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Visualizzazione dei post da aprile, 2021

La nascita dei Parlamenti

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In epoca classica le comunità, per gestirsi, si riunivano in assemblee dove prendere le decisioni riguardanti le problematiche che si ritrovavano ad affrontare: prima i greci e poi i romani ci hanno lasciato esempi importanti che poi, con il crollo dell' Impero Romano d'Occidente , sono andati persi. Poi però, questo tipo di organizzazione è tornato in voga secoli dopo, dando origine a quell'istituzione che poi è stata battezzata come " Parlamento ". Un'immagine del Parlamento inglese nel XIV Secolo Parlamento deriva dal sostantivo francese " parlement ", che indica l'azione di parlare: un parlamento è quindi un luogo dove si promuove, si discute e si dibatte per giungere a decisioni politiche. Il concetto espresso è quello di un'istituzione collegiale intermedia, tra il popolo costitutivo di una comunità e coloro che governano la comunità: si tratta, in via generale, di un dato di antropologia culturale che attraversa i secoli, come testimon

Il Liber Paradisus e l'abolizione della schiavitù a Bologna

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Forse non tutti sanno che Bologna fu la prima città al mondo ad abolire la schiavitù e a liberare i servi della gleba, già nel 1257, attraverso l'emanazione del "Liber Paradisus" . Ma procediamo con ordine.  Nel 1249, la sconfitta delle signorie del contado bolognese durante la battaglia di Fossalta, portò ad una riflessione economica ed etica sui servi, fino ad allora proprietà dei signori. Il 25 agosto 1256, la campana dell’ Arengo di Piazza Maggiore chiamò infatti a raccolta i cittadini bolognesi, il Podestà e il Capitano del popolo annunciarono la liberazione di tutti i servi residenti nel territorio di Bologna. Il tesoro comunale riscattò 5855 schiavi, con il pagamento di 54.014 lire d’argento bolognesi a favore dei 379 precedenti proprietari. L’importo dovuto era lo stesso sia per gli uomini che per le donne, e ridotto per i minori di 14 anni.    Il Liber Paradisus Da allora tutti gli uomini della città divennero uomini liberi, indistintamente. I servi della gleba

Historie Medievali the life of: Ludovico il Pio

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Re dei Franchi, Imperatore dell' Impero carolingio , Ludovico I , o Luigi I , detto il Pio , è stato l'erede di Carlo Magno . Quarto figlio del famoso sovrano del Sacro Romano Impero , ascende al trono l'11 settembre dell'813 dopo Cristo, regnando per 27 anni. Ritratto di Ludovico il Pio Nasce nella regione francese della Gironda nel 778 dopo Cristo; fin dall'infanzia fu molto religioso. Ludovico fu incoronato re di Aquitania , ancora bambino, nel 781, e là inviato con un reggente e una corte per governare la regione, reprimere le ribellioni delle popolazioni sottomesse e cercare altresì di estendere il regno oltre i Pirenei. Nel 793, fu inviato in Italia in appoggio al fratello Pipino in lotta contro il duca di Benevento . Tornato in Aquitania , sposò Ermengarda , figlia del conte Ingram , che gli darà sei figli. Attaccò la Spagna , condusse una serie di spedizioni militari insieme a suo padre Carlo Magno ; tutto però si risolse solo con una serie di incursioni,

Le vette dell'arte medievale: Torre Guinigi

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 Il Bosco Verticale oggi è sicuramente uno degli edifici più amati della nuova Milano, tanto da essere premiato nel 2015 come l'edificio più bello e innovativo del pianeta. Ma nel Medioevo, la penisola italiana aveva già il suo Bosco Verticale: si tratta della Torre Guinigi di Lucca che, con la sua cima ricoperta di alberi, si può considerare un antenato del celebre grattacielo milanese. Lucca , nel Medioevo, era arricchita da oltre 250 torri, di cui la Torre Guinigi è l'unica testimonianza giunta integra fino ad oggi. Costruita dai Guinigi , ricchi e potenti mercanti lucchesi del XIV secolo, la Torre è alta 44,25 metri e la caratteristica che la rende unica e straordinaria è un giardino pensile in cima, dove sono stati impiantati grossi lecci oggi secolari.    Torre Guinigi, dettaglio Per arrivare alla sommità della Torre e godere del suo tetto giardino, bisogna percorrere 230 gradini. Secondo un racconto popolare, i lecci piantati sulla Torre Guinigi erano il simbolo della

Gli osservatori islamici

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Gli strumenti che facevano apparire più vicini oggetti lontani non furono inventati prima del XVII secolo. Fino ad allora, le scoperte astronomiche furono compiute attraverso le misurazioni, la matematica, l'osservazione a occhio nudo e il pensiero teorico. Queste metodologie furono ancora in uso durante tutto il medioevo e non solo; tutt'oggi con le moderne tecnologie, ci basiamo sugli scritti del passato proprio per studiare ed approfondire ciò che vedevano e misuravano i nostri avi. I primi osservatori a impiegare strumenti che misuravano i corpi celesti furono creati ed utilizzati a Baghdad e a Damasco ,   nel IX-X secolo. Tolomeo, secoli prima, aveva fornito le coordinate di 1022 stelle che aveva raggruppato in 48 costellazioni, e gli astronomi islamici basarono i loro cataloghi stellari e le loro tavole astronomiche sul suo lavoro. Il più avanzato osservatorio islamico fu costruito dal principe tartaro Ulugh Beg (1394-1449) nella sua capitale, Samarcanda ,   in Asia cent

La federazione dei sette comuni

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Nel mondo esistono tante federazioni di Stati: pensiamo ad esempio alla Germania , o agli Stati Uniti . L'idea di federazione ha radici antiche, ed il primo esempio si ebbe nel Medioevo, fra i comuni dell' Altopiano di Asiago in Veneto . Sorse nel 1310 col nome di Spettabile Reggenza dei Sette Comuni ( Hòoge Vüüronge dar Siban Komàüne in   cimbro), ma già una cinquantina di anni prima, nel 1259, si formò come nazione col nome di Lega delle Sette Terre Sorelle, dopo la caduta della famiglia degli Ezzelini . La federazione dei sette comuni in verde Gli Ezzelini erano una famiglia di origini germaniche, di cui si hanno notizie fin dall'XI secolo: gli abitanti dell' Altopiano di Asiago avevano stipulato un'alleanza con questa famiglia; alla loro caduta gli abitanti dell'altopiano, per governare in modo il più possibile autonomo la loro vita e difendere le loro Freiheiten , termine traducibile in privilegi o esenzioni fiscali, stipularono un'alleanza al fine

Historie Medievali: le ricette della tavola rotonda

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 Le ricette che vi proponiamo oggi sono le seguenti:     QUAGLIE AL COCCO   Ingredienti: tre quaglie; un tuorlo d’uovo sodo; mezzo fegatino di pollo; lardo; cocco; spezie (noce moscata, cannella, chiodi di garofano).   Procedimento: Macinare le spezie nel mortaio, poi aggiungere il cocco e pestare tutto insieme. Far bollire un uovo e arrostire allo spiedo il fegatino di pollo, poi mescolare il tuorlo sodo e mezzo fegatino con le spezie e il cocco. Tritare il lardo e farlo sciogliere in padella. Quando è caldo, rosolare le quaglie su entrambi i lati e aggiungere la salsa, stemperando con l’acqua. Cuocere le quaglie per circa 20 minuti e lasciarle raffreddare per qualche istante. Servirle tiepide ricoperte di salsa.    ZUPPA DI CECI CON UOVA IN CAMICIA   Ingredienti: 150 gr. di ceci; formaggio fresco; 2 uova; zafferano; pepe nero.   Procedimento: Mettere a bagno i ceci in acqua per tutta la notte, poi mettere a bagno lo zafferano in acqua tiepida, pestare il pepe nel mortaio e tagli

La nascita dell'assegno

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Immaginate di essere dei commercianti medievali: per poter comprare e vendere beni, dovete trasportare con voi un pesante sacco pieno di monete sonanti viaggiando di città in città ed attraversando luoghi spesso insidiosi. Viaggiare nel medioevo infatti, non era esattamente una delle attività più sicure esistenti: era molto facile essere rapinati o perfino ammazzati dai malviventi che si rintanavano nelle foreste o nei luoghi isolati, che agivano col favore dell'assenza totale dei testimoni. Come provarono a risolvere questa pericolosa situazione le genti del medioevo? Una lettera di cambio medievale, prototipo dell'assegno odierno Un primo sistema per evitare di trasportare denaro sotto forma di monete fu inventato dagli Arabi nel IX secolo dopo Cristo: infatti, i mercanti musulmani utilizzavano il ṣakk (da cui deriverà la parola cheque usata nelle lingue europee). Trasferire il denaro attraverso una lettera sakk era più sicuro che trasportare la moneta metallica: nel IX s

La leggenda del pozzo di San Patrizio

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"Sia la strada al tuo fianco, sia il vento sempre alle tue spalle, possa il sole splendere caldo sul tuo viso, e la pioggia cadere dolce nei campi attorno e, finché non ci incontreremo di nuovo, possa Dio proteggerti nel palmo della sua mano" Questa è la benedizione del "Viaggiatore Irlandese" (Irish journey blessing), scritta da San Patrizio , vescovo irlandese, che viaggiò a lungo come missionario ed evangelizzatore. A lui si deve la diffusione del Cristianesimo in Irlanda , seppur ispirato al paganesimo celtico. Patrizio , nato con il nome di Maewyn Succat , è una figura emblematica per l'Irlanda e per i cristiani di tutto il mondo: si deve a lui infatti la diffusione del Cristianesimo, ispirato al paganesimo celtico, nelle isole britanniche. Per conservare le tradizioni irlandesi Patrizio combinò elementi pagani e cristiani, dando vita al Cristianesimo celtico. Al suo nome sono legate numerose leggende, una delle più famose riguarda il Purgatorio di San Pat

Historie Medievali feudal Japan: Il kabuto

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Quando parliamo del Giappone feudale viene subito in mente la figura tipica del guerriero samurai; proprio per questo oggi vi parliamo di un pezzo dell'armatura del guerriero per eccellenza: il Kabuto , conosciuto in Europa come l'elmo di un cavaliere medievale. Dalle ricerche archeologiche effettuate, i primi elmi ritrovati risalgono al V secolo, molto prima dell'ascesa dei samurai; tali elmi sono stati ritrovati quasi tutti all'interno dn tombe del tempo. Questa tipologia di elmo veniva chiamata mabizashi-tsuke kabuto , un elmo avente attaccato una visiera, una cresta centrale pronunciata, e proveniva dalla Cina e dalla Corea. Elmo del V secolo Il Kabuto , ora noto come il tipico elmo samurai, veniva utilizzato verso il X secolo durante il periodo Heian . L'elmo era abbinato all' armatura tipica del tempo secondo lo stile in uso, ma, analogamente a ciò che accadeva in Europa, l'elmo e l'armatura andarono modificandosi durante il tempo, in base agli

Proposte di lettura: Dante

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  Per i 700 anni dalla morte di Dante , a cui abbiamo dedicato anche un articolo sulla sua vita ed uno sulla Divina Commedia , non potevano mancare libri che parlassero di lui. Alessandro Barbero , professore di storia medievale all'Università del Piemonte Orientale ed uno dei migliori divulgatori in circolazione, ha scritto un libro che parla del sommo poeta ricostruendone minuziosamente i dettagli di vita, partendo dalla miriade di documenti che sono saltati fuori dagli archivi storici delle città in cui è vissuto. Scopriamo così un Dante Alighieri  di famiglia agiata, cavaliere che ha combattuto nella battaglia di Montaperti ; un Dante politico, pienamente immerso negli intrighi per impedire la presa di potere a Firenze , prima da parte dei ghibellini e poi dei guelfi neri; un Dante innamorato, che descrive cos'è l'amore attraverso le opere dedicate a Beatrice , che conosce e della quale si innamora fin da quando era bambino. Col suo classico stile accattivante e mai