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Historie Medievali ti consiglia:

Il nostro libro: La croce del Nord!

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Ebbene sì! Ci abbiamo provato e alla fine l'abbiamo scritto. Due anni di duro lavoro ed abbiamo creato l'epopea di un cavaliere normanno in un momento delicato della storia europea. Siamo lieti di presentarvi la nostra fatica letteraria, in cui abbiamo profuso tutta la nostra passione e conoscenza! Il nostro romanzo potete trovarlo ai seguenti link: - sul miolibro.it: http://ilmiolibro.kataweb.it/libro/narrativa/261064/la-croce-del-nord/ - su Kobo.com: https://www.kobo.com/ie/en/ebook/la-croce-del-nord - su mondadoristore.it:  https://www.mondadoristore.it/ebook/Historie-Medievali/aut03071891/ - su IBS:  https://www.ibs.it/croce-del-nord-ebook-vari/e/9788892317734 E da oggi ci trovate anche su Amazon: https://www.amazon.it/dp/B088QN1PD1  (formato kindle e cartaceo) Il protagonista della nostra storia è Hardwin, un cavaliere normanno, figlio del signore del castello di Edington, piccolo centro dell’Inghilterra meridionale. Fin dalla più giov...

Le vette dell'arte medievale: la Madonna Ruccellai

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Sul finire del XIII secolo, Duccio di Buoninsegna , uno dei massimi esponenti artistici del suo tempo, dipinge questa pregevole pala attualmente conservata agli Uffizi in Firenze . Questa pala lignea rappresenta una madonna con bambino in trono, dipinta per la vicina chiesa di Santa Maria Novella , ed è la tavola in legno più grande pervenutaci dal XIII secolo. La Madonna Ruccellai L'opera, dipinta nel 1285 si ispira alla Maestà del Louvre di Cimabue , creata circa 5 anni prima: la posizione del trono è infatti in tralice, ma ha una sensibilità più gotica e una maggiore dolcezza nei lineamenti dei volti, superando i rigidi schematismi bizantini che fino a quel momento avevano caratterizzato i dipinti medievali. Si tratta di una madonna aristocratica e raffinata: Duccio , probabilmente si ispirò anche ad oggetti quali smalti, miniature e avori provenienti dalla Francia , di sapore innovativamente gotico. Sono molti infatti gli elementi di stile gotico presenti nell'opera: manc...

Gli addobbi natalizi nel medioevo

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Il Natale nel Medioevo, pur in un contesto storico e sociale molto diverso dal nostro, era già un periodo ricco di celebrazioni e tradizioni. Le case, i luoghi di culto e persino le strade si vestivano a festa, creando un'atmosfera magica e suggestiva. All'interno delle case, le decorazioni natalizie erano essenzialmente legate al mondo naturale. Il verde, simbolo di vita e rinascita, era onnipresente. Vischio, edera e alloro, con le loro foglie lucenti e le bacche colorate, venivano appesi alle porte e alle finestre. Si credeva che queste piante portassero fortuna e proteggessero dagli spiriti maligni. Il vischio, in particolare, era considerato una pianta sacra e veniva spesso posto sotto il quale scambiarsi baci. Corona di agrifoglio simile a quelle che già si utilizzavano nel medioevo Nelle chiese, le decorazioni erano più elaborate e legate ai riti religiosi. Si utilizzavano candele, spesso realizzate con cera d'api, per illuminare gli altari e creare un'atmosfera ...

Proposte di lettura: La tredicesima tribù. L'Impero dei Cazari e la sua eredità

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  Una popolazione turca seminomade, originaria delle steppe dell'Asia centrale, si è mescolata con slavi, iranici e goti provenienti dalla Crimea . Fra il V ed il XII secolo dominarono un vasto territorio fra mar Nero e mar Caspio , formando un prospero e fiorente regno. Nell'VIII secolo, infine, questo popolo si convertì dallo sciamanesimo all'ebraismo. Stiamo parlando di un popolo poco conosciuto, i Cazari , e Arthur Koestler , storico e scrittore ungherese del secolo scorso, con metodo storiografico, ci prende per mano nel suo libro e ce ne racconta le vicende.  In questo libro potremo scoprire le vicende di un popolo non molto conosciuto, ma che ci aiuta a capire anche come nelle più lontane propaggini dell' Europa abbiamo avuto popolazioni che hanno avuto vicende storiche interessanti e complesse. Se la recensione ti ha incuriosito, puoi trovare il libro a questo link .

L'olio nel Medioevo

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L' olivo , pianta simbolo del Mediterraneo, era coltivato fin dall'antichità e la sua importanza non diminuì affatto durante il Medioevo. L'olio ricavato dalle sue olive aveva molteplici usi e rivestiva un ruolo fondamentale in diversi ambiti: Alimentazione : nonostante l'uso di grassi animali fosse più diffuso nelle regioni settentrionali, l'olio d'oliva era molto apprezzato nelle zone mediterranee, soprattutto dalle classi più agiate. Veniva utilizzato non solo per condire le pietanze, ma anche per la conservazione degli alimenti. Illuminazione : l'olio era il combustibile principale per le lampade a olio, utilizzate nelle case, nelle chiese e in tutti gli ambienti che necessitavano di illuminazione artificiale. Cosmetica : l'olio d'oliva era un ingrediente fondamentale per la produzione di saponi, creme e unguenti, utilizzati per la cura del corpo e dei capelli. Medicina : le proprietà dell'olio d'oliva erano note e sfruttate in ambito med...

La nascita del giubileo

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E' il 22 febbraio del 1300, Papa Bonifacio VIII ha da poco emanato una bolla che ha scaldato i cuori di tutti i cristiani d' Europa : nella Antiquorum habet fida relatio ha infatti affermato che, se nel corso di quell'anno un fedele fosse entrato per trenta volte (quindici se non fosse stato romano) le basiliche di San Pietro e San Paolo fuori le mura , allora gli sarebbero stati rimessi tutti i peccati. La notizia fa il giro del continente, e dato che la volta successiva questa possibilità sarebbe stata concessa dopo cento anni, torme di pellegrini si riversano a Roma per avere l'indulgenza plenaria. Era appena nato il Giubileo . Bonifacio VIII, fautore del primo Giubileo L'afflusso di pellegrini fu pazzesco: lo stesso Dante Alighieri , nella Divina Commedia , opera di cui abbiamo parlato in questo articolo , ci informa che sul ponte antistante Castel Sant'Angelo fu necessario regolamentare il senso di marcia: " come i Roman per l'essercito molto,...

Historie medievali feudal Japan: il santuario di Itsukushima

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Siamo nel Giappone meridionale, e più precisamente nel mare interno di Seto . In questo mare c'è una piccola isola, Itsukushima , dove sorge un santuario eccezionale, riconosciuto patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. Il santuario di Itsukushima L'isola su cui sorge il santuario è talmente sacra che dal 1878 il governo giapponese non permette nascite o morti nella zona del santuario, tanto che le donne incinte e i malati terminali vengono allontanati dall'isola. Anche le sepolture sono vietate. Daini e cervi si muovono liberamente sull'isola, ed è possibile avvistarli abbastanza agevolmente. Fra il VI e l'VIII secolo dopo Cristo viene fondato il santuario, che assume la sua forma attuale nel 1168 dopo la ricostruzione finanziata da Taira no Kiyomori , importante capo militare del periodo Heian . Il complesso consiste in una serie articolata di edifici a palafitta, costruiti nel mezzo della baia dell'isola; esso è circondato da edifici ausiliari associati...

L'introduzione dei bottoni

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Il bottone, oggi elemento banale e indispensabile del nostro vestiario, ha una storia lunga e complessa, le cui radici affondano nel Medioevo. Prima dell'avvento di questo piccolo oggetto, gli abiti venivano chiusi con una varietà di sistemi: fibbie, lacci, spille e nodi erano i metodi più comuni. Le prime tracce di bottoni risalgono all'antichità, ma erano più che altro degli ornamenti, dei pomelli fissati su una parte del vestito e infilati in fori praticati sull'altra. Non avevano quindi una funzione pratica di chiusura, ma servivano a decorare gli abiti, soprattutto quelli delle classi più agiate. I bottoni in una rappresentazione del XIV secolo È proprio nel Medioevo che il bottone inizia a diffondersi e a diventare un elemento sempre più importante dell'abbigliamento. Inizialmente, però, il suo utilizzo rimane limitato alle classi superiori: i bottoni dei vestiti dei nobili erano spesso realizzati in materiali pregiati, come l'oro, l'argento o le pietre pr...

Le vette dell'arte medievale: la Cappella Brancacci

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In passato abbiamo parlato di Masaccio (vi lasciamo l'articolo a questo link ). Uno dei suoi grandi capolavori, uno di quelli che ha segnato la fine dell'arte medievale e l'inizio di quella rinascimentale, lo abbiamo agli albori del XV secolo. Realizzata per la famiglia   Brancacci in Santa Maria del Carmin e a Firenze , ecco a voi un autentico apice della storia dell'arte a cavallo fra medioevo e rinascimento: Cappella Brancacci . Turisti ammirano estasiati la cappella Brancacci Siamo negli anni 20 del 1400, e la famiglia Brancacci , proprietaria di una cappella in Santa Maria del Carmine a Firenze , commissionò alla bottega di Masolino , uno degli artisti più in voga alla fine medioevo, la decorazione di un ciclo di affreschi sulle storie di San Pietro .  Per via di impegni esteri di Masolino , il cantiere della cappella passò sotto la direzione del suo aiutante  Masaccio , che ci lavorò dal 1425 fino alla sua morte, avvenuta nel 1428, lasciando l'opera incomple...

Historie Medievali: le ricette della tavola rotonda

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Bentornati nella nostra cucina. Oggi vi proponiamo le seguenti ricette: BRODO DI CECI ROSSI (XIV sec.) Ingredienti: 200 gr. di ceci rossi secchi; 1 cucchiaio di farina; olio d’oliva; pepe macinato grossolanamente; ½ cucchiaino di cannella in polvere; salvia; rosmarino; prezzemolo (o pastinaca); sale. Procedimento: La sera prima mettere a bagno i ceci in abbondante acqua tiepida. Mescolare la farina, con due cucchiai di olio di oliva, pepe e cannella e mettere il tutto in una pentola piuttosto capiente. Aggiungere i ceci e mescolare con le mani. Ricoprire con dell’acqua fredda e mettere sul fuoco portando ad ebollizione. Aggiungere della salvia, del rosmarino e del prezzemolo. Lasciare cuocere a fuoco basso per almeno due ore finché i ceci non saranno diventati molto teneri. Aggiungere il sale quasi a fine cottura e servire la zuppa ben calda. CIVERO DI LEPRE (XIV sec.) Ingredienti: 1 lepre di 1,5 - 2 kg di peso; 1 grossa noce di strutto; 3 cipolle; 2 fette di pane casereccio arrostito;...

Proposte di lettura: L'impero che non voleva morire - Il paradosso di Bisanzio

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  Fino al VI secolo dopo Cristo l' Impero Romano d'Oriente era uno stato vastissimo, il più vasto della zona eurasiatica, ma a partire da quel momento l'estensione territoriale ne subì un grosso ridimensionamento, fino a perderne i tre quarti nel 700 dopo Cristo per via del Califfato islamico che avanzò nei suoi territori. Eppure, nonostante ciò, questo mastodonte della storia è riuscito a sopravvivere ancora per svariati secoli. L'accidentata geografia dei territori rimanenti in Anatolia e nell' Egeo fu strategicamente vantaggiosa, poiché impedì ai nemici di occupare permanentemente le città, rendendoli vulnerabili ai contrattacchi romani. Più l'Impero si riduceva, più si calamitava intorno a Costantinopoli , la cui capacità di resistere ai diversi assedi si rivelò decisiva. Anche i cambiamenti climatici ebbero un ruolo, poiché imposero di diversificare la produzione agricola, aiutando così l'economia imperiale. La crisi costrinse la corte ad avvicinarsi...

Aslaug Sigurdsdóttir: La Regina Guerriera della Mitologia Norrena

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Aslaug Sigurdsdóttir , nota anche come Aslög, Kráka , Kraba o Randalín , è una figura centrale nella mitologia norrena. Compare in diverse saghe, tra cui l' Edda di Snorri , la Saga dei Völsungar e la Ragnars saga loðbrókar . La sua storia è intrisa di magia, profezie e battaglie, che la rendono una delle figure femminili più complesse e affascinanti del pantheon nordico. Aslaug era figlia di Sigurðr , uno dei più grandi eroi della mitologia norrena, e di Brynhildr , una valchiria. Fin dalla nascita, il suo destino era segnato dalle profezie. Si diceva che sarebbe diventata la moglie di un grande re e madre di figli potenti. La sua bellezza e il suo coraggio erano leggendari, e le venivano attribuiti poteri divinatori. Aslaug Sigurdsdóttir in un dipinto del 1862 La storia di Aslaug si intreccia indissolubilmente con quella di Ragnar Lodbrok , un famoso re vichingo. Le loro strade si incrociarono in circostanze straordinarie, come narrato nella Saga dei Völsungar . Ragnar , ammirat...

Historie Medievali The Family of: gli Strozzi

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ORIGINI Siamo nel XII secolo a Fiesole , un centro alle porte di Firenze . In questo luogo, a svilupparsi è una famiglia che per la storia fiorentina sarà importantissima. Già nel corso dello stesso secolo si stabiliranno in una casa torre a Firenze , dove ben presto diverranno una delle famiglie più importanti della città. La casa torre degli Strozzi a Firenze, prima loro residenza nella città CONTESTO GEOGRAFICO Il contesto in cui si sviluppa la storia degli Strozzi è la Repubblica Fiorentina , stato indipendente del Sacro Romano Impero da poco succeduta alla Marca di Tuscia . Mappa della Repubblica Fiorentina La Repubblica Fiorentina giocherà un ruolo importante nello sviluppo della famiglia, in quanto essa entrerà a far parte del gruppo oligarchico che gestirà questo stato, tanto che per alcuni frangenti sarà conosciuta come la famiglia più ricca della città. Infatti, già nel 1260 la famiglia giocherà un ruolo importante nella battaglia di Montaperti , dove perderà la vita uno d...