Proposte di lettura: arsenico e altri veleni. Una storia letale nel Medioevo
Beatrice del Bo, che insegna storia economica e sociale del Medioevo presso l'Università degli Studi di Milano, ha appena pubblicato un libro che ci parla sull'uso del veleno nell'epoca medievale. Nel Medioevo, il veleno era una minaccia costante, tanto che le morti per avvelenamento erano relativamente comuni, e l'arsenico, con la sua letale efficacia e la sua invisibilità, era una delle sostanze più micidiali.
In questo saggio, che nella sinossi del libro è definito storia, leggeremo di uomini e donne, santi e assassini, animali fantastici, antidoti e amari calici, speziali e confidenti, crimini e processi che rappresentano gli ingredienti fondamentali per poter capire dinamiche e utilizzo di questo metodo di assassinio.
Le narrazioni letterarie, le cronache e le rappresentazioni artistiche hanno alimentato un immaginario del veleno come arma segreta e insidiosa e delle donne come le principali «avvelenatrici». Ma a partire da alcune fonti storiche, l'autrice decostruirà i falsi miti di questo fenomeno: l'uso del veleno coinvolgeva uomini e donne di ogni ceto sociale, infiltrandosi tanto nelle corti nobiliari quanto nei mercati e nelle taverne delle città, e non era solo uno strumento di morte, ma anche di cura e un simbolo di autorità e controllo, capace di sconvolgere le dinamiche del potere e della vita quotidiana. La vera storia di un nemico spesso invisibile.
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