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Visualizzazione dei post da novembre, 2023

Great battles of Historie Medievali: la battaglia del lago ghiacciato

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Il lento declino del Rus’ di Kiev a sud e l’instabilità portata dall’orda mongola durante tutto il XII secolo, avevano destabilizzato e non poco i territori dell’Europa nord-orientale. Nonostante tutto, un principato acquisì sempre più autonomia, nonché centralità politica e commerciale: Novgorod . Tale entità territoriale vivrà un vero e proprio battesimo del fuoco nel 1242, con la battaglia del lago ghiacciato. Lo scontro consacrerà anche la figura di Aleksandr Nevskij a eroe nazionale. Ma procediamo con ordine. Aleksandr Nevskij   Il Principato di Novgorod , scalzando per importanza Kiev , assunse il ruolo di leader per quanto riguarda le rotte commerciali che collegavano il Baltico con il Mar Nero e, di conseguenza, a Costantinopoli . Tali rotte erano insediate dagli interessi di due “elefanti nella stanza”: il Regno di Svezia e l’ Ordine Teutonico . Per tutta la prima metà del XIII secolo, queste due potenze cercarono di avanzare pretese territoriali ed economiche a danno del p

Historie Medievali Feudal Japan: La società feudale giapponese nel periodo Edo

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Come abbiamo detto più volte il periodo medievale giapponese è stato molto più lungo rispetto a quello europeo: infatti, mentre noi convenzionalmente poniamo il termine del nostro medioevo e l'inizio dell'età moderna in genere nel 1492, per la fine del periodo medievale del paese del Sol Levante possiamo spingerci fino al XVII secolo. Ma negli ultimi periodi di questo lungo medioevo, e quindi nel periodo Edo , come si era strutturata la società? Scopriamolo insieme. Incisione di Ozawa Nankoku illustrante le classi della società giapponese L'obiettivo era quello di mantenere rigida la differenza fra classi, non ci poteva essere mobilità sociale, e quindi aspirare ad un miglioramento delle condizioni di vita delle classi meno abbienti. La rigida ed immutabile gerarchia era figlia di ideali confuciani, e nel XVII secolo così aveva configurato la piramide sociale del Giappone . L'Imperatore (天皇 tennō, trad. " sovrano celeste ") Al vertice della piramide c'era

Le monache nel medioevo

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Quando si parla di monache nel Medioevo, si pensa generalmente a donne che conducevano una vita ascetica, interessate solo al loro mondo al riparo delle mura del convento. Tuttavia esisteva anche un’altra realtà, più varia, sorprendente e terrena di quanto si possa immaginare.  I primi conventi di suore nacquero in Europa a partire dal V secolo. Essi offrivano alle donne opportunità che difficilmente avrebbero avuto altrove, come un’istruzione superiore, la sicurezza sociale e la possibilità di sfuggire alle rigide norme familiari. Non di rado questa decisione era legata anche a un avanzamento all’interno della comunità monacale. La massima carica era quella della badessa, priora o madre superiora. Dirigere un monastero era impegnativo, richiedeva doti di diplomazia e un alto livello d’istruzione. I centri religiosi avevano spesso stretti legami con gli ambienti politici ed economici e condizionavano gli accadimenti terreni.   Monache medievali   Ne sono un esempio Caterina da Siena

Aggiornamenti sulla torre Garisenda

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In un nostro articolo precedente abbiamo parlato de pericoli che attualmente corre l'iconica torre di Bologna della Garisenda . Per motivi di sicurezza sono state chiuse le strade circostanti la torre, al fine di evitare vibrazioni che potrebbero destabilizzarne la struttura; queste chiusure hanno destato la preoccupazione dei commercianti della zona che ora chiedono sostegno economico per i loro affari, compromessi dalle varie chiusure imposte: oltre a piazza di porta Ravegnana sono state infatti chiuse anche parti di Strada Maggiore, Via Rizzoli e Via San Vitale, segno di come le autorità si stiano muovendo con molta prudenza, in modo da poter evitare ogni potenziale danno aggiuntivo alla torre. La chiusura fatta sotto la Garisenda Ma la torre come sta? I dati che stanno emergendo dai rilievi sono contraddittori e al contempo preoccupanti: infatti, dopo la chiusura al traffico avvenuta il 20 ottobre, i sensori installati sulla torre hanno cominciato a registrare strani rumori,

L'elefante di Carlo Magno

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Una curiosità che in pochi conoscono ma che già dal principio potrebbe destare sicuramente sorpresa e incredulità. Ebbene sì, effettivamente Carlo Magno possedette un elefante, che gli fu regalato Harun al-Rashid , califfo abbaside di Baghdad , nel 802, pochi anni dopo la sua incoronazione. Fu forse il primo elefante a viaggiare così a nord in Europa, dato che i Cartaginesi, durante le guerre Puniche, non si spinsero così in alto. L'elefante in questione è Abul Abbas . Non sappiamo di che razza fosse, in quanto le fonti sono poco precise su questo, ma sappiamo per certo che rimase in vita per almeno otto anni. In seguito morì, nell’anno 810, vicino a Münster, probabilmente a causa di una forma di polmonite.  L'elefante e il castello, affresco dell'XI secolo Sebbene le fonti siano piuttosto incerte, alcuni storici sostengono che si trattasse di un elefante asiatico. Questo perché poteva essere addomesticato più facilmente. Dall’altro lato, ci sono anche studiosi c

Le vette dell'arte medievale: l'Annunciazione del Convento di San Marco

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Siamo nel 1440, a circa 14 anni da un capolavoro assoluto che ha sconvolto per sempre il concetto di tridimensionalità in un dipinto nella storia dell'arte, dipinto di cui abbiamo parlato in questo articolo su Masaccio , ossia la Trinità . Il capolavoro di questo genio dell'arte apre la strada ad un nuovo modo di concepire la tridimensionalità attraverso la prospettiva, dando vita a tanti nuovi capolavori fra cui quello di Giovanni da Fiesole , detto Beato Angelico , che ha come tema l' Annunciazione . L'Annunciazione del Convento di San Marco Beato Angelico ha dipinto diverse annunciazioni, quella presa in esame è stata affrescata al primo piano del convento di San Marco a Firenze fra il 1440 ed il 1450, in un momento di forte fermento culturale, dove l'arte medievale stava gradualmente lasciando il posto a quella rinascimentale. Il dipinto che vi mostriamo oggi è una delle pietre miliari di questo graduale passaggio che avrà poi il suo punto di arrivo in maest

Historie Medievali: le ricette della tavola rotonda

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Bentornati nella nostra cucina. Oggi vi proponiamo due ricette di dolci molto gustosi:     TORTA IN BALCONATA (XIV sec.)   Ingredienti (per 4 persone): - Per la pasta brisée: 450gr. di farina; 200gr. di burro; sale e acqua. - Per il ripieno: 25gr. di zucchero; 75gr. di uva passa; 18 noci; 13 datteri; 1,5 gr chiodi di garofano in polvere; latte di mandorle.   Procedimento: Qualche ora prima preparare la pasta: Mettere la farina su un tavolo da lavoro e formare un buco al centro. Unire a pezzi il burro precedentemente ammorbidito e il sale. Impastare il tutto aggiungendo l’acqua. Lasciare riposare per circa un’ora in luogo fresco. Stendere una sfoglia di pasta e spolverarla di zucchero e chiodi di garofano facendoli penetrare con l’aiuto del mattarello. Foderarne una tortiera. Disporre le noci e annaffiare con il latte di mandorle. Coprire con una seconda sfoglia sottilissima, anch'essa preparata come prima. Disporre i datteri spezzettati e annaffiare con latte di mandorle. Coprire c

Proposte di lettura: All'arme! All'arme! I priori fanno carne!

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  Se il titolo vi ha incuriosito, non siatene stupiti: stiamo parlando dell'ennesimo capolavoro di divulgazione di Alessandro Barbero . L'ordinario medievista dell' Università del Piemonte , con le sue grandi capacità divulgative, attraverso un'analisi delle cronache e dei numerosi documenti del tempo, ci porta nella Firenze del XIV secolo per raccontarci la rivolta dei Ciompi , oltre a farci vedere una serie di rivolte che stavano infiammando l' Europa intera. Barbero ci farà rivivere la concitazione e l'entusiasmo di quei giorni, nell'ambito di una rivolta popolare che verrà soppressa in una manciata di settimane. Di tale tipo di rivolte è pieno questo secolo del basso medioevo, e Barbero dimostrerà come i rivoltosi avevano chiari i loro obiettivi e come si battessero con foga per realizzarli.  Edito da Laterza , questo è l'ultimo lavoro letterario in ordine di tempo creato dallo storico piemontese, un'occasione ottima occasione per poter appre

Il grifone e la sua simbologia

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Considerare il grifone come il cugino della Fenice è un grande complimento per questo grosso rapace che di aspetto e di diritto appartiene alla famiglia degli avvoltoi. Ma se da un lato l’avvoltoio gode di una connotazione estremamente negativa, il grifone può fregiarsi di tutt'altra reputazione, anche grazie alla mitologia. Dante se lo immagina nel Paradiso terrestre e lo ritiene simbolo della Chiesa, mentre per Sant’Isidoro è, addirittura, simbolo di Cristo . Grifone alato nella cattedrale di Bitonto   Il grifone, dunque, è anche un animale mitologico imparentato con l’ippogrifo, presente da millenni nell’iconografia artistica dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo e delle civiltà del Medio Oriente. Il grifone quindi, nella mitologia è un animale alato dalla testa di uccello e dal corpo di leone. Come la Sfinge , appare nell’antica arte dell’ Asia Anteriore , dell’ Egitto e di Creta e poi anche nell’arte orientalizzante greca. Secondo la tradizione il Grifone era il c