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Visualizzazione dei post da maggio, 2019

Proposte di lettura: il Medioevo spiegato ai ragazzi

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Vi piace il Medioevo e volete trasmettere la vostra passione anche i vostri figli? Ecco a voi un titolo interessante che potrebbe essere utile ad incuriosire i lettori più giovani: Il Medioevo spiegato ai ragazzi. L'autore è Jacques Le Goff , ovvero un nome, una garanzia. In questo libro è riportato un interessantissimo dialogo fra il medievalista ed alcuni studenti francesi, in cui egli cerca di far capire, nel linguaggio più semplice e chiaro possibile, quest'epoca così lunga nella storia del mondo occidentale. "Se studiate il Medioevo vi accorgerete che è diverso da ciò che siamo, da ciò che l'Europa è oggi diventata. Avrete come l'impressione di fare un viaggio all'estero. Occorre non dimenticare che gli uomini e le donne di questo periodo sono i nostri antenati, che il Medioevo è stato un momento essenziale del nostro passato, e che quindi un viaggio nel Medioevo potrà darvi il duplice piacere di incontrare insieme l'altro e voi stessi.",

Historie medievali: le ricette della tavola rotonda

Le ricette che oggi vi proponiamo, sono le seguenti: BRANZINO AL FORNO CON SPEZIE E NOCI Ingredienti (per 4 persone): un branzino di circa 1,3kg.; 150 gr. di gherigli di noce;  1 cucchiaino di timo fresco;  1 cucchiaino di cannella in polvere;  1 cucchiaino di cumino; 1 cucchiaio di coriandolo; 1 bustina di zafferano;  1 spicchio d'aglio;  olio extravergine d'oliva;  2 cucchiai di acqua di rose;  sale e pepe. Procedimento: Prendere un branzino, pulirlo, desquamarlo, lavarlo e asciugarlo. Tritare grossolanamente le noci e l'aglio, e unirle con il timo, il coriandolo, la cannella, il cumino, il sale e il pepe. Riempire il ventre del pesce con il composto e mettere il tutto in una teglia. In una ciotola, mescolare l'olio, l'acqua di rose e lo zafferano in polvere. Bagnare bene il pesce all'esterno e metterlo in forno già caldo per 20 minuti. Di tanto in tanto, controllando la cottura, spennellare con la salsa allo zafferano. Quando pro

La Guerra delle due rose e Game of Thrones: un legame a doppio filo (parte II)

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Oggi riprendiamo il nostro racconto riguardo il forte collegamento esistente tra una delle serie tv più amate degli ultimi anni ( Game of Thrones ) e la violenta e sanguinosa lotta dinastica avvenuta in Inghilterra nel XV secolo, meglio nota come Guerra delle due Rose . Nel  precedente articolo , ci eravamo fermati al momento della salita al potere di re Edoardo IV , che, grazie alla forza militare della sua casata, gli York , era riuscito a prevalere sui Lancaster , riuscendo a catturare il deposto re Enrico  e costringendo alla fuga la regina Margherita col figlio Edoardo di Westminster . La battaglia di Tewkesbury in un manoscritto di Gand Una volta arrivato al potere, Edoardo IV commise però un terribile errore, quando si rifiutò di sposare una principessa francese, preferendo la vedova di un nobile di non alto lignaggio (come ROBB STARK nella serie tv). Il fatto provocò le ire di un potente alleato, il duca di Warwick , che si schierò con i Lancaster , mettendo il frat

Historie Medievali Feudal Japan: La donna nel Giappone feudale

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La figura femminile in Giappone ha avuto un ruolo fondamentale, se si pensa che la fondatrice del paese fu proprio una dea, Amaterasu . Sappiamo di numerose imperatrici, tra cui alcune abili guerriere, come l'imperatrice Jingu (III secolo d.C.) che invase la Corea . Negli annali storici si trovano riferimenti a potenti sacerdotesse. Quando la Cina iniziò ad influenzare il Giappone , la donna perse la sua importanza, fino a trasformarsi dopo il XIII secolo in un elemento sociale sottomesso al padre, al figlio,al marito e al fratello. Eppure nei secoli la donna giapponese ha saputo mantenere qualcosa dell'antica indipendenza, tanto da scrivere il primo romanzo della letteratura mondiale, il Genji Monogatari o combattere a fianco del proprio samurai. Donne giapponesi in una stampa antica Alcune fonti tramandano che le donne non erano belle, né colte, né eleganti; sappiamo invece che tenevano molto al loro aspetto tanto da tingersi le labbra di rosso, depilarsi le sopra

La festa dei Ceri di Gubbio

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Dato che il 15 maggio ricorre questa importante ricorrenza, vale la pena parlare di una delle più antiche feste esistenti in Italia: la festa dei Ceri che si tiene a Gubbio . Immagine della corsa dei ceri, che si ripete immutata da quasi 900 anni Nel 1160 infatti, dalla morte di sant'Ubaldo , patrono della città, gli egubini, attraverso le loro corporazioni cominciarono a portare al santo delle offerte di cera; col tempo tre corporazioni cominciarono a trasportare altrettanti ceri giganti, ed in particolare: La corporazione dei muratori e degli scalpellini portava un cero a Sant'Ubaldo ; La corporazione dei merciai portava un cero a San Giorgio ; La corporazione degli asinari portava un cero a Sant'Antonio . Quella appena illustrata è l'origine comunemente concordata dagli storici; ma esistono anche altre due ipotesi che nel corso dei secoli si sono susseguite, non prive di fascino: la prima è un'origine pagana, in cui la festa dei ceri è di natura pr

La Guerra delle Due Rose e Game of thrones: Un legame a doppio filo (parte I)

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Probabilmente molti di voi fanno parte di quella infinita schiera di persone che, dal 2011 in poi, è stata irretita e catturata dalla serie tv più vista degli ultimi anni: Game of thrones . Probabilmente è altrettanto vero che in pochi siano a conoscenza del fatto che Gerorge R.R Martin si sia ispirato a fatti realmente accaduti per scrivere "Le cronache del ghiaccio e del fuoco" , i romanzi da cui poi è stata successivamente tratta la serie tv. Pertanto, oggi tenteremo di spiegare proprio le analogie e i punti di collegamento tra la Guerra delle Due Rose (una sanguinosa lotta dinastica combattuta in Inghilterra tra il 1455 ed il 1485) e Game of thrones . Ritratto di Riccardo II Abbazia di Westminster (1395) Le basi del conflitto furono gettate con la morte di Edoardo III nel 1337, quando salì al trono il secondogenito Riccardo II , che aveva solamente dieci anni. Riccardo  "scavalcò" i tre figli del fratello primogenito, che era deceduto anni prima, dive

Proposte di lettura: Vivere nel Medioevo. Donne,uomini e soprattutto bambini

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Oggi vi proponiamo un libro davvero interessante, che si propone di fornire una risposta ad una domanda che spesso ci poniamo: come vivevano gli uomini, le donne e i bambini nel medioevo? Il libro proposto Il libro presentato oggi è scritto da Chiara Frugoni : storica italiana e specialista del Medioevo, ci racconta come la vita medievale, al tempo, cominciasse dalla stanza da letto frequentemente utilizzata anche di giorno per pranzare, studiare, riceve le visite e, nel caso di re, adoperata per applicare la giustizia. In questo saggio l'autrice ci spiega come erano ammobiliate le stanze del tempo, come ci si difendeva dal freddo, perché l'abbigliamento usato era molto spesso di colore rosso, le difficoltà che incontrava un bambino per crescere in un contesto molto difficile per la mancanza di igiene, cibo inadatto, e di balie noncuranti. Anche il concetto del demonio era visto come se la morte fosse sempre in agguato, visto che prima faceva ammalare oppure rapiva seco

Historie Medievali The life of: La leggenda di Namo di Baviera

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Namo di Baviera è un personaggio medievale ritenuto immaginario, o perlomeno del quale non è mai stata rintracciata alcuna fonte documentaria in grado di dimostrarne l'esistenza. Lo si trova nominato in alcuni brani del ciclo carolingio, ma la sua figura è principalmente legata al ruolo che ebbe, secondo leggenda, all'origine del tesoro delle Sante Croci del Duomo Vecchio di Brescia . La leggenda bresciana di Namo di Baviera , così come tramandataci dallo storico Jacopo Malvezzi nella prima metà del Quattrocento, vuole tale personaggio legato da uno stretto rapporto collaborativo con Carlo Magno , dal quale era stato nominato Duca di Nemours e in seguito Duca di Baviera . Antonio Gandino ,  Donazione di Namo di Baviera , 1605 circa Alla morte dell'imperatore, Namo , presente al suo capezzale, riceve dalle sue mani una crocetta lignea composta da frammenti della Vera Croce di Gesù , il quale l'aveva a sua volta ricevuta in dono da Costantino IV . In seguito

La basilica di San Lorenzo Maggiore

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Esiste una basilica, nel cuore del centro antico di Napoli , che può essere ritenuta uno dei massimi esempi di gotico francese in Italia. Non fatevi ingannare dalla sua facciata barocca: varcate la soglia ed entrate nella sua grande navata maggiore, e vi troverete dinnanzi ad un capolavoro dell'arte medievale. Oggi vi parliamo della basilica di San Lorenzo Maggiore. L'abside della basilica Nel 1270, dopo la sua vittoria su Manfredi , il Re  Carlo I d'Angiò ratifica la costruzione di una maestosa basilica nel cuore della città. Il re affida la costruzione ad architetti francesi, che cominciano dall'abside: l'abside della basilica, ossia la sua parte terminale, viene costruita in maniera molto simile a quelle delle basiliche gotiche francesi, tanto da arrivare a ritenerla come il massimo esempio di gotico francese in Italia, insieme alla basilica di San Francesco a Bologna . Nel corso del tempo cambiano le maestranze: dai francesi, si passa agli italiani, che

Historie medievali: Le ricette della tavola rotonda

Le ricette che oggi vi proponiamo, sono le seguenti: RISOTTO AI FINOCCHI Ingredienti (per 4 persone): 200gr. di riso; un cuore di finocchio bello grosso;  mezza cipolla;  50gr. di parmigiano; olio di semi di girasole;  un bicchiere di vino bianco secco;  1 lt. di brodo di verdure;  sale e pepe. Procedimento: Lavare il finocchio e togliere il gambo, dividere il cuore in otto parti e tagliarle di traverso, a strisce sottili. Tritare la cipolla e grattugiare il parmigiano. Scaldare due o tre cucchiai di olio e aggiungere i pezzi di finocchio. Dopo circa 5 minuti, aggiungere la cipolla tritata e far rosolare per un paio di minuti. Aggiungere il riso e lasciarlo diventare trasparente rimestando di continuo. Unire il vino mescolando finchè non sarà assorbito completamente. Stemperare il brodo caldo e condire con sale e pepe. Abbassare la fiamma lasciando cuocere 20 minuti circa, mescolando delicatamente. Aggiungere il parmigiano prima di servire. Il risotto deve cons