Le cure mediche nel Medioevo

La vita nel Medioevo era breve e pericolosa. I popoli dovevano sopportare dolori e sofferenze che oggi non possiamo nemmeno immaginare. Erano tanti i mali che la medicina non riusciva a curare; basti pensare all'altissima mortalità infantile causata da malattie infettive. Inoltre, sovente molte donne morivano di parto.
Consulto medico - miniatura dal "Circa Insatans"
Francia, inizio XIV sec. - Londra, BL
In questo quadro generale, si inserisce la scienza medica che, all'inizio del Medioevo, si basava sugli studi di due grandi scienziati dell'antichità: Ippocrate e Galeno. Il declino della medicina cominciò nel momento in cui essa fu attaccata da due fattori importanti, ovvero le invasioni dei popoli del nord ed il Cristianesimo. I popoli germanici portarono all'emarginazione della precedente cultura romana (in alcuni casi distrussero molte opere degli antichi) mentre la religione cristiana, una volta divenuta quella dominante, considerava le malattie come una punizione divina, un peccato da espiare soltanto attraverso la preghiera. Di conseguenza tutti i modelli terapeutici di stampo romano (pagani e magici) venivano ritenuti illeciti. Anche la figura del medico non era vista di buon occhio, tant'è che vaniva considerata indegna per un cristiano.

A fondamento della medicina medievale comunque, vi era la teoria dei quattro umori, di antica derivazione e che fu alla base della medicina fino al XIX secolo. Questa teoria sosteneva che in ogni uomo si trovassero quattro "umori" o fluidi principali: bile nera, bile gialla, flegma e sangue, prodotti da vari organi del corpo. Secondo questa dottrina una persona era in buona salute soltanto nel momento in cui vi era un perfetto equilibrio tra questi elementi. In caso contrario, l'equilibrio veniva ristabilito attraverso la dieta, le medicine ed il salasso mediante sanguisughe.

Visita medica, dal "De proprietatibus rerum", Parigi
biblioteca nazionale di Francia (1400)
Oltre al salasso, ci sono altre procedure a disposizione dei medici nella lotta contro i mali dell'epoca: la ventosa, le cauterizzazioni, diversi decotti per lavare lo stomaco o purgare la bile, sciroppi a base di spezie e bagni a vapore.

Sebbene la medicina e la chirurgia fossero strettamente correlate, i medici applicarono una netta distinzione tra esse. Solitamente, i medici si occupavano di problemi interni al corpo mentre i chirurghi di quelli esterni, quali ferite, fratture, lussazioni, amputazioni, malattie della pelle e sifilide. Inoltre, si occupavano di estrazioni dentarie, osteologia, oculistica ed ostetricia. Di una certa rilevanza, fu anche l'apporto di alcuni medici e studiosi islamici che contribuirono molto al miglioramento delle tecniche chirurgiche occidentali. Il più importante di questi fu sicuramente Abu al-Qasim al-Zahrawi, meglio noto come Abulcasis.

Le diagnosi si facevano in base ad un'analisi estremamente empirica delle urine ed all'aspetto del malato che, in ogni caso, doveva essere tenuto sempre su di morale.
Con le inadeguate conoscenze dell'epoca comunque, si salvavano dalle gravi patologie solo quelli che avevano una costituzione particolarmente robusta. La selezione naturale e la lotta per la vita erano una delle caratteristiche principali della società medievale.

interno di un ospedale medievale
L'unico aspetto probabilmente positivo nel contesto abbastanza desolante della medicina dell'epoca, è la comparsa dei primi ospedali, sia nelle città che accanto ai monasteri, a cui si aggiungeranno successivamente i lebbrosari ed i lazzaretti. Nati grazie all'impegno dei monaci di ogni ordine, i primi ospedali servivano soltanto a fornire rifugio ed assistenza a vecchi, invalidi e pellegrini itineranti; quindi non erano dei veri e propri luoghi di cura. Solo in una fase successiva cominciarono a svolgere il loro vero ruolo. Un ospedale, generalmente, era diviso in quattro sezioni: maternità, sezione per i malati, una per i moribondi ed una per i convalescenti. Secondo alcuni conti d'ospedale giunti fino ai giorni nostri, pare che le condizioni igieniche di alcune strutture, al contrario di quello che si può immaginare, fossero abbastanza buone (diversi bagni, buon cibo, lenzuola pulite).
Una menzione particolare spetta agli ospedali da campo che, durante le cruente battaglie, prestavano i primi soccorsi ai soldati feriti. Bisogna precisare che i primi ospedali da campo sorsero sulle vie dei pellegrinaggi e servirono a prestare assistenza e sostegno ai pellegrini durante il loro viaggio. Successivamente, con le crociate, queste strutture si trasformarono in veri e propri centri di assistenza per i feriti delle battaglie, i quali potevano ricevere tutti i tipi di assistenza, anche quella chirurgica.
Concludendo, si può affermare che la funzione principale dell'ospedale medievale consisteva nel dare assistenza gratuita a persone povere, malandate ed afflitte da miserie fisiologiche più che da malattie; individui che, infatti, venivano spesso salvati nel momento in cui non vi era nessuna epidemia, contro le quali invece, nessun ospedale poteva fare molto.

Commenti

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Le acconciature e i capelli nel Medioevo

La scrittura nel medioevo

Il Letto in epoca medievale