La leggenda del pozzo di San Patrizio

"Sia la strada al tuo fianco, sia il vento sempre alle tue spalle,
possa il sole splendere caldo sul tuo viso, e la pioggia cadere dolce nei campi attorno e,
finché non ci incontreremo di nuovo, possa Dio proteggerti nel palmo della sua mano"


Questa è la benedizione del "Viaggiatore Irlandese" (Irish journey blessing), scritta da San Patrizio, vescovo irlandese, che viaggiò a lungo come missionario ed evangelizzatore.
A lui si deve la diffusione del Cristianesimo in Irlanda, seppur ispirato al paganesimo celtico.
Patrizio, nato con il nome di Maewyn Succat, è una figura emblematica per l'Irlanda e per i cristiani di tutto il mondo: si deve a lui infatti la diffusione del Cristianesimo, ispirato al paganesimo celtico, nelle isole britanniche. Per conservare le tradizioni irlandesi Patrizio combinò elementi pagani e cristiani, dando vita al Cristianesimo celtico.
Al suo nome sono legate numerose leggende, una delle più famose riguarda il Purgatorio di San Patrizio, noto anche come Pozzo senza fondo

Mappa di Station Island datata 1666. Sono riportate le cellette dei monaci e la caverna, contrassegnata dalla dicitura "Caverna Purgatory"
 
Nel V secolo, durante l'evangelizzazione dell'Irlanda, Patrizio pregò Dio per chiedere aiuto: gli irlandesi si rifiutavano di credere alle sue predicazioni, in mancanza di una prova concreta. Fu in quell'occasione che Dio gli mostrò una caverna, ovvero l'ingresso del Purgatorio. Gli increduli sarebbero potuti scendere nel Purgatorio per vedere con i propri occhi le pene dell'inferno e le gioie del paradiso.  
Nel luogo della grotta, sembra che intorno al V secolo fu edificato un monastero abitato da anacoreti. I resti del monastero sono visibili a Station Island, nella contea irlandese del Donegal. Riti e penitenze venivano eseguite prima di entrare nella caverna, come narrano numerosi scritti del medioevo.
 
veduta da lontano del monastero di Station Island
Monastero di Station Island

Le gesta di cavalieri, nobili e religiosi, che si avventuravano nella grotta nei secoli seguenti, sono numerosissime, come quelle del cavaliere Owain, di Malatesta da Rimini detto l'Ungaro, di Giorgio Grissaphan, cavaliere nell'esercito di Luigi d'Ungheria, del Visconte di Perelhos, ciambellano del re di Francia, e del vassallo del conte William VI d'Olanda, che visitò l'isola nel 1399. Per tutto il medioevo, racconti, cronache e diari riportano notizie di questo pellegrinaggio. Il 17 Marzo del 1497 papa Alessandro VI ordinò la chiusura della grotta, successivamente riaperta e definitivamente chiusa nel 1780. Nel 1632 venne destituito il monastero adiacente e molte testimonianze racchiuse nell'abbazia andarono perdute. Oggi la grotta risulta occlusa, ma recenti studi ipotizzano l'esistenza di un'antica struttura simile a una sauna utilizzata per purificare il corpo (purgatorium).

veduta dall'alto del pozzo di San Patrizio di Orvieto
Lo splendido pozzo di San Patrizio di Orvieto

A Orvieto si trova un capolavoro di ingegneria che prende il nome dal Purgatorio di San Patrizio. Costruito da Antonio da Sangallo il giovane, nel XVI secolo, per volere di papa Clemente VII come riparo in caso di calamità, il profondo Pozzo, precedentemente era noto come Pozzo della Rocca.
Nell'ottocento prese il nome di Purgatorio o Pozzo di San Patrizio per volere dei frati del convento dei Servi, che conoscevano la leggenda del santo irlandese: la profondità del pozzo ricordava loro la profonda grotta del santo.

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