La Nascita della Filigrana
La filigrana è un marchio di fondo che spesso è visibile, anche oggi fra le righe di un testo, nei fogli di carta. Il marchio, di solito, rappresenta la cartiera che ha fabbricato quella determinata carta; ragion per cui, nello studio dei testi passati, rappresenta un elemento fondamentale per collocare geograficamente e temporalmente un determinato documento.
Nel XII Secolo la carta, importata dal Medio Oriente e già cominciata ad usare nell'XI secolo, cominciò a prendere il posto della più costosa pergamena. Già i cinesi, quasi un millennio prima, erano riusciti ad ottenere questo materiale essiccando e pressando una pasta di corteccia di particolari alberi; gradualmente, questa tecnologia si è diffusa sempre più verso ovest fino ad arrivare in Europa. Fabriano, in Italia, è stata una delle prime città ad intuire la convenienza economica di questo nuovo materiale; già nella seconda metà del 1300 Bartolo da Sassoferrato, insigne filosofo che studiò e lavorò nell'Italia centro settentrionale, in un suo trattato sull'araldica scrisse che gli artigiani di Fabriano erano soliti firmare i loro prodotti per certificarne l'origine, fra cui la carta. Nella figura sottostante, riportiamo il passaggio di suddetto trattato; questo è il documento più antico che si ha e che testimonia l'uso della filigrana.
Il passaggio cita testualmente: "Exemplum: in marchia Anchonitana est quoddam castrum nobile cuius nomen est Fabrianum, ubi artificium faciendi cartas de papiro principaliter viget, ibique sunt edificia multa ad hoc et ex quibusdam edificiis meliores carte proveniunt, licet ibi faciat multum bonitas operantis. Et, ut videmus, quodlibet folium carte suum habet signum propter quod significatur cuius edificii est carta.".
Che tradotto significa: "Un esempio: nella marca anconitana si trova la località di Fabriano, dove è particolarmente fiorente l’industria della carta e si trovano molti edifici adibiti a questo scopo, in alcuni dei quali viene prodotta una carta migliore, dato che riveste una grande importanza l’abilità dell’artigiano. Come si può vedere, ogni foglio di carta ha il suo segno, dal quale si può riconoscere da quale officina proviene la carta."
La più antica testimonianza di carta filigranata risale al 1282. Ma come si procedeva nell'incisione del marchio? Si pensa che esso sia stato lasciato incidentalmente dalla torsione di un'asticella della forma della pressa che comprime la pasta di carta. Da quel momento, ogni artigiano pensò di creare un suo segno e farne un marchio che rappresentasse una sorta di sigillo di qualità.
La filigrana, nel corso della storia, assumerà importanza in quanto simbolo di prestigio per documenti di un certo rilievo, ed in futuro anche per le banconote, in quanto usata come una delle tecnologie per evitarne la contraffazione.
Un'altra delle grandi tecnologie medievali nata con l'introduzione della carta, importante mezzo che consentirà un'accelerata nella diffusione del sapere e della conoscenza nell'Europa dell'epoca.
Esempio di filigrana |
Nel XII Secolo la carta, importata dal Medio Oriente e già cominciata ad usare nell'XI secolo, cominciò a prendere il posto della più costosa pergamena. Già i cinesi, quasi un millennio prima, erano riusciti ad ottenere questo materiale essiccando e pressando una pasta di corteccia di particolari alberi; gradualmente, questa tecnologia si è diffusa sempre più verso ovest fino ad arrivare in Europa. Fabriano, in Italia, è stata una delle prime città ad intuire la convenienza economica di questo nuovo materiale; già nella seconda metà del 1300 Bartolo da Sassoferrato, insigne filosofo che studiò e lavorò nell'Italia centro settentrionale, in un suo trattato sull'araldica scrisse che gli artigiani di Fabriano erano soliti firmare i loro prodotti per certificarne l'origine, fra cui la carta. Nella figura sottostante, riportiamo il passaggio di suddetto trattato; questo è il documento più antico che si ha e che testimonia l'uso della filigrana.
Passaggio del manoscritto in cui si parla della filigrana di Fabriano |
Il passaggio cita testualmente: "Exemplum: in marchia Anchonitana est quoddam castrum nobile cuius nomen est Fabrianum, ubi artificium faciendi cartas de papiro principaliter viget, ibique sunt edificia multa ad hoc et ex quibusdam edificiis meliores carte proveniunt, licet ibi faciat multum bonitas operantis. Et, ut videmus, quodlibet folium carte suum habet signum propter quod significatur cuius edificii est carta.".
Che tradotto significa: "Un esempio: nella marca anconitana si trova la località di Fabriano, dove è particolarmente fiorente l’industria della carta e si trovano molti edifici adibiti a questo scopo, in alcuni dei quali viene prodotta una carta migliore, dato che riveste una grande importanza l’abilità dell’artigiano. Come si può vedere, ogni foglio di carta ha il suo segno, dal quale si può riconoscere da quale officina proviene la carta."
La più antica testimonianza di carta filigranata risale al 1282. Ma come si procedeva nell'incisione del marchio? Si pensa che esso sia stato lasciato incidentalmente dalla torsione di un'asticella della forma della pressa che comprime la pasta di carta. Da quel momento, ogni artigiano pensò di creare un suo segno e farne un marchio che rappresentasse una sorta di sigillo di qualità.
Filigrana in un codice conservato presso l'Accademia della Crusca |
La filigrana, nel corso della storia, assumerà importanza in quanto simbolo di prestigio per documenti di un certo rilievo, ed in futuro anche per le banconote, in quanto usata come una delle tecnologie per evitarne la contraffazione.
Un'altra delle grandi tecnologie medievali nata con l'introduzione della carta, importante mezzo che consentirà un'accelerata nella diffusione del sapere e della conoscenza nell'Europa dell'epoca.
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