di Ruggero Bacone nel museo dell'Università di Oxford Nel 1245 circa, si trasferì a Parigi , centro intellettuale d'Europa all'epoca. Qui proseguì gli studi teologici e si avvicinò all'ordine francescano, entrandovi ufficialmente nel 1257. All'interno dell'ordine, Bacon

Historie Medievali the Family of: I Malatesta

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Coppa con stemma araldico dei Malatesta conservata a Faenza ORIGINI "Malatesta" deriverebbe da un appellativo, dato nel X secolo, a Rodolfo , esponente della progenie della famiglia, per aver dimostrato un grande coraggio nel difendersi dagli attacchi esterni. All'epoca i Malatesta non erano conosciuti, e bisognerà aspettare solo l'XI secolo per vedere i primi accenni alla famiglia in sparuti documenti arrivati fino a noi.  Nel XIV secolo Galeotto Malatesta cercherà di far risalire la sua famiglia addirittura alla stirpe romana della Gens Cornelia , di cui faceva parte Scipione l'Africano ; questa pretesa raggiunse un livello tale da far mettere il simbolo dell'elefante nello stemma della casata.  Altri addirittura proveranno a insinuare legami di parentela con Ottone II , Sacro Romano Imperatore. CONTESTO GEOGRAFICO Il contesto malatestiano è quello della Romagna , dove i Malatesta riusciranno ad ottenere la signoria della città di Rimini . C'è da dire

La giornata tipo di un contadino medievale

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La vita di un contadino medievale era scandita dal ritmo del sole, una sinfonia di lavoro manuale incessante e di dipendenza dalla natura. La sua giornata iniziava ben prima dell'alba, quando il buio era ancora squarciato solo dal canto del gallo. Le stagioni dettavano il ritmo delle attività: l'inverno era dedicato alla manutenzione degli attrezzi e alla preparazione del terreno per la semina; la primavera portava il risveglio della natura e il duro lavoro della semina; l'estate era il periodo del raccolto, frenetico e pieno di speranza per un futuro migliore; l'autunno segnava il tempo della vendemmia e della preparazione per l'inverno. Il duro lavoro nei campi in un dipinto medievale Ma ora passiamo al racconto delle varie fasi di una giornata tipo. Con il sorgere del sole, il contadino si trascinava fuori dal letto, molto spesso un pagliericcio era l'unica concessione al riposo. La sua dimora, umile e spoglia, era di sovente condivisa con gli animali da all

Historie Medievali Feudal Japan: il Periodo Nanboku-chō

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C'è stato un momento della storia giapponese in cui nell'arcipelago nipponico dominavano non una, ma ben due corti! Esse erano insediate rispettivamente a Kyoto , a nord e a Yoshino , a sud; per questa ragione, questo periodo è stato battezzato delle corti del nord e del sud, ossia  Nanbokuchō jidai , (南北朝時代). Scopriamo insieme le peculiarità di questo periodo storico. Lo shogun Ashikaga Yakauiji Siamo nel 1336, e la situazione a corte è molto tesa: l'Imperatore Go-Daigo aveva lasciato insoddisfatti i vari clan samurai che l'avevano appoggiato per la conquista del trono. Uno dei samurai, Ashikaga Yakauiji , cercò di convincere l'imperatore per evitare una rivolta, ma i tentativi di mediazione risultarono vani. Così, con l'insorgere dei samurai, Ashigaka conquistò Kyoto e reclamò per se il titolo di shogun, creando di fatto una corte che si contrappose a quella dell'imperatore.  Go-Daigo inizialmente si oppose ad Ashigaka , arrivando ad attaccare pure la

Historie Medievali: le ricette della tavola rotonda

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Bentornati nella nostra cucina. Oggi vi proponiamo due ricette del '300. Vediamo di cosa si tratta: ZUPPA DI PERE E CIPOLLE (XIV sec.) Ingredienti: 3 pere; 1 cipolla; Zafferano q.b.; Maggiorana q.b.; Noce Moscata q.b.; Pepe Nero q.b.; Olio e sale q.b.. Procedimento: Sbucciare le pere, tagliarle a tocchetti e metterle a bagno in acqua. Nel frattempo, tagliare la cipolla e metterla in padella. Aggiungere una tazzina d’acqua, zafferano a piacere e far cuocere la cipolla a fuoco medio per farla ammorbidire. Una volta che sarà stufata, buttare l’acqua delle pere e sciacquarle. Mettere le pere nel tegame con la cipolla e aggiungere un abbondante bicchiere d’acqua. A questo punto unire olio, sale e le spezie. Far cuocere a fuoco basso per circa 40 minuti. Servire la zuppa calda, accompagnata da crostoni di pane croccante. FARRO DI SPELTA (XIV sec.) Ingredienti: 150 gr. di farro decorticato; 1 litro di latte di capra; 150 gr. di sovracosce di pollo; 50 gr. di primo sale; 20 stimmi di zaffe

Proposte di lettura: il Medioevo Globale, avventurieri, viandanti e narratori a Samarcanda

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  Immaginate di trovarvi a Samarcanda e assistere ai discorsi fra personaggi provenienti dai più disparati angoli d' Europa e Asia ; si confrontano raccontando il loro mondo, interrogandosi su di esso e sulla vita che affrontano, scoprendo così come vivono e come fronteggiano le loro vicende. Come nel Decameron di Giovanni Boccaccio e nei Canterbury Tales di Geoffrey Chaucer , Franco Cardini e Marina Montesano inventano una cornice letteraria, con personaggi di fantasia, ma solidamente verosimili e immersi nel loro tempo, con l'obiettivo d'immettere "il nostro Medioevo" all'interno di un più ampio e profondo contesto di storia non eurocentrica. Quella che vi proponiamo oggi è una lettura erudita, mirabolante e imperdibile per tutti gli amanti della storia, che verrà osservata dal punto di vista di avventurieri, viandanti e narratori nel magico contesto della mitica Samarcanda. Se la recensione ti ha incuriosito, puoi trovare il libro a questo link .