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Visualizzazione dei post da maggio, 2024

Castell'Arquato

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In provincia di Piacenza , sulle sponde del fiume Arda , si inerpica sulla collina un borgo dominato da un castello che sembra quasi uscito da una favola. Questo centro era conosciuto già in epoca longobarda, in quanto situato su una via strategica, la via dei Monasteri , che collegava la pianura Padana alla Lunigiana in Toscana , tagliando di traverso l'Appennino settentrionale. Nonostante il millennio trascorso da allora, questo borgo resta un piccolo gioiello; quindi, se avete un week end libero, non esitate a mettervi in macchina, a prendere l'autostrada A1 , uscire a Fiorenzuola e dirigervi diritti a Castell'Arquato ! Castell'Arquato emerge dalle nuvole Tanti sono i nomi emersi da documenti dell'VIII secolo: finibus Castri Arquatense, Castro Fermo, Castro Fermo Arquatense e Fines Castellana.   Un nobile, chiamato nei documenti degli atti di fondazione  Magno , fonda il borgo col castello fra il 756 ed il 758; il borgo ha subito una grande vitalità e gode de

L'Alessiade

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L' Alessiade , realizzata da Anna Comnena nel XII secolo, rappresenta un'opera monumentale che intreccia sapientemente storia, letteratura e propaganda. Scritta in greco bizantino, questa straordinaria biografia narra le gesta del padre, l'imperatore Alessio I Comneno (regnante dal 1081 al 1118), delineandone il ritratto di un sovrano abile, lungimirante e devoto. L'Alessiade si articola in 15 libri, offrendo un panorama dettagliato del regno di Alessio I , costellato da battaglie epiche, intrighi politici, riforme amministrative e profonde riflessioni filosofiche. Anna non si limita a elencare fatti e date, ma li contestualizza all'interno di un'ampia cornice narrativa, arricchendo il racconto con aneddoti, descrizioni vivide e digressioni erudite.   Manoscritto dell'Alessiade conservato nella Biblioteca Laurenziana di Firenze L'Alessiade, pur essendo una preziosa fonte storica per la conoscenza dell' Impero Bizantino durante il periodo Comnenico

Le vette dell'arte medievale: il presepe di Greccio

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In un articolo passato abbiamo parlato della nascita del presepe a Greccio . Questo avvenimento ebbe un'enorme influenza sull'immaginario artistico dell'epoca, tanto che il grande Giotto arrivò a dipingere l'affresco che vi presentiamo oggi. L'affresco raffigurante il presepe di Greccio Siamo nella basilica superiore di Assisi , un autentico capolavoro dell'arte medievale in cui davvero ogni elemento affrescato è degno di un articolo a sé; ed il riquadro raffigurante il presepe di Greccio è uno di questi. L'episodio appartiene al ciclo di affreschi dedicati alla legenda di San Francesco , ossia " Come il beato Francesco, in memoria del Natale di Cristo, ordinò che si apprestasse il presepe, che si portasse il fieno, che si conducessero il bue e l'asino; e predicò sulla natività del Re povero; e, mentre il santo uomo teneva la sua orazione, un cavaliere scorse il <vero> Gesù Bambino in luogo di quello che il santo aveva portato. " Come

Great battles of Historie Medievali: il saccheggio di Amburgo

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Nel corso della storia, la città di Amburgo ha subito numerosi attacchi e saccheggi, ma nessuno è stato così devastante come quello perpetrato dai Vichinghi - dei quali ci siamo occupati in una serie di articoli passati ( parte 1 , parte 2 e parte 3 )nell'anno 845. Questo evento brutale segnò un punto di svolta nella storia della città e lasciò un segno indelebile nella sua memoria collettiva. All'epoca, i Vichinghi erano un popolo di abili guerrieri e navigatori provenienti dalla Scandinavia. Erano noti per le loro incursioni rapide e violente lungo le coste dell'Europa, depredando monasteri, città e villaggi. La loro ferocia e imprevedibilità li rendevano nemici temuti in tutto il continente. Vichinghi in navigazione, rappresentazione del XII secolo                                                     Nell'845, un imponente esercito di Vichinghi, composto da circa 600 navi, guidato dal leggendario re Horik I , salpò verso le coste della Germania settentrionale. Il lor

La scoperta di una tomba di un gigante con una grande spada

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Nuove spettacolari scoperte arrivano dalla Svezia ! La terra d'origine dei vichinghi ci dona infatti la tomba di un uomo, vero e proprio gigante per l'epoca, che ha portato nel suo ultimo viaggio una spada, le cui dimensioni sono veramente degne della sua possente altezza. Il luogo dove è stata scoperta la sepoltura Siamo ad Halmstad , nella Svezia occidentale: in una delle piazze principali della città, nel corso di alcuni scavi, sono venute alla luce 49 tombe di epoca medievale. Nulla di nuovo per queste zone, se non fosse che in una delle tombe gli archeologi hanno ritrovato un autentico gigante, almeno per l'epoca: un uomo di un metro e novanta che, nel suo ultimo viaggio, ha portato con sé un'imponente spada di ben un metro e trenta centimetri di lunghezza. L'analisi ai raggi x della spada, pubblicata dall'associazione culturale di Halland , ha rivelato su di essa una decorazione: un intarsio metallico rappresentante due croci, probabilmente composte da me

Proposte di lettura: La cattedrale di Genova nel medioevo

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  Nel corso del tempo c'è stata una cattedrale italiana spesso sottovalutata: stiamo parlando della cattedrale dedicata a  San Lorenzo  a  Genova . Per via delle grandi esperienze artistiche, essa è da ritenersi un luogo eccezionale per l'arte romanica, sia italiana che europea. La cattedrale, eretta nel 1099 e consacrata nove anni dopo da Papa Gelasio , si sviluppa nel corso del tempo e diventa un importante punto di riferimento della città. Questo volume che vi proponiamo è la prima monografia completa su questo grande capolavoro dell'arte, in cui vengono narrate le sue vicende, fra cui l'incendio e la sua ricostruzione nel XIV secolo, partendo da un'accurata analisi delle fonti storiche e dei documenti a disposizione, arrivando così a ricostruire le varie fasi edilizie della struttura.  Curato da Clario Di Fabio , professore ordinario di arte medievale all'Università di Genova, è un tomo imperdibile se siete amanti dell'architettura romanica. Se la recens

Historie Medievali The life of: Giovanni Senzaterra

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Giovanni Plantageneto , meglio conosciuto come Giovanni Senzaterra , nacque ad Oxford il 24 dicembre 1166, ultimo figlio di Enrico II d'Inghilterra e Eleonora d'Aquitania . Il soprannome "Senzaterra" gli fu affibbiato per via del fatto che non ricevette dal padre alcun possedimento terriero, a differenza dei suoi fratelli maggiori. Durante la giovinezza, Giovanni si distinse per la sua personalità ambiziosa e per il carattere impulsivo, spesso creando tensioni con i fratelli, in particolare con Riccardo Cuor di Leone . Nonostante le frizioni, Giovanni dimostrò anche capacità amministrative e militari, ricoprendo ruoli importanti durante il regno del padre. Giovanni Senzaterra in una miniatura della Historia Anglorum di Matthew Paris, 1250-1259 Nel 1199, alla morte di Riccardo I , salì al trono d'Inghilterra. Il suo regno fu sin da subito caratterizzato da instabilità e conflitti. La sua personalità autoritaria e i suoi metodi di governo accentrati gli alienarono

Historie Medievali: le ricette della tavola rotonda

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Oggi torniamo in cucina. Ecco le imperdibili ricette che vi proponiamo: STUFATO DI NAVONE E PANCETTA (XIV secolo) Ingredienti: 250 gr. di pancetta; 250 gr. di navone; zafferano; 1 uovo; latte di capra; strutto; sale. Procedimento: Tagliare la pancetta e cuocerla in padella per circa 15 minuti con poco strutto. Sbucciare e tagliare il navone a pezzetti, poi aggiungerlo alla carne con due pizzichi di sale. Cuocere per altri 40 minuti finché il navone non diventa completamente tenero. Mettere a bagno lo zafferano in poco brodo, poi sbattere le uova e stemperare con qualche cucchiaio di latte e il brodo colorato con lo zafferano. Aggiungere questa mistura allo stufato e cuocere per 2 o 3 minuti. Servire lo stufato ancora caldo. ZUPPA DI MAIALE E CIPOLLE (XIV sec.) Ingredienti: 300 gr. coppa di maiale; 2 cipolle; 1 uovo; aceto; zafferano; sale. Procedimento: Mettete lo zafferano in acqua calda. Tagliate la carne in piccoli pezzi e lessatela in acqua salata per 40 minuti. Tagliate le cipolle

Historie Medievali Feudal Japan: il tempio Mii-dera

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Poco distante da Kyoto c'è la ridente cittadina di  Ōtsu ; lì vicino, ai piedi del monte Hiei , si trova uno dei quattro templi più grandi del Giappone: il tempio buddhista di Mii-dera . Scopriamolo insieme! La sala d'oro del tempio Mii-dera Quello di cui stiamo parlando è uno dei monumenti nazionali del Giappone : si tratta di un imponente complesso composto da una quarantina di edifici immersi in una rigogliosa vegetazione. Fondato nel 672 dopo Cristo, nel periodo Nara , fu voluto dall'imperatore in persona in onore della morte di suo fratello, deceduto a seguito delle lotte di successione al trono. Il nome originale era  Onjō-ji (園城寺), e in seguito ribattezzato Mii-dera (三井寺, 御井寺), che significa " tempio dei tre pozzi ", per via delle sorgenti presenti, che servivano per il bagno rituale dei neonati. Tutt'oggi la sala principale del tempio ospita una sorgente di acqua sacra. Nel IX secolo il tempio accresce la sua importanza, fino a diventare uno dei più

Lo zucchero nel medioevo

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Nel Medioevo, lo zucchero era conosciuto come "sale dolce", una sostanza preziosa e misteriosa che arrivava da terre lontane, carica di fascino e mistero. Diversamente da oggi, non era un ingrediente comune nelle cucine quotidiane, ma piuttosto una spezia rara e costosa, riservata alle tavole dei nobili e dei ceti più abbienti. Le prime tracce dello zucchero si ritrovano in India , dove la canna da zucchero era coltivata fin dall'antichità. Attraverso le rotte commerciali, il suo succo cristallizzato raggiunse la Persia e il mondo arabo, dove la produzione e il consumo dello zucchero conobbero un grande sviluppo. Raccolta della canna da zucchero,miniatura del Codex Vindobonensis   Fu proprio grazie agli Arabi che lo zucchero arrivò in Europa, introdotto in Sicilia e in Spagna intorno al X secolo. Da qui si diffuse gradualmente nel resto del continente, portato dai mercanti e apprezzato per il suo sapore esotico e le sue proprietà benefiche. Come accennavamo precedentem