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Visualizzazione dei post da novembre, 2018

Proposte di lettura: Lo sterco del diavolo

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Jacques le Goff è stato uno degli storici più prolifici, a livello letterario, in ambito medievale. Oggi vi proponiamo il suo lavoro incentrato sull'uso del denaro nel Medioevo ed intitolato "Lo sterco del diavolo". Il denaro, nel senso in cui lo intendiamo oggi, è un prodotto della modernità. Non è un protagonista di primo piano del Medioevo, né dal punto di vista economico e politico, né da quello psicologico ed etico; è meno importante e meno presente di quanto non lo fosse nell'Impero romano, e soprattutto assai meno centrale di quanto non diventerà nei secoli successivi. Dai pulpiti medievali risuona la condanna dell'avarizia come peccato capitale e le parole dei monaci e dei frati elogiano la carità ed esaltano la povertà come ideale incarnato da Cristo. Non l'accumulo, non la ricchezza garantiscono il buon vivere. La salvezza è nel dono e nel sostegno ai deboli. La pecunia è maledetta e sospetta, perché né il denaro né il potere economico sono ar

Historie Medievali: le ricette della tavola rotonda

Le ricette che vi proponiamo oggi, sono le seguenti: BRASCIOLE DI CARNE DI VITELLO Ingredienti: 6 fettine di carne di vitello abbastanza spesse (meglio se di coscia); 6 fettine di lardo; sale;  semi di finocchio pestati al mortaio. Procedimento Battere leggermente le fette di carne badando di non assottigliarle troppo. Cospargerle di sale e semi di finocchio e, se si ha tempo, farle riposare così per una mezz'oretta. Metterle a cuocere sulla graticola (non avendo a disposizione né brace né graticola, le si può arrostire al forno, su di una griglia e il risultato sarà ugualmente delizioso), ponendoci sopra una fetta di lardo che le manterrà umide. A questo punto bisogna fare attenzione che le fettine non si secchino troppo. Servirle ben calde, accompagnate generosamente da un buon vino. LA CARBONATA Ingredienti: 8 fettine di pancetta salata spesse circa ½ cm; 1 cucchiaino di zucchero; 1/4 di cucchiaino di cannella; 1 cucchiaio di prezzemolo tritato;

La Nascita della Regola dei Templari e la Gerarchia dell'Ordine

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Come accennato in altri articoli, i Cavalieri Templar i osservavano i tre precetti agostiniani di castità, povertà e obbedienza, ma in seguito alla crescente importanza economica e spirituale che il loro Ordine andava gradatamente acquistando, soprattutto grazie a donazioni, elargizioni e al largo consenso che riscuoteva un po' ovunque, si rese necessaria la formulazione di una regola ad hoc , sul modello di quelle che erano alla base degli ordini monastici tradizionali. Questa regola fu stabilita da due documenti: la Regola , approvata nel corso del Concilio di Troyes , che si tenne nell'omonima località nel 1129 e la bolla Omne datum Optimum di Papa Innocenzo II , emanata nel 1139. Per la formulazione del testo della Regola fu chiamato Bernardo di Chiaravalle , una delle personalità di maggiore spicco della cristianità occidentale e principale diffusore della nuova regola cistercense. Bernardo di Chiaravalle in un manoscritto medievale Sin dalla nascita dell'Ordi

La Nascita della Filigrana

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La filigrana è un marchio di fondo che spesso è visibile, anche oggi fra le righe di un testo, nei fogli di carta. Il marchio, di solito, rappresenta la cartiera che ha fabbricato quella determinata carta; ragion per cui, nello studio dei testi passati, rappresenta un elemento fondamentale per collocare geograficamente e temporalmente un determinato documento. Esempio di filigrana Nel XII Secolo la carta, importata dal Medio Oriente e già cominciata ad usare nell'XI secolo, cominciò a prendere il posto della più costosa pergamena. Già i cinesi, quasi un millennio prima, erano riusciti ad ottenere questo materiale essiccando e pressando una pasta di corteccia di particolari alberi; gradualmente, questa tecnologia si è diffusa sempre più verso ovest fino ad arrivare in Europa. Fabriano, in Italia, è stata una delle prime città ad intuire la convenienza economica di questo nuovo materiale; già nella seconda metà del 1300 Bartolo da Sassoferrato , insigne filosofo che studiò e l

The Great Battles of Historie Medievali: la Battaglia di Tinchebray

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La battaglia di Tinchebray venne combattuta nell'omonima cittadina della Normandia , il 28 settembre 1106, tra la fora di invasione guidata dal re Enrico I d'Inghilterra e suo fratello maggiore, Roberto II di Normandia . Miniatura del Maestro di Bedford della battaglia di Tinchebray (XV secolo) La guarnigione di Enrico era composta da circa 8400 uomini, di cui 2400 cavalieri, tra normanni, angioini e bretoni, e 6000 fanti, sia inglesi che normanni. Il re aveva organizato il suo esercito in tre gruppi: Ranulfo di Bayeux, Roberto di Beaumont, Il conte di Leicester, Guglielmo di Warenne e il conte di Surrey erano al comando delle due forze primarie; una riserva, capeggiata da Elia I del Maine , era collocata su un fianco dello schieramento, fuori dalla visuale nemica. Tra le fila di Enrico , si annoveravano anche Alano IV di Bretagna, Guglielmo d'Evreux, Ralph di Tosny, Roberto di Monfort e Roberto di Grandmensil . Lo schieramento di Roberto II era composto invece da c

Le vette dell'arte medievale: La cattedrale di Metz

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Uno dei più grandi capolavori francesi si trova a Metz. Dedicata a Santo Stefano, è una delle più belle e maestose opere gotiche mai realizzate al mondo. Prospetto laterale della cattedrale di Santo Stefano Alta più di 40 metri, ha impressionato i visitatori per le sue maestose vetrate, che coprono la strabiliante superficie di 6.500 metri quadri. La sua edificazzione iniziò nel 1120, su di una basilica del X secolo ad opera del vescovo Conrad de Scharfenberg. Fondamentalmente la costruzione si svilupperà in due fasi: la prima vedrà la ricostruzione delle navate e delle torri, evento molto insolito, in quanto normalmente i cantieri iniziavano dal coro; la seconda si occuperà del transetto e del coro. Si iniziò con la demolizione, fino alle fondamenta della navata ottoniana, e con il conseguente elevamento dei muri delle navate e la posa delle basi dei pilastri. Il materiale usato fu il Calcare di Jaumont, una pietra locale con forti presenze ferrose che le conferiscono il c

I bagni pubblici

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Anche se si dà per scontato che l'igiene personale nel Medioevo fosse pressoché quasi inesistente, pur non avendo fonti certe al riguardo, ciò non vuol dire che fosse nulla: abbiamo la certezza che intorno alla metà del 1100, in molti centri di  Italia ,  Spagna cristiana ,  Inghilterra  e  Germania , sorsero numerosi "balnea", ovvero bagni pubblici in cui le persone potevano recarsi per lavarsi. Queste strutture, che in parte ricordavano le terme romane, furono di ispirazione all'utilizzo anche in Europa grazie al modo d'uso che ne facevano gli islamici, e che prontamente gli Europei portarono dopo la conquista della Terra Santa durante la prima Crociata. Erano dotate di vasche riempite con acqua riscaldata grazie al fuoco a legna e di “stufe”, stanze simili alle nostre saune. I bagni pubblici medievali, a differenza delle antiche terme romane, non erano considerati luoghi di aggregazione e di incontro dove conversare e socializzare con gli altri, ma solo come

Historie medievali: le ricette della tavola rotonda

Le ricette che oggi vi proponiamo, sono le seguenti: CINGHIALE IN UMIDO Ingredienti (per 4 persone): 500 gr. di carne di cinghiale a spezzatino (chiedete una parte per arrosto); mezzo litro di vino rosso di buona qualità;  1 bicchiere di aceto di vino di buona qualità;  1 cucchiaino di zenzero in polvere;  1 cucchiaino di cannella in polvere;  1 pizzico di chiodi di garofano;  5 bacche di ginepro; abbondante pepe;  1 rametto di rosmarino;  sale;  mezza cipolla rossa;  olio;  1 noce di burro polenta fritta (opzionale). Procedimento Innanzitutto preparate la marinata: mescolate in un contenitore, il cinghiale, le spezie e il rosmarino unendo poi il vino e l'aceto. Lasciate a marinare tutta la notte in frigo. Questo passaggio serve per eliminare ulteriormente l'eccessivo gusto selvatico alla carne. Mettete sul fuoco una padella in cui fate sciogliere il burro con l'olio. Nel frattempo affettate la cipolla e sgocciolate per bene la carne e,

Historie Medievali: Feudal Japan, Il Periodo Heian (terza ed ultima parte)

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Oggi ritorniamo a parlarvi della terza ed ultima parte del Periodo Heian del Giappone medievale. Per chi si fosse perso i precedenti articoli, ecco dove trovarli:  Periodo Heian prima parte   Periodo Heian seconda parte  . La maggior parte dei resoconti della Guerra Gempei riguarda le lunghe campagne di Minamoto Yoshitsune , il generale più abile dei Minamoto ed uno dei più famosi samurai mai esistiti. Le battaglie che lo resero più famoso, furono quelle contro i Taira , ma egli iniziò la sua carriera sconfiggendo il cugino che viveva in montagna, chiamato Minamoto Yoshinaka . Yoshinaka aveva servito egregiamente la causa dei Minamoto, sconfiggendo Taira nella battaglia di Tonamiyama  del 1182, dove era riuscito ad intrappolare l'esercito nemico dei Taira in una vallata senza via d'uscita. Il suo trionfo incentivò i suoi cugini ad affrontarlo. Una volta eliminate le ambizioni personali di Yoshinaka , i Minamoto poterono finalmente concentrarsi sulla disfatta dei Taira,

La nave ritrovata

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Il Medioevo è un'era lontana, e molti suoi frammenti sono andati persi con lo scorrere del tempo. Esattamente come accade per  l'età classica, un grande aiuto per ricostruire il passato viene dall'archeologia e dalle moderne tecnologie. Oggi vi riportiamo una delle tante scoperte fatte negli ultimi anni: quella di una nave vichinga ritrovata in Norvegia. Siamo a Jellestad, un villaggio al confine fra la Norvegia e la Svezia, non lontano dalle acque dello stretto di Kattegat, un braccio di mare che divide la penisola scandinava dalla Danimarca. In quelle campagne è presente il tumulo di Jellhaugen. Tumulo di Jellhaugen Questo tumulo è un monumento nazionale, in quanto è il secondo tumulo funerario, di epoca vichinga, più grande di tutta la Norvegia. Essendo un luogo importante del passato di questo paese, i ricercatori del Norwegian Institute for Cultural Heritage Research (NIKU) hanno studiato attentamente quelle campagne a livello archeologico. Quando si studia un