Historie Medievali the life of: Paolo Diacono

Paul Warnerfried, che scelse come pseudonimo Paolo Diacono, è stato un monaco nato nell'odierno Friuli nel 709 dopo Cristo. E' stato un letterato, storico, poeta e scrittore, in un'epoca dove poche persone leggevano e pochissime altre scrivevano. Personaggio di spicco del regno Longobardo prima e di quello dei Franchi poi, la sua vita è stata piena di momenti significativi, ed oggi ve la raccontiamo.

Miniatura raffigurante Paolo Diacono

Figlio di nobili longobardi appartenenti alla corte di Alboino, studiò a Pavia, allora capitale del regno, per poi restare alla corte dei re Astolfo e Desiderio; divenne precettore di Adelperga, figlia di Desiderio, che seguì a Benevento quando quest'ultima sposò il duca Arechi II. Nel 774 crollò il Regno Longobardo per mano dei franchi, e Paolo si ritirò nell'abbazia di Montecassino; ma fra il 782 ed il 787 lo troviamo alla corte di Carlo Magno, in quanto aveva intenzione di riscattare il fratello prigioniero in Francia: infatti, già nel 782, scrisse una lettera al futuro sacro romano imperatore, in cui esaltò l'indigenza della cognata per perorare la liberazione di suo fratello. 
Paolo Diacono fu una figura centrale nella rinascita carolingia: grazie alle sue abilità filologiche e alla sua conoscenza della patristica (ossia il pensiero dei primi padri della chiesa), fu in grado compilare un Homiliarium, cioè una raccolta di omelie per le singole feste dell'anno, che, nel tempo, erano stati corrotti dall'ignoranza dei copisti "Impegnatisi magari con retta intenzione, ma non con adeguata capacità"; inoltre si impegnò nel ricopiare una quantità notevole di testi antichi, acquisendo così prestigio e notorietà come maestro di grammatica.
Finalmente nel 787 il fratello venne liberato: ottenuto il suo scopo, Paolo Diacono abbandonò la corte carolingia e si fece monaco al monastero di Montecassino. Qui scrisse l'Historia Langobardorum, la sua opera più famosa in cui narra, fra mito e storia, le vicende del suo popolo, dalla partenza dalla Scandinavia all'arrivo in Italia fino al regno di Liutprando, evitando così il racconto della sconfitta subita ad opera dei Franchi. La scrittura del testo impegnò il letterato per due anni, dal 787 al 789. Morì il 13 aprile 799; venne sepolto nel monastero, nella chiesa di San Benedetto, dinnanzi al capitolo, ma i rifacimenti successivi, purtroppo, hanno cancellato ogni traccia della tomba.

L'abbazia di Montecassino, luogo di vita di Paolo Diacono


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