Le vette dell'arte medievale: il presepe di Greccio
In un articolo passato abbiamo parlato della nascita del presepe a Greccio. Questo avvenimento ebbe un'enorme influenza sull'immaginario artistico dell'epoca, tanto che il grande Giotto arrivò a dipingere l'affresco che vi presentiamo oggi.
L'affresco raffigurante il presepe di Greccio |
Siamo nella basilica superiore di Assisi, un autentico capolavoro dell'arte medievale in cui davvero ogni elemento affrescato è degno di un articolo a sé; ed il riquadro raffigurante il presepe di Greccio è uno di questi.
L'episodio appartiene al ciclo di affreschi dedicati alla legenda di San Francesco, ossia "Come il beato Francesco, in memoria del Natale di Cristo, ordinò che si apprestasse il presepe, che si portasse il fieno, che si conducessero il bue e l'asino; e predicò sulla natività del Re povero; e, mentre il santo uomo teneva la sua orazione, un cavaliere scorse il <vero> Gesù Bambino in luogo di quello che il santo aveva portato."
Come sappiamo, il santo in questo piccolo paese rievocò la nascita di Gesù; secondo l'agiografia del santo, durante la cerimonia di rievocazione sarebbe apparso nella culla un bimbo in carne ed ossa che Francesco avrebbe preso in braccio. Il prodigio divenne famoso, e quindi il rito della rievocazione della nascita del Cristo divenne d'uso in tutta Europa.
La scena in questione è stata dipinta fra il 1295 ed il 1299, ed è celeberrima per il livello di realismo raggiunto dall'artista. Il punto di vista è quello dalla parte di solito riservata ai soli sacerdoti e religiosi (da un ipotetico punto di vista nell'abside), dove sono rappresentati con incredibile dettaglio tutte le caratteristiche dell'ambiente, oltre il tramezzo che lo separa dalla navata: così è possibile ammirare un ciborio, un baldacchino mantenuto su colonne, che ricorda quelli tipici progettati e costruiti da Arnolfo di Cambio; i frati che cantano nel coro guardando al reggilibro in alto; un pulpito visto dal lato dell'ingresso ed una croce lignea sagomata appesa, vista dal dietro, con tutti i rinforzi, e sapientemente raffigurata obliqua mentre pende verso la navata.
Il particolare della croce vista da dietro |
Il frate che canta osservando il libro in alto |
Sullo sfondo, oltre la barriera, è visibile la folla dei fedeli a messa, mentre in primo piano possiamo ammirare Francesco con in braccio il bambino con le canoniche mangiatoia, bue, asinello.
I personaggi sono posizionati su più piani, senza dare l'idea di librarsi nell'aria come negli affreschi passati e dando una certa impressione prospettica. L'osservatore di allora, sicuramente deve essere rimasto impressionato da questa rivoluzione dell'impostazione della scena tridimensionale, e questo risulta essere un grande elemento di novità introdotto dalla pittura giottesca.
Sicuramente per questo, e per altre ragioni, la basilica di San Francesco ad Assisi è meritevole di una visita, essendo una delle mete imperdibili dell'arte medievale italiana e mondiale.
Commenti
Posta un commento