Proposte di lettura: Vivere nel Medioevo. Donne,uomini e soprattutto bambini
Oggi vi proponiamo un libro davvero interessante, che si propone di fornire una risposta ad una domanda che spesso ci poniamo: come vivevano gli uomini, le donne e i bambini nel medioevo?
Il libro presentato oggi è scritto da Chiara Frugoni: storica italiana e specialista del Medioevo, ci racconta come la vita medievale, al tempo, cominciasse dalla stanza da letto frequentemente utilizzata anche di giorno per pranzare, studiare, riceve le visite e, nel caso di re, adoperata per applicare la giustizia. In questo saggio l'autrice ci spiega come erano ammobiliate le stanze del tempo, come ci si difendeva dal freddo, perché l'abbigliamento usato era molto spesso di colore rosso, le difficoltà che incontrava un bambino per crescere in un contesto molto difficile per la mancanza di igiene, cibo inadatto, e di balie noncuranti.
Anche il concetto del demonio era visto come se la morte fosse sempre in agguato, visto che prima faceva ammalare oppure rapiva secondo le sue ideologie, per poi uccidere colui che era debole o ammalato, oppure, come spesso accadeva ai bambini, faceva sopraggiungere la morte immediata quando questi erano molto cagionevoli. Il racconto poi prosegue anche con un approfondimento riguardo la vita domestica: in che modo si provava ad imparare a leggere e scrivere tra le mura di casa; molto spesso questo tentativo era visto come un divertimento, mentre poteva diventare un incubo nel momento in cui entrava in scena il maestro, quasi sempre severissimo nell'insegnare. L'autrice passa poi a descrivere i momenti di distrazione con giochi all'aperto, visto che risultavano essere poco diffusi i giocattoli veri e propri; i bambini giocavano spesso, molto meno le bambine. La vita delle femmine era differente: spesso venivano mandate in monasteri dove la vita non era facile e spesso andavano incontro a un destino infelice. Infine si approfondisce tutto l'aspetto che concerneva la vita tra le strade del tempo, brulicanti di pellegrini, penitenti e malfattori.
L'autrice affronta temi così variegati in un racconto reso vivace, di piacevole lettura e accompagnato da immagini davvero superlative. Un libro consigliato vivamente a tutti, con le sue 317 pagine ampiamente illustrate, e la sua fluidità di lettura e comprensione.
Il libro proposto |
Anche il concetto del demonio era visto come se la morte fosse sempre in agguato, visto che prima faceva ammalare oppure rapiva secondo le sue ideologie, per poi uccidere colui che era debole o ammalato, oppure, come spesso accadeva ai bambini, faceva sopraggiungere la morte immediata quando questi erano molto cagionevoli. Il racconto poi prosegue anche con un approfondimento riguardo la vita domestica: in che modo si provava ad imparare a leggere e scrivere tra le mura di casa; molto spesso questo tentativo era visto come un divertimento, mentre poteva diventare un incubo nel momento in cui entrava in scena il maestro, quasi sempre severissimo nell'insegnare. L'autrice passa poi a descrivere i momenti di distrazione con giochi all'aperto, visto che risultavano essere poco diffusi i giocattoli veri e propri; i bambini giocavano spesso, molto meno le bambine. La vita delle femmine era differente: spesso venivano mandate in monasteri dove la vita non era facile e spesso andavano incontro a un destino infelice. Infine si approfondisce tutto l'aspetto che concerneva la vita tra le strade del tempo, brulicanti di pellegrini, penitenti e malfattori.
L'autrice affronta temi così variegati in un racconto reso vivace, di piacevole lettura e accompagnato da immagini davvero superlative. Un libro consigliato vivamente a tutti, con le sue 317 pagine ampiamente illustrate, e la sua fluidità di lettura e comprensione.
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