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Visualizzazione dei post da settembre, 2024

Proposte di lettura: arsenico e altri veleni. Una storia letale nel Medioevo

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Beatrice del Bo , che insegna storia economica e sociale del Medioevo presso l'Università degli Studi di Milano, ha appena pubblicato un libro che ci parla sull'uso del veleno nell'epoca medievale. Nel Medioevo, il veleno era una minaccia costante, tanto che le morti per avvelenamento erano relativamente comuni, e l'arsenico, con la sua letale efficacia e la sua invisibilità, era una delle sostanze più micidiali. In questo saggio, che nella sinossi del libro è definito storia, leggeremo di uomini e donne, santi e assassini, animali fantastici, antidoti e amari calici, speziali e confidenti, crimini e processi che rappresentano gli ingredienti fondamentali per poter capire dinamiche e utilizzo di questo metodo di assassinio. Le narrazioni letterarie, le cronache e le rappresentazioni artistiche hanno alimentato un immaginario del veleno come arma segreta e insidiosa e delle donne come le principali «avvelenatrici». Ma a partire da alcune fonti storiche, l'autrice dec...

Le vette dell'arte medievale: il trittico di San Giovenale

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Se andate al Museo di Masaccio a Cascia di Reggello , vicino Firenze , potrete ammirare la prima opera che conosciamo del grande maestro Masaccio . Di questo grande pittore già abbiamo parlato diverse volte in passato parlandovi della sua vita , o del polittico un tempo presente a Pisa . Questa volta invece vi illustriamo l'opera con cui, forse, il grande pittore si è presentato al mondo dell'epoca divenendone così uno dei protagonisti della storia dell'arte: il trittico di San Giovenale . Il trittico di San Giovenale La prima cosa che deve saltare all'occhio dell'osservatore è l'uso della prospettiva nel pannello principale: i due braccioli del trono infatti, seguono delle linee che vanno ad incontrarsi nell'asse in cui troviamo la madonna col bambino. Masaccio è uno dei primi ad usare questa tecnica che, di lì a breve, grazie a lui, cambierà per sempre la storia dell'arte figurativa. Questa risulta essere la più antica testimonianza di prospettiva gi...

Historie Medievali the life of: Ende, la miniaturista

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Nel vasto panorama dell'arte medievale, dove le donne spesso rimanevano nell'ombra, il nome di Ende emerge come un faro in una notte oscura. Miniaturista del X secolo, la sua firma apposta sul Beato di Gerona la rende una delle poche artiste medievali di cui conosciamo l'identità. Un nome che, seppur breve, evoca un mondo di creatività, devozione e mistero. Beato di Girona, 975 Per comprendere appieno la figura di  Ende , è fondamentale contestualizzarla nel suo tempo. Il X secolo fu un periodo di grandi trasformazioni in Europa, segnato da un rinnovato interesse per la cultura classica e da una profonda spiritualità. Le miniature, in questo contesto, erano molto più che semplici decorazioni: erano finestre sull'aldilà, strumenti di meditazione e veicoli di comunicazione della fede. Le monache, come  Ende , svolgevano un ruolo cruciale nella produzione di questi preziosi manufatti. Confine tra il mondo terreno e quello divino, il monastero era un luogo ideale per la c...

Milano nel medioevo

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Milano , la metropoli lombarda che oggi conosciamo, ha radici profonde che affondano nel Medioevo. Questo periodo storico, caratterizzato da tumulti politici, fervore culturale e profonde trasformazioni sociali, ha lasciato un'impronta indelebile sulla città. Le origini della città risalgono all'epoca romana, quando Mediolanum era un importante centro amministrativo e militare. Con la caduta dell' Impero Romano d'Occidente , la Milano subì un periodo di declino, ma riuscì a riprendersi grazie alla sua posizione strategica e alla vitalità dei suoi abitanti. Il Ducato di Milano ed i domini dei Visconti (segnati in verde brillante) all'inizio del XV secolo A partire dal XII secolo, in Italia si assistette alla nascita dei comuni, entità politiche autonome che sfidavano il potere imperiale. Milano non fece eccezione e divenne uno dei comuni più potenti e ricchi della penisola. Nel XIII secolo, la famiglia Visconti riuscì a imporre la propria egemonia sulla città, tra...

Historie Medievali Faudal Japan: Il tempio Tōdai-ji di Nara

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In un articolo passato abbiamo parlato della città di Nara . In questo articolo abbiamo accennato ai suoi vari e meravigliosi templi. Oggi vi mostriamo le bellezze del tempio di T ō dai-ji ( 東大寺 ). Statua del guardiano Nio presente nel tempio Nell'VIII secolo dopo Cristo, l'imperatore del Giappone Sh ō mu decise di edificare questo meraviglioso tempio buddhista. Il nome del tempio   T ō dai-ji  ( 東大寺 ) significa letteralmente " Grande tempio Orientale ", ed è il tempio più importante costruito nell'allora capitale Nara , tanto da essere tutelato come monumento nazionale. All'interno vi è la sala del grande Buddha: si tratta della costruzione in legno più grande del mondo con un frontale alto 57 metri e profondo 50. Nella sala è conservato il Vairocana Buddha , che è conosciuto come Daibutsu (大仏), ossia " Grande Buddha "; si tratta di una statua in bronzo del Buddha alta 14 metri. Sempre nella stessa sala è presente una gigantesca Lanterna Ottago...

La prostituzione nel medioevo

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La prostituzione, spesso considerata un tabù, è un fenomeno che ha attraversato le epoche e le culture. Nel Medioevo, periodo storico caratterizzato da forti contraddizioni e da una rigida struttura sociale, questa pratica assumeva connotazioni peculiari. La prostituzione non era certo un'invenzione del Medioevo. Tracce di questa attività si ritrovano in diverse civiltà antiche. Tuttavia, è proprio nel corso di questo lungo periodo storico che la prostituzione si istituzionalizza e si integra profondamente nella società. Prostitute in un bagno pubblico Le ragioni che spingevano le donne a prostituirsi erano molteplici e spesso legate a condizioni di estrema precarietà. In primis la povertà: infatti la mancanza di risorse economiche era una delle cause principali. Molte donne, soprattutto quelle provenienti dalle campagne, erano costrette a vendere il proprio corpo per sopravvivere. Inoltre l'assenza di una dote poteva rappresentare un'ulteriore causa: nel Medioevo, la dote ...

Proposte di lettura: Così belle così vicine: viaggio insolito nelle città dell'Italia medievale

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  Come ben sappiamo, nel basso medioevo le città italiane vivono un'autentica rinascita; il modello di Comune, che si afferma nell'Italia centro settentrionale, fra i territori del Sacro Romano Impero, mette in moto un sistema economico e industriale tale da portare alla fioritura architettonica e artistica di quelle che diverranno le odierne città d'arte che tutti conosciamo. " Nuovi palazzi pubblici, nuove chiese, cinte murarie, strade, ponti, piazze e fontane: ovunque l'utilità trova il proprio complemento nell'estetica. Il volto delle città ne emerge ridisegnato, secondo criteri architettonici e ornamentali tesi alla ricerca della bellezza, ormai individuata come strumento tra i più efficaci della propaganda del nuovo potere. ", potrete leggere nelle recensioni che trovate su questo libro. Jean-Claude Maire Vigueur , medievista francese della Scuola Normale Superiore di Parigi, ci accompagnerà così in questo viaggio nelle città dell'Italia centrale...

Historie Medievali: le ricette della tavola rotonda

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Bentornati nella nostra cucina. Anche oggi siamo qui a proporvi due interessanti ricette medievali. Vediamole insieme. TORELLO ALLA PERUGINA (XIV sec.) Ingredienti: 1 kg. di girello di vitello; 200 gr. di fegatini di pollo; 40 gr. di petto di pollo; 2 alici; 1/2 cipolla; 1 carota; 1 costa di sedano; 3 foglie di salvia; 1 cucchiaio di capperi; 1 limone; Vino bianco; 15 ml olio extra vergine di oliva; Sale e pepe. Procedimento Sminuzzare gli ortaggi, legare il girello con uno spago da cucina ed adagiare il tutto in una pentola con l'olio extra vergine di oliva. Accendere il fuoco e rosolare a fiamma vivace per alcuni minuti. Aggiungere un bicchiere di vino bianco e continuare la cottura a pentola chiusa per circa 20 minuti. A questo punto aggiungere il petto di pollo tagliato a pezzetti, i fegatini puliti, condire con sale e pepe e cuocere per altri 20 minuti senza coperchio. Togliere la carne e passare al setaccio il fondo di cottura insieme alle alici e ai capperi, aggiungendo al s...